CAPITOLO 15

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TW: violenza

Dopo le due lezioni pomeridiane, Alice si era incontrata col gruppo nella Sala Comune dei Grifondoro e stava rannicchiata sul divano accanto a Fred, furente come un diavolo.

"Sono preoccupato" dichiarò Fred, protettivo, "Non voglio che torni in quel dormitorio, non ti lasceranno mai stare."

"Sono d'accordo con Fred," concordò Ginny.

"Malfoy è un codardo" disse Harry, scuotendo la testa, "Parla e parla, ma non farebbe mai nulla."

"Io concordo con Harry" dichiarò George, "Non ne avrebbe il coraggio."

"E, anche se fosse, Alice gli farebbe il culo" aggiunse Ron, rivolgendosi a Fred con un sorriso, "Quando l'hai trattenuta dal picchiare Seamus, ti ha spaccato lo zigomo."

"Ma Silente le ha fatto capire che verrà punita se aggredirà qualcun altro," puntualizzò Hermione.

"Sarebbe autodifesa!"

Hermione alzò un sopracciglio e indicò Alice con la testa che, tra sé e sé, borbottava: "Gli strappo gli occhi dalla testa, coglione con i capelli bianchi."

Ron strinse le labbra.

"Non sarà lei a doversi difendere" ribatté Fred, impassibile, "Se Malfoy la toccherà di nuovo, gliela farò pagare."

"Così poi espellono te," replicò Hermione.

"Nessuno espellerà nessuno!" intervenne Ginny, stufa.

Ci fu un momento di silenzio e Harry esitò, sul punto di dire qualcosa.

Ginny lo osservò attentamente. "A cosa pensi, Harry?"

"Non lo so, Gin" disse lui, esitante, "Ma qualcosa mi dice che Alice non dovrebbe tifare per noi alla prossima partita contro i Serpeverde. Quei pazzi non prendono queste cose alla leggera."

Alice alzò lo sguardo, decisa. "Non mi interessa" replicò, "Non ho legami con nessuno che appartenga a quella casa e non ho intenzione di accontentarli."

Ginny e Fred erano poco convinti ma Ron intervenne a suo favore. "Tanto non cambierà nulla" mormorò, "Vivrà con noi per il resto dell'anno e, anche se non si facesse vedere in nostra compagnia, la odierebbero ugualmente."

"Ron ha ragione," assentì Hermione, dopo una lunga pausa, "Penseranno comunque ciò che vogliono, quindi tanto vale che Alice decida di testa sua."

Ginny ed Harry annuirono, ma Fred rivolse ad Alice uno sguardo incerto.

"Voglio proteggerti."

"Tu sei fantastico, Fred. Averti vicino mi rende più forte."

Fred sospirò e poi si arrese, appoggiando il viso nell'incavo del collo di Alice. Non importava ciò che diceva. Avrebbe tenuto gli occhi aperti.

La settimana dopo, Alice, proprio come aveva detto, andò alla partita e si sedette nella tribuna dei Grifondoro.

Draco la vide prendere posto di fianco a Ron e Hermione e sentì una fitta, che non sapeva se ricondurre al cuore o all'orgoglio.

"Cosa diamine vede in tutti loro che non vede in me?"

Magari aveva sbagliato, l'ultima volta... Ma lei lo aveva sempre messo da parte per loro. Si guardò attorno, irrigidendosi. Fred lo guardava in maniera a dir poco spaventosa, come se volesse scuoiarlo e fare un tappeto con la sua pelle, e George gli stava di fianco, circospetto. Ginny Weasley lo fissava come se volesse tirargli il collo. Harry, come al solito, non lo degnava di uno sguardo. Non gli importava un granché. Non è che avrebbero mai agito, in fin dei conti.

𝐖𝐢𝐭𝐡𝐢𝐧 𝐓𝐡𝐞𝐬𝐞 𝐖𝐚𝐥𝐥𝐬 - 𝐀 𝐇𝐏 𝐔𝐧𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬𝐞 𝐅𝐅Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora