CAPITOLO 25

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Fred entrò in camera di Alice, ignaro di tutto. Era da tutto il giorno che aspettava di vederla e sentiva il solito solletico alle guance, che gli impediva di smetterla di sorridere come uno stupido.

"Biondina, non vedevo l'ora di..." la salutò, contento, poi il suo sguardo incontrò il viso di Alice ed il sorriso gli morì sulle labbra, "Che succede?"

Alice era seduta sul letto, appoggiata ai sostegni del baldacchino, e si teneva la testa tra le mani.

"Draco è venuto qui" disse stancamente, "Non so nemmeno come, ma è venuto qui a parlarmi."

"Cosa?" esclamò Fred, avvicinandosi a lei con due grandi passi, "Stai bene?"

Il pensiero che Draco si fosse avvicinato così tanto, e poi per farla stare male, gli fece ribollire il sangue. Prima o poi gli avrebbe spaccato la faccia, era una promessa.

Alice annuì e allungò una mano verso di lui, con un'espressione triste stampata sul viso. Fred cominciò ad accarezzarle il palmo della mano con le punte delle dita e si sedette di fianco a lei.

"Cosa ti ha detto?" chiese a bassa voce.

"Sapeva tutto" sussurrò Alice, scuotendo la testa, "Ha detto che dal momento in cui sono stata portata in infermeria, tutti i Serpeverde di famiglie rilevanti erano a conoscenza dell'identità dei responsabili."

Fred strinse i denti con forza e serrò gli occhi, cercando di respirare profondamente. Si immaginò mentre lo prendeva a pugni, mentre gliela faceva pagare e lo costringeva a sputare fuori i nomi di quei bastardi.

"E poi?" scandì, nascondendo a stento la rabbia che traspariva dalla sua voce.

"Poi, in pratica, ha detto che non può farsi vedere in giro con me perché siamo tutti traditori della razza e... E che non conto più nulla per lui, da quando abbiamo smesso di parlare."

Fred rimase in silenzio e le asciugò una lacrima che era riuscita a farsi strada sul suo viso, poi aprì le braccia e Alice ci si tuffò dentro senza pensarci due volte. Per la seconda volta, Fred si rese conto di odiare Draco. Perché la sua Alice ci teneva così tanto? E chi diamine si credeva di essere, lui, per non avere nessun riguardo verso i suoi sentimenti e la sua sicurezza?

"Se non vede quanto vali..." disse Fred furioso, a voce bassa, "Allora, è più coglione di quanto pensassi. Odio che ti abbia fatta stare male."

"È solo che era mio amico" disse Alice pianissimo, tirando su col naso, "Per lui, a quanto pare, non significo più niente ma io gli voglio bene."

"Lo so..."

Alice rimase in silenzio per qualche minuto, accoccolata tra le braccia del suo amato, poi si riscosse e tentò un sorriso. Era ora di smetterla pensare a Draco. Fred era lì con lei e aveva intenzione di provare a godersi la serata. Non gli avrebbe permesso di sconvolgerla.

"Ho qualcosa per te," disse.

"Ah, sì?" chiese Fred, sorridendo, "E cosa?"

Alice si alzò e lo prese per mano, portandolo davanti al comò di legno, poi aprì un cassetto completamente vuoto.

"Questo" spiegò, "Tutto per te."

Poi, tirò fuori uno spazzolino.

"Così non dovrai portare sempre il tuo."

Fred la guardò, meravigliato. Alice lo vedeva davvero come una presenza così permanente? Era davvero così importante per lei? Certo, Fred ne era ben contento, ma non aveva mai pensato che Alice potesse essere così presa da uno come lui. Nel profondo, era convinto che meritasse di meglio, pensava che prima o poi avrebbe voluto qualcosa di diverso per sé stessa.Il solo pensiero del contrario gli faceva contorcere lo stomaco per la felicità.

𝐖𝐢𝐭𝐡𝐢𝐧 𝐓𝐡𝐞𝐬𝐞 𝐖𝐚𝐥𝐥𝐬 - 𝐀 𝐇𝐏 𝐔𝐧𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬𝐞 𝐅𝐅Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora