CAPITOLO 87 - FINALE

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Vi consiglio di ascoltare la canzone mentre leggete!
Vi avviso in anticipo che, nonostante questo sia l'ultimo capitolo, ce ne saranno altri che saranno dei grandi Spazi Autrice in cui vi spiegherò alcune cose.
Mi raccomando, lasciate una stellina e un commento!
Detto ciò, buona lettura!❤️
TRIGGER WARNING: morte, sangue, violenza, lutto.

Quando la maledizione colpì Alice, il mondo si fermò. Sirius spalancò gli occhi in un'espressione inorridita e afferrò il suo corpo prima che colpisse il suolo. Quando si accasciò tra le sue braccia come un guscio vuoto, desiderò di morire. Harry si fermò a mezz'aria, mentre la sua mente collegava i pezzi di ciò che era appena successo. Sentì le gambe tremare, lo stomaco contorcersi, le lacrime che gli inondavano il viso. Forse aveva gridato. Forse stava ancora gridando. Francamente, non lo sapeva. Distolse lo sguardo. vedendo il sangue defluire dalle guance di Alice — non poteva vedere sua sorella in quello stato. Non poteva vederla morta. 

"Bellatrix."

Bellatrix doveva soffrire. Si voltò per andare verso di lei, per fare qualcosa, ma la strega oscura lanciò un lampo in alto. Un segnale. Ed i Mangiamorte scomparvero in una nube nera, lasciando Harry ad affogare.

"Codardi" pensò Harry, accecato dal dolore, "Siete dei codardi."

La vendetta non era più un'opzione. Doveva andare da sua sorella. Da Alice.
I suoi amici ed i membri dell'Ordine, attorno a lui, tiravano un sospiro di sollievo, ignari.
Cambiò direzione nuovamente e raggiunse Sirius, che si trovava ancora nella stessa posizione. Tenendo stretto il corpo di Alice, singhiozzava senza pace sulla sua spalla fredda.

"Ti prego, perdonami" la implorava, la voce rotta dalle lacrime, "Scusami, scusami, scusami."

"Sirius..." sussurrò Harry, fissandosi i piedi, "Dobbiamo — dobbiamo dirlo agli altri."

Sirius serrò gli occhi, facendo del suo meglio per non gridare.
Era morta. Era morta per salvarlo.
"Non lasciarla sola" lo pregò il suo padrino, poggiando il corpo della ragazza sul suolo con delicatezza, "Io... Io devo chiamare Remus."
Poi si allontanò.

E così Harry si lasciò cadere definitivamente sulle ginocchia in un pianto incontrollato, poggiandosi la testa di Alice sulle cosce. Mentre il suo cuore si rivoltava su sé stesso, le prese una mano tra le sue. Gelida. Il suo viso era rilassato. Schizzato di sangue, ma rilassato. Qualcuno avrebbe potuto pensare che stesse dormendo... Harry, però, conosceva la morte troppo bene.
Si rifiutava anche solo di pensare che fosse come se stesse dormendo.
Alice parlava mentre dormiva. Si muoveva continuamente.

"Non è come se stesse dormendo" pensò, "È morta."

Si premette la mano di Alice sulla guancia, ricordandosi tutte le volte che lo aveva stretto, accarezzato e consolato. Solo quella mattina, lo aveva scaraventato sul pavimento con un abbraccio. Sentì una fitta straziante nel petto quando pensò che non avrebbe più potuto farlo.
Prima di Alice, non aveva mai avuto una sorella. Era sempre stato lui, da solo, contro i Dursley e contro Voldemort.
Poi era arrivato Sirius, chiaro. Ma nulla superava la complicità che aveva con Alice.

Sarebbe sempre stata sua sorella.

In lontananza, sentì le urla straziate di Remus e si trattenne a stento dal tapparsi le orecchie. Malocchio Moody arrivò dal punto in cui l'uomo si disperava per sua figlia e passò davanti ad Harry con uno sguardo pieno di dispiacere. Harry sapeva dove stava andando.
Andava a preparare Fred.
Alzò gli occhi velati di lacrime quando sentì la voce di del ragazzo avvicinarsi, contrastata da quella dell'auror.

𝐖𝐢𝐭𝐡𝐢𝐧 𝐓𝐡𝐞𝐬𝐞 𝐖𝐚𝐥𝐥𝐬 - 𝐀 𝐇𝐏 𝐔𝐧𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬𝐞 𝐅𝐅Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora