CAPITOLO 12

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Fred mise giù Alice solo quando furono abbastanza lontani per non farsi sentire dagli altri. La sola prospettiva di parlare con lei, soprattutto dopo ciò che aveva detto, gli faceva battere il cuore all'impazzata.

"Il giro è già finito?" si lamentò Alice.

"Purtroppo sì," rispose Fred con un mezzo sorriso. La trovava bellissima.

"Allora..." mormorò Alice, "Perché mi hai portata via?"

"Non sono sicuro che volessi dire quelle cose davanti a tutti. Probabilmente, da lucida non l'avresti fatto."

"No, probabilmente no."

Fred rimase un attimo in silenzio e si rese conto di essere più nervoso che mai. Alice, invece, era piuttosto calma, ma probabilmente era solo un effetto del Veritaserum - nessuna persona normale sarebbe mai stata tranquilla, in una situazione del genere.

"Vorrei che anche tu avessi bevuto la pozione," confessò Alice.

"Perché?" chiese Fred, avvicinandosi.

"Perché almeno saprei ciò che stai pensando."

Fred alzò le sopracciglia, sorpreso. Gli sudavano le mani.

"Alice, io credo che tu sappia ciò che penso."

"No" ribatté Alice, inclinando la testa,"Non lo so."

Fred alzò ancora di più le sopracciglia e strinse le labbra, poi annuì. L'atmosfera si fece silenziosa.

"Non hai nessuna intenzione di dirmelo," concluse Alice.

Fred scosse la testa e Alice sentì come un colpo allo stomaco.

"Perché?" domandò in tono accusatorio

"Perché voglio che ne parliamo quando tu sarai lucida, quando potrai scegliere cosa dirmi e cosa no e reagire senza che ti dominino solo gli impulsi," disse Fred, in modo deciso. Non voleva che un inizio tra loro potesse essere determinato da una stupida pozione.

Alice sospirò e annuì lentamente.

"Allora è meglio che vada."

Fred le afferrò la mano per fermarla. Gliela tenne stretta, con calore, come fosse una cima di salvataggio.

"No, aspetta!" quasi la implorò.

Alice guardò la mano di Fred, intrecciata alla sua e d'istinto si avvicinò, appoggiandogli una mano sul petto. Si sentiva come fossero calamite. Perché diamine non voleva parlarne?

L'espressione sul viso di Alice si deformò, mentre cercava di combattere contro sé stessa. Poi si allontanò bruscamente, nervosa.

"Visto?" ansimò, sconvolta, "Non riesco a starti vicino ora, mi sembra di esplodere!"

Fred non sapeva che dire, combattuto.

"Devo andare" sbottò Alice, "Sto solo facendo quello che mi hai chiesto."

"Io ti voglio, Alice" esclamò Fred, esasperato, "Ti voglio tantissimo dal primo momento, ma non voglio che tu ti penta di qualcosa!"

Alice lottò a lungo contro le parole che volevano uscirle dalla bocca, traboccando. La voleva? La voleva davvero? Dal primo momento?

Si coprì il viso con una mano e si appoggiò alla ringhiera, piegandosi. Aveva così tante domande... Ma come faceva a sapere se diceva sul serio? Aveva bisogno di sapere! Perché, perché, perché non voleva dirle nulla?

Fred fece per aiutarla, posandole una mano sul fianco, ma Alice lo fermò con un gesto e, con calma, si rimise dritta. Si levò la mano dalla faccia e guardò Fred negli occhi, rossa in viso per la mancanza d'aria.

𝐖𝐢𝐭𝐡𝐢𝐧 𝐓𝐡𝐞𝐬𝐞 𝐖𝐚𝐥𝐥𝐬 - 𝐀 𝐇𝐏 𝐔𝐧𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬𝐞 𝐅𝐅Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora