6. Regali

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-Your eyes tell.-

Erano le sette e mezza del mattino quando Taehyung si svegliò di soprassalto per colpa di un incubo. Sudato si passò una mano sulla fronte e sospirò portandosi indietro i capelli con fare decisamente stanco, gli occhi ancora impastati dal sonno e la consapevolezza che non si sarebbe più addormentato. Si stropicciò gli occhi sbadigliando pesantemente e nel frattempo si appoggiò su cuscini cercando di non pensare a quel sogno, ma i suoi tentativi furono vani perché quella scena continuava a tornargli in mente, facendolo sbuffare seccato. Aveva sognato che Mi-Yeun, dopo vari tentativi di riuscire a scalfire il cuore di Taehyung aveva deciso di sposarsi con Jin e, proprio mentre i due si trovavano all'altare Taehyung cercava di gridare il suo nome, di impedire quel matrimonio... ma la voce non gli usciva e in preda all'ansia si era destato impaurito.
Con la testa dolorante si voltò verso la finestra dove la luce del giorno penetrava in stanza e, grattandosi il collo ancora mezzo assonnato, si ricordò che quella notte, alle quattro, aveva inviato un messaggio a Mi-Yeun. Ansioso afferrò il telefono, sporgendosi così precipitosamente che rischiò di cadere, e rimase molto deluso quando non vide nessun messaggio da parte sua, c'erano solo due notifiche di Hoseok dove gli scriveva che potevano passare da sua sorella verso le nove e mezza, e una di Jungkook dove gli ricordava di non preoccuparsi e che in sua assenza avrebbe tenuto d'occhio l'azienda per lui.
Massaggiandosi il collo Taehyung decise di passare alle otto dall'ospedale da solo per accettarsi che Mi-Yeun stesse bene e poi di andare di nuovo insieme a Hoseok. Si alzò allora dal letto e fece una doccia veloce, mise addosso gli abiti più pesanti che possedeva e si sistemò i capelli ora scuri guadandosi allo specchio, e avvicinandosi per vedere meglio il suo riflesso aveva notato con fastidio che gli erano tornate le occhiaie.
«Anche voi mi venite dietro eh, non bastava solo le ragazze?» sorrise toccandosi quella zona violacea sotto gli occhi, sbuffando sonoramente mentre afferrava le chiavi della macchina e scendeva giù in cucina.
Ricevette il consueto "buongiorno" di Ji-Ni e Jun e mentre metteva i guanti la sua cuoca si portò le mani sui fianchi.
«Dove pensi di andare senza fare colazione?» chiese arrabbiata.
Taehyung sorrise, facendole addolcire l'espressione dura.
«Oggi non posso proprio. Devo prima passare in ospedale da Mi-Yeun» ( e le raccontò dell'operazione quando lei assunse un'espressione preoccupata) «e poi devo scappare a lavoro.»
Rabbrividendo si strinse nel cappotto, aprì le macchina e mise subito in moto così che l'auto si riscaldasse e la stufa avesse effetto nel piccolo spazio della porsche bianca. Prima di dirigersi in ospedale si fermò da un fioraio e comprò dei fiori colorati e una scatola di cioccolatini da regalarle, poi sistemò i suoi acquisti sul sedile del passeggero (mettendoci anche la cintura di sicurezza attorno per evitare che si riversassero ai piedi del sedile, ridendo nel frattempo per la cosa stupida che aveva fatto) e mise di nuovo in moto. Dopo pochi chilometri il ragazzo parcheggiò e scese, prese il suo regalo ed entrò dentro l'edificio bianco che odorava di medicine e alcool isopropilico. Si fermò davanti al bancone dove un'infermiera stava concentrata su alcune cartelle e le fece alzare lo sguardo non appena si schiarì la gola.
«Buongiorno, vorrei fare visita a Jung Mi-Yeun.» sorrise e per alcuni secondi la ragazza in camice bianco non rispose distratta dal suo viso, per poi scuotere la testa quando lui inclinò la sua curioso. Alzò gli occhi al cielo pensando che tutta quell'attenzione da parte delle donne iniziavano a seccarlo e aspettò impaziente, picchiettando dolcemente il dito sul piano bianco e liscio, in attesa di sapere dove andare per poterla finalmente vedere.
«Stanza 865, terzo piano.» lo informò.
Taehyung la ringraziò con un altro piccolo sorriso prima di voltarsi e dirigersi verso l'ascensore. Entrò dentro premendo il tasto contrassegnato dal numero 3 e controllò nel frattempo il telefono per vedere se gli aveva risposto, ma Mi-Yeun ancora non si era fatta viva. Non appena le porte si aprirono cercò subito la stanza e con il cuore palpitante entrò dentro, vedendo Jin piegato su Mi-Yeun mentre le toccava la fronte per controllarle la febbre, lei invece dormiva tranquilla sui cuscini bianchi e puliti.
Jin si voltò verso di lui non appena sentì il rumore dei suoi passi nella stanza e gli sorrise mettendosi dritto.
«Yah Taehyung! Sei venuto a trovare Mi-Yeun?» gli chiese allegro.
Taehyung gli rispose con un sorriso forzato mentre notava il comodino accanto al letto della ragazza già colmo di regali. Si chiese da chi fossero parte, ma si decise che ci avrebbe pensato dopo, rivolgendo un altro sguardo a Jin che con le mani dentro le tasche del camice sorrise nuovamente.
«Sì, come sta?»
«Tutto regolare. È solo stanca dopo l'operazione, dovrebbe svegliarsi entro poco comunque.»
«Per fortuna.» riuscì a dire e il suo cuore respirò di sollievo.
Jin rise alzando le spalle a pochi centimetri da lui.
«Credevi non fossi competente?» domandò e un filo di imbarazzo rese le guance di Taehyung calde.
«Non volevo dire questo!»
Jin gli batté una mano sulla spalla e gli passò accanto, «vado a controllare un altro paziente» disse e fece per andarsene quando Taehyung si voltò.
«Aspetta Jin hyung»
L'amico si girò completamente e lo guardò curioso mentre lui stringeva il pugno attorno gli steli dei fiori guardando il pavimento.
«Sì Taehyung-sshi?»
Taehyung alzò gli occhi su di lui e lo guardò fisso, anche se era imbarazzo di ciò che gli stava per chiedere.
«A te piace Mi-Yeun?» 
Rimase in silenzio per alcuni secondi guardandolo sbalordito mentre Taehyung lo fissava senza muoversi di un solo passo.
«La trovo una ragazza carina sì, perché questa domanda?»
«Ma ti piace? Ci proveresti con lei con lo scopo di fartici fidanzato?» 
Jin sbatté le palpebre e si portò una mano in testa per grattarsela. «Non lo so, la trovo un po' piccola anche se ha solo tre anni in meno di me, quindi non so darti una risposta con certezza. Per caso piace a te?»
«Lei è-è la mia ex ragazza, ma non è ancora detto che ci siamo lasciati del tutto.» spiegò e iniziò a sentire caldo mentre si spostava dal collo il maglione nero che indossava.
Jin mormorò un «ah» comprensivo mentre faceva spallucce. «Be', allora tolgo il disturbo se mi dici così. La trovavo solo molto carina e simpatica, mi dispiace se ti ho reso in qualche modo nervoso, e ora che ci penso capisco anche perché sei stato schivo nei miei confronti da quella cena. Comunque non preoccuparti di me, anzi spero che le cose si sistemino e, ora che in un certo senso abbiamo fatto pace, vorrei che dopo passassi per farti controllare quella ferita che hai sul naso d'accordo?» sorrise indietreggiando.
Taehyung annuì più sollevato e lo guardò senza dire nulla.
«A dopo allora» gli fece l'occhiolino per poi lasciarlo da solo nella stanza.
Taehyung si voltò verso Mi-Yeun che dormiva ancora e si sedette sullo sgabello di fianco al letto con i fiori e i cioccolatini in mano mentre con quella libera, fissandola con un sorriso dolce sul volto, le spostò i capelli dalla fronte per lasciarle un bacio delicato sopra, facendo attenzione a non svegliarla.
Rimettendosi a sedere si girò verso il comodino e guardò minuziosamente i regali che ci stavano sopra, sempre più curioso di sapere chi li aveva portati. Si alzò per cercare uno spazio tra gli altri, maledicendosi per non aver messo un bigliettino anche lui così che lei sapesse che le aveva portato qualcosa, sistemandoli vicino a un orsetto di peluche bianco. Per alcuni minuti esitò dal leggere le dediche che avevano lasciato, per poter scoprire chi era stato lì prima di lui, e alla fine, assicurandosi che in quel momento non stesse passando nessuno, afferrò il peluche e lesse il pezzo di carta fissato sull'orecchio.
«Buona guarigione dal tuo Jimin! Ti voglio bene.» sussurrò con un sorriso sollevato e lo posò di nuovo al suo posto, poi afferrò una scatola di merendine dove non era stato attaccato nulla.
«Di chi sarà mai parte?» sussurrò a se stesso quando una voce lo fece sobbalzare facendogli quasi buttare a terra tutto il contenuto della confezione.
«Yah, stai cercando di rubarle?»
Portandosi una mano sul petto Taehyung guardò un ragazzo dai capelli marrone scuro con un sorriso malizioso e una spalla fasciata sedersi sul letto vuoto con una smorfia in viso. Si sistemò sotto le coperte mentre lui posava al suo posto la scatola e lo guardava imbarazzato.
«Non le stavo rubando.» rispose e maledisse mentalmente quell'infausto destino! Aveva sperato non ci fosse un ragazzo a tenerle compagnia, ma il karma aveva fatto in modo che tutte le cose più fastidiose per lui si realizzassero.
«Mmh, allora perché le avevi in mano?» 
«Volevo solo vedere da chi parte erano quei regali.»
«Sei il suo ragazzo?» aggrottò le sopracciglia curioso mentre il cuore di Taehyung faceva le piroette.
«Una specie. Tu chi saresti?»
«Mi chiamo Min Yoongi e sono il suo compagno di stanza. Ieri notte non ha dormito molto bene la tua ragazza e così ho passato il tempo a tranquillizzarla raccontandole qualcosa in attesa che le venisse sonno. Sai che più ti guardo più penso che tu e lei siate una bella coppia?» disse.
Taehyung sorrise preoccupato per Mi-Yeun quando il suo telefonò squillò distraendolo. Si precipitò fuori dalla porta per evitare di svegliarla, rispondendo a Hoseok che gli disse di star per arrivare in ospedale, poi riattaccò e entrò di nuovo in stanza notando Mi-Yeun finalmente sveglia.

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