CAPITOLO 73 [In revisione]

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Alice estinse le fiamme in un istante e atterrò sul prato incenerito, insieme agli altri.
"Alice, i tuoi occhi..." mormorò Silente, teso e stupito.
"I miei occhi?" ripeté lei, confusa, "Non siete contenti?  Ce l'ho fatta!"
"Erano diventati rossi..." spiegò Harry, stranito.
"E hai levitato," aggiunse Remus, preoccupato.
"È molto più potente di quanto pensassimo," dichiarò Piton, atono come al solito.
"Oh..." fece Alice, non sapendo cosa dire e presa dalla confusione più totale, "Però ce l'ho fatta, no? Non farò male ai nostri..."
"Tesoro, è positivo" la tranquillizzò suo padre, apprensivo, "È solo che è sconvolgente, tutto qui."
"Non avete paura di me, vero?" chiese lei spaventata, guardandoli in faccia uno per uno.
"No!" dissero subito Remus e Harry, in coro.
Silente e Piton, invece, si scambiarono un breve sguardo eloquente: "Alice" intervenne il preside, "Io credo che tu sia più che pronta, ma non abbassare mai la guardia."
"Non cacciarti in situazioni che non puoi affrontare" disse Piton, in tono ammonitore, "Non attaccare se non per difenderti, quelle persone non hanno paura di uccidere."
Alice annuì e guardò l'erba carbonizzata, distesa davanti a lei: "Nemmeno io" pensò, "Ho troppo da perdere."
"Sono in grado di proteggere gli altri" disse a nessuno in particolare, "Questo è ciò che conta."
"Devi proteggere anche te stessa, capito?" si raccomandò Remus, premente e spaventato, prendendola dalle spalle, "Capito, Alice? Io ti proteggerò con la mia stessa vita, ma sono mortale come tutti- se qualcosa dovesse capitarmi, devi promettermi che ti proteggerai da sola!"
Alice lo guardò, stupita e con le lacrime agli occhi. Era tutto così reale... avrebbe potuto perdere tutti quelli che amava in un battito di ciglia.
Annuì piano, per placare il dolore di suo padre, e lo abbracciò più forte che poteva. Alla fine, era solo una ragazza con tante responsabilità.
Guardò Harry da sopra la spalla di Remus, attraverso il velo di lacrime che le oscurava gli occhi, e provò una profonda empatia.
Chissà da quanto tempo si sentiva così- probabilmente, stava anche peggio di lei.
"Papà..." sussurrò, "Lascia che anche io ti protegga."
I due si guardarono, in silenzio, e poi si abbracciarono di nuovo.
Infine, lui le accarezzò i capelli con dolcezza: "Fai le valigie" si raccomandò, a bassa voce, "Domani, nel tardo pomeriggio, partiremo e ci godremo il fine settimana come una famiglia."
Lei annuì lentamente e tentò un sorriso, poi prese Harry per mano e si allontanò.
"Harry, ascoltami" sussurrò, guardando davanti a sé e senza smettere di camminare, "Quando arriverà il momento, tu sarai il loro obbiettivo primario e avrai già abbastanza guai- non fare l'eroe, lascia che io protegga gli altri e concentrati sul non farti uccidere."
Lui spalancò gli occhi, preso dall'ansia.
"Hai capito?" gli chiese, richiamando la sua attenzione.
"Sì..." balbettò lui.
Allora, Alice si fermò e lo tirò in un abbraccio, stringendolo forte. Harry la strinse a sua volta e appoggiò la testa alla sua spalla: "Per favore, non voglio che muoia anche tu" le disse, con la voce che prometteva lacrime, "Alice, per favore."
"Non vado da nessuna parte" lo rassicurò lei, triste, "Farò del mio meglio per non andare da nessuna parte."
"Guardami, okay?" aggiunse, prendendogli il viso tra le mani e asciugandogli le guance con i pollici, "Siamo una famiglia, adesso, affronteremo tutto assieme."
"Grazie..." mormorò lui, tirando su col naso, "Ti voglio bene."
"Anche io te ne voglio, Harry" disse Alice, sincera, "Ora andiamo, d'accordo?"
Così, ricominciarono a camminare per tornare ai dormitori, in silenzio.
Harry volle andare subito a letto, così Alice lo accompagnò al dormitorio dei maschi: "Vedrai che domani starai meglio" lo consolò, con un sorriso, "E poi ci divertiremo un mondo, noi quattro."
"Vero" disse semplicemente lui, sorridendole a sua volta, "Buonanotte, Alice."
"Buonanotte," gli disse dolcemente lei, mentre lo guardava chiudere la porta.
Dopodiché, si diresse ai propri alloggi e notò che iniziava a sentirsi veramente stanca: la testa le girava e si sentiva molto debole.
Arrivò alla porta e borbottò la parola d'ordine, entrando. Sul letto, la aspettavano George e Fred, che stavano chiacchierando.
"Piccola?" domandò Fred preoccupato, andando verso di lei, "Cosa diamine hai fatto?"
"Cosa?" chiese confusa lei, massaggiandosi le tempie.
"Ally... Sei completamente sporca di cenere" le fece notare George, senza parole, "Sembri uscita da una miniera di carbone."
"Oh, uhm..." mugolò Alice, mentre sentiva il mondo girare, "Mi sono allenata col fuoco e-"
Ma la sua frase venne interrotta, perché le ginocchia le cedettero e lei precipitò verso il pavimento. Fred, pronto e forte, la prese al volo e la mise sul letto: "Alice!" esclamò, allarmato, "Cos'hai?"
"Solo un calo di adrenalina, suppongo" sussurrò lei, sorpresa ed esausta, "Starò bene..."
"Aspetta, ho qualcosa che potrebbe aiutarti" disse George, preoccupato, frugando in un sacchetto, "Ho preso delle caramelle prima di venire qui."
Alice, troppo debole per rifiutare, mangiò tutte le caramelle che i gemelli le rifilarono - praticamente, di forza- e, nonostante il mal di stomaco, si sentì meglio.
Riuscì a mettersi seduta e guardò i due, riconoscente: "Grazie, ragazzi" disse dolcemente, poi guardò meglio Fred e spalancò gli occhi, "Fred, cos'hai fatto sullo zigomo?!"
In effetti, il ragazzo aveva un taglietto al lato della guancia destra, circondato da un piccolo livido violaceo.
"Ohh, quello?" disse lui, ridacchiando, "George mi ha picchiato."
"Cosa?!" esclamò Alice, facendo scattare lo sguardo da un gemello all'altro.
"Ora che siete tornati assieme e non sta più male, non sono più obbligato ad essere dalla sua parte" spiegò George, con un ghigno, "Così ho fatto quello che volevo fare da un bel po'."
Lei li guardò di nuovo, senza parole e poi scosse la testa: "Non so nemmeno cosa dire..." sbottò, "Contenti voi, contenti tutti."
George e Fred si guardarono, ridendo, poi Alice si ritirò in bagno: "Vado a farmi una doccia veloce, arrivo subito," esordì, ancora sconvolta.
Si lavò con cura, togliendosi la cenere dal corpo e dai capelli, poi si avvolse nell'accappatoio ed uscì dal bagno solo con la testa, richiamando l'attenzione di Fred: "Freddie, puoi portarmi la biancheria e il pigiama?" gli chiese, arrossendo leggermente per la presenza di George.
"Certo, piccola" fece lui, frugando nei cassetti e portandole ciò che aveva chiesto, "Ecco qua."
Lei gli sorrise e, mentre chiudeva la porta, Fred le rivolse uno sguardo pieno di lussuria.
Alice si mise addosso gli indumenti e, nel mentre, poteva sentire Fred che cacciava George dalla stanza. Scosse la testa, ridendo leggermente, e poi si asciugò i capelli, pettinandoli con calma.
Quando uscì definitivamente dal bagno, i gemelli erano uno di fianco all'altro e avevano un gran sorriso sulle labbra: "Okay, Ally..." fece George, aprendo le braccia, "Paga pedaggio, così me ne vado."
Alice si mise a ridere e andò dritta tra le braccia del suo amico, stringendolo forte: "Ecco qui, Georgie" gli disse dolcemente, "Ora va bene?"
"Ora sì" concordò lui, poi fece l'occhiolino a Fred ed uscì dalla camera, "Buonanotte, piccioncini!"
"Buonanotte!" gli risposero gli altri due, in coro.
"Hey..." disse Fred, improvvisamente serio, "Vuoi parlare dell'allenamento?"
"A dire il vero, no" ammise Alice, "È andato bene, tutto sommato, questo è l'importante.
Quando lui annuì, paziente, lei lo guardò e aprì la mano: "Il mio anello?" domandò, con un sorriso.
Lui si mordicchiò il labbro e se lo tirò fuori dalla tasca, poi glielo mise all'anulare: "Ti sta d'incanto" mormorò, prendendola dai fianchi e tirandosela vicino, "Sono così felice che tu lo abbia accettato..."
"Era l'unica opzione possibile" gli ricordò Alice, mettendogli le braccia attorno al collo, "Noi due siamo fatti per stare assieme."
"Non hai idea di quanto sia bello sentirti dire queste cose" disse Fred, scuotendo la testa con una piccola risata, "Mi fa venire voglia di baciarti e non smettere mai, neanche per mangiare o per dormire."
"Mettimi alla prova" scherzò lei, alzandosi sulle punte dei piedi e posizionandosi a pochi centimetri dal viso di Fred, "Potrei stupirti, non credi?"
Fred non se lo fece ripetere due volte- le mise una mano dietro il collo e la baciò appassionatamente, spingendola contro il muro. Lei ricambiò il bacio, premendosi contro di lui, e poi... poi si staccò, ridendo e correndo sul letto.
"Piccola, nooo!" si lamentò Fred, sbattendosi una mano sulla fronte, "Ci ha già pensato Georgie a darmi il ben servito, ora ti ci metti anche tu?"
"Eccome" concordò Alice, con un sorriso furbo, "E domani sera partirò per il weekend- ti toccherà aspettare un pochino."
"Crudele" commentò lui, scuotendo la testa e sorridendo, poi si sdraiò di fianco a lei, "Comunque, Harry si è proprio affezionato a te."
"E io a lui" ribatté lei con un'espressione addolcita, poi diventò più seria, "Credo dipenda anche da Cedric."
"Mi ricordo quando Ron l'ha avvisato che ci saresti stata anche tu" confermò Fred, pensieroso, "Era terrorizzato da quello che avresti pensato di lui."
"Penso che si sia avvicinato ancora di più dopo che abbiamo scoperto dei poteri" disse Alice, "Ci stiamo vicini a vicenda, ecco."
"Poi, il fatto che io ora sia figlia di Remus ci rende una specie di fratelli," aggiunse con una piccola risata.
"Ecco, non credo di aver compreso questa parte," fece Fred, curioso.
"Beh..." ridacchiò lei, arrossendo un po', "Tienitelo per te, non so quanto si sappia- mio padre e Sirius stanno assieme e da un bel pezzo."
"Cosa?!" esclamò lui, sconvolto e con un enorme sorriso sul volto, "Due dei Malandrini che stanno assieme!"
"I Malandrini?" chiese Alice confusa, ridendo.
"Non dirmi che ti ha adottata e non ti ha detto dei Malandrini..." mormorò Fred, ancora più stupito.
Così, si sdraiarono sotto le coperte e lui le raccontò degli uomini che avevano ispirato tutti i fantomatici scherzi che aveva fatto con George, diventando i loro punti di riferimento. E, mentre Fred si impegnava a raccontare la storia, risero, risero e risero, fino a notte fonda.

SPAZIO AUTRICE
Hey ragazz*! Alla fine sono riuscita a pubblicare prima di quanto mi aspettassi, anche perché sono riuscita a sistemare un paio di cosine con lo studio. È un capitolo un pochino privo di azione ma non mi andava di lasciarvi a secco.
Comunque, tra poco ci sarà un capitolo molto lungo sul weekend che Alice e Harry passeranno con i Wolfstar!
Tuttavia, prima Alice dovrà dire a Draco di essere tornata con Fred...
Cosa pensate di come stanno andando le cose?
Come credete che reagirà Draco?
Avete qualche teoria?
Fatemi sapere❤️

𝐖𝐢𝐭𝐡𝐢𝐧 𝐓𝐡𝐞𝐬𝐞 𝐖𝐚𝐥𝐥𝐬 - 𝐀 𝐇𝐏 𝐔𝐧𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬𝐞 𝐅𝐅Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora