28. Sgretolarsi

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-Sick and tired, but I don't wanna mess up 'cause life goes on.-

Per alcuni secondi tutti guardarono Taehyung che con lo sguardo felino squadrava dalla testa ai piedi Seungmin, quest'ultimo era spaesato e con un cipiglio sul viso. Era tutto accaduto molto in fretta, Mi-Yeun non lo aveva nemmeno sentito arrivare e quando aveva pronunciato quella frase sobbalzò per la sorpresa. Che ci faceva lì lui? Possibile che si trovassero sempre negli stessi posti? Era il destino a tirare le retini delle loro vite? Mi-Yeun pensava che l'universo volesse che i due si mettessero insieme a tutti i costi, nonostante le peripezie che avevano affrontato, e non riuscì a trattenere un sorriso che Yoongi notò. Mi-Yeun scosse la testa cercando di riprendersi e si voltò verso il ragazzo che le faceva battere il cuore e lo guardò dalla testa ai piedi trattenendo il respiro; era incredibile di come la sua bellezza aumentasse di giorno in giorno: quella mattina indossava un paio di jeans chiari e stretti, un maglioncino a collo alto nero, giacca e anfibi dello stesso colore. Sul naso un paio di occhiali da sole che si portò sulla testa quando Mi-Yeun lo osservò, anche se lui non le aveva rivolto un singolo sguardo.
«Chi sei tu?» chiese Seungmin un po' offeso e un po' sbalordito. Fissava Taehyung con uno sguardo curioso e attento mentre quest'ultimo gli rivolse un'occhiataccia sdegnosa e priva di alcuna simpatia.
«Potrei farti la stessa domanda. Chi diamine sei?» disse duramente e i suoi occhi si posarono su Yoongi che gli fece un sorriso che lui ignorò palesemente. Era geloso di quel ragazzo che aveva appena chiesto il numero a Mi-Yeun, quindi arrabbiato stava evitando di concentrarsi troppo su Yoongi o su di lei.
«Sono Seungmin, un amico di Mi-Yeun-sshi e Yoongi hyung.»
A suono di quel nome gli occhi di Taehyung si spalancarono e li posò immediatamente su Mi-Yeun che consapevole di ciò che stava per accadere si grattò a disagio il collo. Era sicurissima che si sarebbe arrabbiato da morire perché era in compagnia di un ragazzo a cui lei piaceva.
«E comunque, tu chi sei? Perché non può darmi il suo numero?» domandò ancora attirando l'attenzione di Taehyung che si voltò rapidamente verso di lui e gli rivolse il più cattivo degli sguardi che la sua espressione permetteva.
«Be', io sono il suo...» d'un tratto il suono della voce di Taehyung si affievolì divenendo un filo imbarazzato. Con le guance calde Mi-Yeun lo osservò curiosa di cosa avrebbe risposto e notò con piacere che anche le guance del moro si erano colorate di rosa.
«Il suo cosa?» chiese divertito Seungmin e quel suo sguardo parve irritare Taehyung davvero tanto.
«Il suo ragazzo.» ammise dopo secondi che parvero un'eternità.
Il cuore di Mi-Yeun fece una capriola e gli occhi Yoongi si spalancarono per la sorpresa. Non si aspettavano che rispondesse in quel modo ma Taehyung l'aveva appena fatto con uno sguardo convinto e tagliente. Tutto l'imbarazzo era sparito dal suo volto e una rabbia repressa ne aveva preso posto. Seungmin lo guardò sbalordito e posò gli occhi su Mi-Yeun. Lei sapeva a cosa stava pensando. Quando quella sera lui le aveva chiesto se fosse impegnata aveva risposto di no e dopo una settimana un ragazzo si presenta dicendo di essere il suo fidanzato. Forse si sentiva preso in giro e Mi-Yeun ben presto iniziò a sentire il senso di colpa nausearla.
«Che dici? Non credo alle tue parole.» rispose dopo un po' con gli occhi incatenati a quelle iridi marroni che appartenevano a Taehyung che, con un sorrisetto, mise una mano dentro la tasca dei jeans e scosse la testa divertito. Mi-Yeun sperò che non litigassero.
«Invece dovresti. E dovresti anche iniziare a capire che sto per innervosirmi. Lascia in pace la mia ragazza.» e sottolineò "la mia ragazza" usando un tono di voce più alto.
«Mi-Yeun potresti spiegarmi? Hai detto che non avevi un ragazzo una settimana fa.» Seungmin era un po' irritato e aspettava con impazienza una sua risposta.
«C-ci stavamo frequentando fino a pochi giorni fa e ora siamo ufficialmente fidanzati.» mentì sapendo che Taehyung al suo fianco era soddisfatto, anche se era più che sicura che una volta soli le avrebbe fatto pesare tutto. Seungmin la guardò per un po' senza sapere che dire, poi alzò gli occhi su Taehyung che con uno sguardo seccato lo fissava.
«Scusami, non lo sapevo.» fu la sua risposta.
Contento che avesse capito, Taehyung, annuì poi prese per il polso Mi-Yeun e la costrinse ad alzarsi dalla sedia. «Devo parlarti.» le disse e la trascinò fuori dalla caffetteria.
Mentre lo faceva Mi-Yeun si voltò verso una ragazza che stava seduta all'angolo della stanza con le braccia conserte e uno sguardo furioso sul ragazzo che le stava accanto. Ji-Soo scosse la testa ma rimase lì seduta a fissarli mentre uscivano fuori dalla porta. Taehyung rimase in silenzio per un po' di tempo respirando forte per poter riprendersi dalla rabbia che aveva accumulato in quei pochi minuti, poi si voltò verso di lei e le rivolse uno sguardo che non ammetteva scuse di poco conto. Era lo sguardo geloso e arrabbiato di Kim Taehyung, quello che precedeva una serie di urla.
«Spiegami.» disse semplicemente lasciando andare il suo polso.
«Cosa devo spiegarti?» domandò stanca di quella situazione.
«Come cosa devi spiegarmi? Dimmi perché sei in compagnia di quel Seumgmin, che ci sta provando con te!» esclamò e anche se era molto arrabbiato aveva mantenuto un tono di voce basso e calmo, e questo Mi-Yeun lo apprezzò perché non avrebbe sopportato le sue urla deluse. Nonostante lui si stesse comportando un po' male tenendola appesa a un filo di rasoio lei non voleva deluderlo, anche se Taehyung stava deludendo lei.
«E tu perché sei in compagnia della tua ex? Cos'è peggio, essere insieme a un ragazzo che ci sta provando o la tua ex che ancora ti ama?» chiese e solo in quel momento si rese conto di quanto fosse arrabbiata con lui. Taehyung, quando Mi-Yeun disse quella frase, era sorpreso, come se si fosse dimenticato di star facendo le stesse cose.
«È-è una situazione diversa quella. Ho solo voluto assicurarmi che stesse bene perché la vedevo troppo dimagrita e non voglio che nessuno soffra per me. Volevo semplicemente mettere in chiaro le cose.» le spiegò risentito. Mi-Yeun sorrise stanca, le faceva male il cuore.
«Curioso quanto ti importi così tanto che le altre non soffrano mentre io non ricevo lo stesso trattamento da parte tua.»
Sbalordito fece un passo in avanti ma Mi-Yeun allungò un braccio per segnare così la distanza tra loro. Ormai non le importava più che lui si arrabbiasse, voleva solo che prendesse una decisione.
«Cosa stai dicendo? Perché dici questo?» chiese e ora la sua voce tremava per il pianto che forse stava cercando di trattenere. Almeno, pensava Mi-Yeun, aveva avuto una reazione.
«La verità Taehyung. Anch'io soffro perché tu non vuoi tornare insieme a me, ma non mi pare di vedere tutta la preoccupazione che ostenti per gli altri. La nostra situazione è rimasta tale a quale a come era prima, ci sono solo dei piccoli cambiamenti ma tutto sommato non siamo altro che una specie di scopa amici. È vero o no?» anche se era molto imbarazzata per ciò che aveva detto tentò di mantenere uno sguardo calmo e sicuro di sé.
Taehyung la fissò senza sapere che dire prima di prendere un lungo respiro.
«Se solo ti fossi fidata di me quel giorno quando hai ricevuto quella dannata foto.» tremò per la rabbia e il rammarico.
«E se solo tu ti fossi fidato delle mie parole già saremmo tornati insieme da tempo. Ti ho già dimostrato un sacco di volte di tenerci realmente a te, ma non te ne accorgi.» disse. Mi-Yeun sempre più arrabbiata e con una voglia di piangere che non aveva mai avuto. Tutto si stava sgretolando e quella volta ne era sicura, perché se Taehyung non avesse deciso che fare allora lei si sarebbe allontanata, come aveva detto Yoongi.
«Eppure continui a stare insieme a ragazzi che non mi piacciono! Quel Seumgmin che non vede l'ora di portarti via da me e-» con gli occhi lucidi stava iniziando ad alzare la voce ma Mi-Yeun lo interruppe sovrastandolo.
«Portarti via cosa, Taehyung? Non siamo fidanzati! Non siamo altro che due stupidi convinti che un giorno le cose si sistemeranno, ma le cose andranno male se continuiamo così! Se desisti ancora dal fidarti di me non potrà mai sistemarsi niente tra di noi e punto!»
«Mi-Yeun...» Taehyung fece un altro passo in avanti e lei indietreggiò fino a sbattere contro la porta della caffetteria.
«Ho bisogno di pensare se continuare a vivere questa situazione. Mi stai uccidendo, devo decidere se posso ancora sopportare che il tuo cuore sia di nuovo pronto a fidarsi.»
«Cosa?» chiese incredulo Taehyung ma lei non alzò lo sguardo. Si limitò semplicemente ad annuire senza avere il coraggio di guardarlo negli occhi perché sennò si sarebbe pentita di tutto.
«Ho bisogno di tempo.» ribadì e scappò via lasciandolo da solo davanti la caffetteria.

Il suo cuore stava sanguinando e mentre correva verso casa il vento congelava le lacrime che stavano scorrendo sul suo volto stanco. Una nube scura nascose i raggi del sole e intanto che la poggia iniziava a scendere Mi-Yeun giurò di non essersi mai sentita in quel modo; stroncata dallo straziante dolore che una singola frase le aveva creato dentro.

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