39. Un nuovo amico

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"Now the day bleed into nightfall and you're not here to get me through it all, I let my guard down and then you pulled the rug, I was getting kinda used to being someone you loved."

Ormai Taehyung passeggiava da più di un'ora e mezza, sulla spiaggia fredda e deserta, con il suono delle onde che si infrangono sugli scogli come unica compagnia. Si sentiva leggero e ancora un po' giù allo stesso tempo, perché qualche ora prima aveva finalmente trovato il coraggio di parlare dei suoi sentimenti a Mi-Yeun, e lei gli aveva anche concesso la possibilità di dimostrare quanto fosse cambiato. Si erano invertiti i ruoli, fino a qualche mese prima era lei a dover cercare di dimostrare la sua fiducia, adesso era Mi-Yeun a volere che Taehyung lo facesse. Insomma, tutto sommato era felice di poter avere anche una piccola possibilità di tornare insieme a lei e questo era l'unica cosa che lo rendeva felice al momento. Si sentiva malinconico invece per tutto il tempo passato senza potersi dedicare a lei e alle cose da poter fare insieme. Lui voleva ancora realizzare i progetti su cui i due avevano fantasticato, ed essersi allontanato per tutti quei giorni gli sembrava un'idea al quanto stupida, ora che ci pensava. Effettivamente, non sarebbe stato più facile perdonarla subito? Sospirò sollevato ricordandosi che lei lo amava davvero. Mentre distratto si appoggiava su uno scoglio abbastanza grande, le mani dentro le tasche dei jeans e tremante per il freddo, ma al quanto rilassato grazie al profumo di mare e il suono melodioso delle onde, una voce maschile e allegra lo fece sobbalzare. Credendo infatti di essere da solo si era chiesto se quel posto non fosse infestato dai fantasmi, ma voltandosi riconobbe il viso gentile e chiaro di Yoongi, l'amico di Mi-Yeun che lo aveva fatto impazzire. Un po' seccato e sconcertato gli rivolse uno sguardo antipatico, poi si voltò di nuovo verso il mare e si perse tra i suoi pensieri.
«Aish, credevo di starti simpatico.» gli disse sorridendo, mettendosi accanto a lui.
Taehyung sospirò sonoramente e alzò gli occhi al cielo, facendo ridere di gusto Yoongi.
«Mi sei semplicemente indifferente.» rispose secco lui non distogliendo lo sguardo da ciò che lo rendeva calmo. Il cielo era grigio e ormai il crepuscolo era vicino. Nonostante fuori ci fossero meno quattro gradi Taehyung non riusciva a tornare a casa. La solitudine lo stava ormai rendendo pazzo e, nonostante fosse stato da solo fino a qualche minuto prima, lo preferiva di gran lunga piuttosto che sentirsi imprigionato in quelle quattro mura.
«Sei geloso della mia amicizia con Mi-Yeun?»
«La vostra è amicizia? O almeno, lo è da parte tua?» gli chiese, un po' perché era arrabbiato e un po' per la curiosità di sapere i suoi sentimenti verso Mi-Yeun.
«Mmh, pensi che io sia innamorato di Mi-Yeun o qualcosa del genere?»
«Perché rispondi con un'altra domanda? Odio la gente così.» disse e scagliò sull'acqua un sassolino che fece sette balzi prima di affondare. Yoongi seguì con gli occhi il movimento della pietra per poi abbozzare in un altro sorriso gentile.
«Sì, devi essere proprio quel tipo di persona che odia molte cose.» rispose trattenendo un risolino che non fece altro che innervosire Taehyung ancora un po'. Stava per caso cercando di cambiare discorso per non rispondergli?
«Tu che cosa ne sai di me, scusa?»
«Fidati, ho capito tanto di te e ne ho anche compreso i motivi. Potrei addirittura dire di conoscerti più degli altri anche se effettivamente ci siamo scambiati solo qualche parola.» commentò.
Taehyung roteò gli occhi. Lo stava irritando.
«Be', comunque non hai riposto alla mia domanda.» ribadì portandosi le braccia al petto e guardando l'orizzonte. Il sole stava tramontando ed era di una tristezza immensa.
«Il tuo problema è proprio questo Taehyung, tu salti subito alle conclusioni più affrettate, e non dovresti. Ma questa volta voglio togliere i tuoi dubbi, io e Mi-Yeun siamo solo ottimi amici e per lei provo ciò che si prova per un amico caro. In più, penso che voi due siate una bella coppia e te l'ho anche detto di già, quindi se tu avessi un po' fiducia nelle parole degli altri ti liberesti di tanti problemi che non esistono.»
Taehyung lo fissò negli occhi sentendo il cuore accelerare, per poi abbassare lo sguardo sulle mani che ormai gli facevano male per colpa della temperatura fredda.
«Non è molto facile se per tanti anni ti sei fidato degli altri e alla fine è tutto andato male e, di conseguenza, essere stato l'unico a soffrire per questo.»
«Sì lo capisco, ma Mi-Yeun è diversa.»
Taehyung, geloso, strinse gli occhi per la rabbia. Credeva che la conoscesse meglio di lui? Non aveva capito proprio un bel niente allora!
«Credi che non lo sappia?»
«Aish, sì ma non ti arrabbiare!» sorrise Yoongi e i due rimasero il silenzio per un po' fissando le nuvole ormai quasi inghiottite dal buio. Taehyung rabbrividì e si strinse di più nelle spalle, poi si voltò verso Yoongi e lo guardò.
«Mh, fa freddo. Possiamo continuare a parlare in un posto chiuso? Magari mangiamo anche, visto che sto morendo di fame.» disse.
«Sì ci sto, ho una certa fame anch'io.» rispose Yoongi.
Per un tratto camminarono fianco a fianco sulla sabbia umida e ghiacciata, poi una domanda di cui voleva proprio sapere la risposta comparve in testa a Taehyung.
«Come mai sei venuto in spiaggia?»
«Sto qui vicino, ogni tanto mi piace venire a fare una passeggiata, e prima ti ho riconosciuto così ti sono venuto vicino.» rispose semplicemente facendo annuire Taehyung. «E tu?» chiese a sua volta.
«Semplicemente mi calma quando sono giù di morale.» decise di ammettere.
Yoongi annuì comprensivo e Taehyung pensò fosse una persona molto allegra e solare, capace di dar anche buoni consigli.
«Taehyung, ormai spero tu l'abbia capito.» gli disse voltandosi di nuovo verso di lui.
Lo fissò curioso mentre camminavano in direzione di un ristorante.
«Cosa?» chiese mentre distratto prendeva il cellulare, dirigendosi verso il caldo all'interno del locale. Quella sera c'era meno confusione del solito.
«Be', che lei ti ama veramente.» rispose non appena furono comodi sulle loro sedie e caldi grazie ai riscaldamenti.
«Sì, infatti le ho chiesto di lasciarmi dimostrargli che davvero anch'io la amo e che sono cambiato.» fece spallucce catturando l'attenzione di Yoongi che sorpreso e felice gli brillarono gli occhi. E in quel momento Taehyung capì che le sue parole erano vere, le voleva bene come un'amica molto stretta e si vedeva anche da lontano.
«Questa è davvero una bella notizia. Taehyung, che ne dici di essere amici, eh? Sarò il tuo hyung migliore!» esclamò gioviale, intanto le bottiglie di soju che avevano ordinato erano arrivate ed entrambi le stapparono e bevvero un lungo sorso. Taehyung non riuscì a trattenere un sorrisino. Sembrava davvero un tipo a posto.
«Hyung? Ma fammi il piacere.»
«Yah, io ho ventisette anni bambinetto! Quindi devi portarmi rispetto, proprio come Mi-Yeun che mi chiama oppa
«V-Ventisette? Veramente? Aish, scusami hyung!» si affrettò a dire, facendo ridere il ragazzo che si strinse lo stomaco che gli doleva.
Erano passati trenta minuti da quando i due si erano seduti al tavolo. Avevano bevuto parecchio ed entrambi erano un bel po' brilli, ma ancora divertiti. Quando Taehyung spostò gli occhi sui due ragazzi che stavano mangiando il loro ramen a qualche tavolo più in là, il suo cuore si fermò di battiti per un po'. C'erano Mi-Yeun e Jimin, e la sola vista della prima aveva provocato in Taehyung le farfalle nello stomaco e le guance accalorate.
«Che succede Tae?» domandò con il singhiozzo Yoongi.
Taehyung si sentiva febbricitante. Solo Mi-Yeun poteva provocargli quei sentimenti.
«Lei è qui.» disse e timido abbassò gli occhi.
«Yah, perché non vai a parlarle?»
«P-per dirle cosa?»
«Che la ami.» fece spallucce Yoongi.
Taehyung la fissò da lontano ridere a una battuta di Jimin. L'alcol lo stava incitando ad alzarsi.
«Ma lo sa già.» disse grattandosi in imbarazzo la testa.
«Ogni tanto fa bene ricordarglielo.» gli fece l'occhiolino.
A quelle parole Taehyung si convinse, anche se credeva che essere ubriaco gli avesse dato più coraggio, quindi si diresse verso di lei e non appena fu vicino le picchiettò dolcemente la spalla, catturando per prima l'attenzione di Jimin.

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