CAPITOLO 44 [In revisione]

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Alice quella notte si infilò di nascosto nella camera di Ginny.
"Alice?" sussurrò assonnata lei, svegliandosi.
La vide in lacrime e si alzò dal letto, preoccupata: "Alice..." mormorò piano.
Alice si coprì la bocca per trattenere i singhiozzi e si precipitò tra le braccia di Ginny, stringendola forte.
"Che è successo?" le chiese, accarezzandole i capelli.
Alice le raccontò, singhiozzando, e poi la guardò negli occhi: "Ti prego, non dirgli nulla..." la pregò, asciugandosi le lacrime, "Voglio dargli spazio."
Ginny strinse le labbra e la abbracciò di nuovo, forte. Poi, spostò le coperte e si infilarono nel letto assieme.
Alice, nonostante fosse sfinita, fece parecchio fatica a dormire e si svegliò più volte.
La mattina, Alice si alzò dopo Ginny e barcollò fino al bagno, stanca.
Aveva delle brutte occhiaie violacee per la mancanza di sonno ed i graffi erano ancora visibili, ma quasi guariti. Gli occhi erano arrossati e le bruciavano per via delle ore passate a piangere ed era molto pallida. Provò a migliorare la situazione sciacquandosi il viso ma non servì a nulla, così si limitò a lavarsi i denti.
Scese a fare colazione, in silenzio e con lo sguardo basso: "Buongiorno," disse, guardando il pavimento.
"Buongiorno," le risposero in coro delle voci.
Alice alzò lo sguardo e Fred era lì, seduto di fianco a George, con lo sguardo basso.
Guardò quest'ultimo negli occhi, triste, e lui le restituì la stessa occhiata. Fred alzò brevemente il viso ed incontrò i suoi occhi per qualche secondo. Alice riconobbe il proprio sguardo in quello del suo amato, che aveva gli stessi segni dei lunghissimi pianti fatti quella notte.
Cercò un segno di speranza, ma Fred abbassò di nuovo gli occhi. Così, Alice girò i tacchi e andò al piano di sopra prima di fare qualcosa di stupido, come scoppiare a piangere.
Si mise i primi pantaloni che vide, il maglione che Molly aveva fatto per lei in Infermeria, ed afferrò un asciugamano. Poi, scese le scale velocemente ed uscì di casa, senza dire una parola. Camminò senza meta fino ad arrivare ad un lago dall'acqua limpida e si spogliò, appoggiando i vestiti e l'asciugamano su un masso.
Entrò nell'acqua, percependo subito il freddo ustionante. Strinse i denti e si immerse più a fondo, cercando di distrarsi da ciò che provava.
Poi, pensò che si sarebbe ammalata e non voleva dare altre pene agli Weasley, soprattutto ora che Fred probabilmente voleva lasciarla. Così creò una bolla di calore attorno a sé stessa e si godette la temperatura calda, sedendosi nella riva, con l'acqua che le arrivava al collo, rabbrividendo quando, ogni tanto, une turbine di acqua fredda arrivava a lei. Spinse la testa sott'acqua, bagnandosi i capelli, e iniziò a cantare una canzone scritta da lei, per distrarsi.
Mentre cantava, notò del movimento nell'acqua e non ci fece troppo caso, così continuò. Improvvisamente, una creatura si sollevò lentamente dagli abissi e guardò Alice negli occhi. Lei smise di cantare di colpo e guardò la creatura, incerta.
Essa si avvicinò e Alice la riconobbe subito: era una sirena.
Alice sorrise e rimase immobile, cosicché non si sentisse minacciata. La sirena le fece un cenno col capo e Alice ricominciò a cantare, esitando. La sirena si fermò ad ascoltare, tornando sott'acqua ogni tanto.
Poi, tutto d'un tratto, un ramo si spezzò rumorosamente e la sirena scappò, rifugiandosi negli abissi del lago.
Alice si girò di scatto, coprendosi il seno con le braccia. Fred apparì da in mezzo agli alberi e si avvicinò alla riva. Lei perse un battito e continuò a coprirsi, arrossendo.
Si guardarono in silenzio per un po' e poi lui iniziò a parlare: "Che ci fai nell'acqua?" chiese a bassa voce, "Sarà gelida."
"Volevo fare un bagno, per distrarmi" mormorò Alice, dandogli le spalle, "È calda, comunque."
"Ne dubito" commentò Fred, "E comunque sei nuda- se arrivasse qualcuno?"
"L'unica compagnia che avevo era una sirena e tu l'hai fatta scappare con i tuoi passi aggraziati" replicò Alice acida, cominciando ad arrabbiarsi, "E comunque non eri troppo arrabbiato con me anche solo da guardarmi, stamattina? Che ti importa se sono nuda?"
Fred rimase senza parole per un secondo: "Sono venuto qui per parlare," disse.
Alice si alzò ed uscì dalla riva, andando verso il masso per coprirsi, poi si avvolse nell'asciugamano.
"Alice, per Merlino, vuoi smetterla di camminare nuda mentre parliamo?!" ringhiò Fred.
Alice lo guardò con sfida: "Tu sei venuto qui, non mi sono spogliata per te" sbottò, "Ora parla."
"Ho pensato tanto stanotte" disse Fred, con un respiro profondo.
"E?" chiese Alice, impaziente e con lo sguardo basso.
"Forse ci serve una pausa," buttò fuori Fred, serio.
Alice sentì come un pugno nello stomaco ed i suoi occhi si fecero lucidi. Si sentì morire, eppure le uscì solo rabbia, mista a lacrime.
"Sei un idiota," sibilò, appallottolando i vestiti in una mano e lanciandoglieli addosso.
Fred la guardò negli occhi, ferito, aggrottando le sopracciglia: "Smettila di guardarmi così!" gli gridò lei, mentre le lacrime le scendevano sulle guance, "Le cose che dicevi su di noi- ora dove sono? Erano tutte storie! Delle favole del cazzo!"
"Alice-" la avvertì lui, mentre gli occhi gli si facevano lucidi, "Non è vero."
"No, Fred!" urlò lei, "Non dirmi che non è vero, perché lo è."
"Io non vado bene per te!" esclamò lui, avvicinandosi, "Non so come aiutarti!"
"Cosa?!" esclamò lei, spalancando gli occhi, furiosa, "Credevo di essere io quella contorta qui, non tu- ma di che diavolo stai parlando?!"
"E poi" continuò Alice, puntandogli il dito contro, "Credevo avessimo già parlato di questo, no?"
Fred la guardò, frustrato, e tirò un pugno all'albero di fianco a lui.
"Ma che cazzo fai?!" urlò lei, avvicinandosi.
"Non lo so!" gridò lui di rimando, "Non so cosa cazzo sto facendo, non lo so! Non so cosa fare con te e con me stesso, Alice!"
Alice si fermò a guardarlo, in silenzio.
"La cosa tra me e te sta diventando seria" spiegò Fred ad alta voce, disperato, "Ma io... le cose che provi, a volte- non so come gestirlo."
Alice si sentì come schiaffeggiata in pieno volto, e gli occhi le si riempirono di lacrime.
"No, Alice..." disse lui, già pentito, mentre Alice si allontanava, "Non intendevo questo."
Alice si girò e gli tirò uno spintone violento, facendolo cadere nell'acqua, poi corse via, scoppiando a piangere.

𝐖𝐢𝐭𝐡𝐢𝐧 𝐓𝐡𝐞𝐬𝐞 𝐖𝐚𝐥𝐥𝐬 - 𝐀 𝐇𝐏 𝐔𝐧𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬𝐞 𝐅𝐅Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora