CAPITOLO 74 [In revisione]

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Quando aprì gli occhi, Alice era sdraiata sul petto di Fred, che dormiva pacificamente. Lo guardò respirare lentamente, con le ciglia lunghe che proiettavano ombre sulle sue guance e le labbra schiuse.
"È così bello..." pensò, sognante, "Mi è mancato così tanto."
Guardò l'orologio e sospirò di sollievo: potevano andare con calma.
Si sollevò su un gomito e cominciò a riempire Fred di baci delicati sul viso, accarezzandogli i capelli: "Sveglia, amore mio," gli sussurrò in un orecchio.
Lui aprì piano gli occhi e le rivolse un sorriso: "Che bel risveglio," mormorò con la voce roca del mattino, avvolgendole le braccia ai fianchi e tirandosela addosso.
"Hey" lo salutò Alice, ridacchiando, "Hai dormito bene?"
"Non dormivo così bene da un po'" ammise Fred, accarezzandole i capelli, "E tu?"
"La stessa cosa vale per me" confermò lei, con un piccolo sorriso, "Facciamo un bagno prima di andare?"
"Sono d'accordo," disse lui, mordicchiandosi il labbro e sorridendole apertamente.
Si alzarono dal letto con calma e Alice aprì il rubinetto, facendo riempire la vasca, poi lei e Fred fecero un macello col dentifricio per fare a gara a chi si lavava prima i denti. Ovviamente, vinse lui e alla fine della gara Alice aveva metà faccia ricoperta di dentifricio alla menta.
"Simpatico, Frederick" giudicò lei, lavandosi la faccia, "Prima o poi ti soffocherò con un cuscino."
"Non pensavo volessi invertire i ruoli" scherzò lui, mettendosi dietro di lei e facendole scorrere le dita sulla schiena, "Di solito quella a cui piace soffocare sei tu."
Alice avvampò e si girò, tirandogli una pacca sul petto: "Taci!" gli intimò, imbarazzata, "E poi, quando mai... non mi sono mai soffocata!"
"Questo perché sei tanto, tanto brava" continuò a stuzzicarla lui, ridendo, "Anzi, non mi ricordo bene quella cosa che fai sempre, puoi farmi vedere?"
"Ti detesto, lo sai?" si lamentò lei, arrossendo e alzando gli occhi al cielo, poi si spostò e andò verso la vasca.
"Sappiamo entrambi che non è vero," scherzò Fred, iniziando a levarsi i vestiti.
"Sappiamo entrambi che non è vero!" mimò Alice, prendendolo in giro e levandosi il pigiama.
"Sei adorabile quando ti prendi gioco di me" fece lui, con un sorriso dolce, "Bacino?"
"Solo perché sei molto bello" concesse Alice, arrossendo, "E perché sei nudo- e resisterti non mi riesce proprio."
Fred le rivolse un sorriso trionfante e la prese tra le braccia, baciandola lentamente e con passione: "Posso?" mormorò sulle sue labbra, sfiorando il gancetto del suo reggiseno ed il bordo degli slip.
Lei annuì e senza una parola continuò a baciarlo, alzandosi sulle punte, mentre lui le sfilava la biancheria con delicatezza incredibile: "Sei perfetto..." bisbigliò contro le sue labbra, facendo scorrere le mani sui suoi muscoli.
Fred le mise una mano tra i capelli, sospirando il suo nome, e quando si decisero ad entrare veramente in vasca, l'acqua era ormai fredda.

Fred stava asciugando i capelli di Alice con cura, pettinandoglieli con delicatezza: "Cos'hai voglia di fare, oggi?" le chiese con dolcezza.
"Stamattina dovrei andare a controllare Draco" disse lei, pensierosa, "Ieri aveva la febbre e poi volevo dirgli di noi."
"Oh, d'accordo" fece Fred, mordicchiandosi il labbro, "Non dargli addosso per non averti detto della nostra conversazione, gli ho chiesto io di aspettare che te lo raccontassi io."
"Non preoccuparti" lo tranquillizzò Alice, "Comunque, non mi aspettavo che sareste mai stati in grado di parlare tranquillamente."
"Nemmeno noi ce lo aspettavamo" replicò lui, "Ma è il tuo migliore amico e io ti amo, prima o poi avremmo dovuto imparare a convivere."
"E vi sono grata per questo" gli disse lei, sincera, "Soprattutto a te, so che dopo le cose che ha detto alla tua famiglia è difficile."
"L'importante è che sia cambiato davvero" ribatté Fred, "E mi sembra cambiato."
"Lo è, davvero" promise Alice, "E lo dimostrerò anche agli altri."
Per un po', stettero in silenzio, infilandosi la divisa.
"Potremmo fare un giro a Hogsmeade dopo le lezioni" propose lei, "Che dici?"
"Sì" disse lui, sorridendo, "Magari potrebbe venire tutto il gruppo- manchi proprio a tutti."
"Certo, sarebbe perfetto" concordò Alice, contenta, "Mancano anche a me."
"Allora andiamo, piccola" fece Fred, prendendola per mano, "Ti porto a metà strada e poi vado in Sala Grande ad avvisare gli altri- fai apparire qualcosa e mangia, o mi arrabbio."
"Okay, mamma," lo prese in giro dolcemente, arrossendo.
Fred scoppiò a ridere, esibendosi in una serie di battute che riguardavano tutti i motivi per cui era assolutamente inappropriato chiamarlo mamma.
Quando arrivarono a metà tra i dormitori dei Serpeverde e la Sala Grande, Alice era ormai senza fiato per le risate: "Fred, smettila!" rise, rossa in viso, "Se Molly ti sentisse..."
"Mi tirerebbe una ciabatta" completò Fred con un sorriso, prendendola tra le sue braccia, "Ci vediamo a pranzo?"
"Ci vediamo a pranzo" affermò lei, sorridendogli dolcemente, "Ti amo, lo sai?"
Lui guardò le mani di Alice, appoggiate al suo petto, soffermandosi sull'anello di promessa che luccicava al suo anulare: "Lo so- e quanto sono fortunato..." mormorò, trasognato, "Ti amo anche io."
Alice arrossì lievemente e si alzò sulle punte, unendosi a Fred in un bacio delicato: "A dopo," si raccomandò, allontanandosi.
"A dopo," replicò lui, girandosi e andando verso la Sala Grande a passo felice.
Quando Alice arrivò davanti al dormitorio di Draco, bussò con delicatezza e sperò che fosse già sveglio.
Una voce sospettosa le rispose da dentro: "Chi è a quest'ora?" si lamentò Draco, "Entra, su! Cosa vuoi?!"
Lei scosse la testa con una risata leggera, aprendo la porta ed entrando: "Sei scortese, lo sai?" scherzò, "Mi aspettavo un'accoglienza migliore."
"Alice Mary!" esclamò lui con un sorriso, andando verso di lei, "Scusami, pensavo fosse qualcun altro."
"No, sono solo io" disse Alice, esagerando un'espressione di finta modestia, "Allora? Mi abbracci o no?"
"Non aspettavo altro," replicò Draco, cercando di mostrarsi calmo e di nascondere il suo nervosismo dietro l'ironia.
Poi, aprì le braccia e Alice ci si tuffò dentro.
Stettero stretti l'uno all'altra per qualche minuto, mentre Draco le accarezzava la schiena e giocava con i suoi capelli: "Tutto questo affetto per me?" le chiese, ridendo ma rifiutandosi di lasciare l'abbraccio per primo.
"Sì," disse semplicemente lei, appoggiando il viso al suo petto.
"Ti prego, fa che non la prenda male" pensò, disperata, "Ti prego, fa che non si allontani di nuovo da me."
"Draco, tu non andresti mai più via da me, vero?" mormorò, "Non ti allontaneresti mai più da me, no?"
"Certo che no..." disse lui, confuso, "Ma da dove ti viene?"
"È che ho un po' di cose da raccontarti e da chiederti," confessò lei, staccandosi da lui il giusto per guardarlo negli occhi.
"Oh... dimmi tutto," replicò Draco, sapendo perfettamente cosa aspettarsi.
Aveva praticato la sua reazione a quel momento, a lungo. Si era convinto che non importava.
Il momento era arrivato, ma andava tutto bene. Lei stessa aveva paura di perderlo- finché era vicina, andava tutto bene.
Alice si sedette sul letto e picchiettò il posto di fianco a lei con la mano.
Così, quando Draco si mise di fianco a lei, girandosi per guardarla negli occhi, cominciò a parlare: "Ieri, io e Fred abbiamo parlato" gli disse, scoprendo le dita della mano sinistra, "Lui mi ha detto della vostra conversazione e poi abbiamo discusso di quello che è successo."
"Quello che è successo tra me e te," concluse lui.
"Esatto" confermò Alice, "Voglio chiederti scusa se, per caso, ti ho fatto sentire come se ti avessi usato: non era mia intenzione, ma mi rendo conto che il mio comportamento non è stato dei migliori."
"Cosa?" chiese Draco, confuso, cercando di mascherare il dolore nella voce, "Usato? Alice Mary, era solo un bacio- l'abbiamo fatto per un gioco, no?"
"Lo so, ma ti ho convinto io a farlo" continuò lei, sentendosi colpevole, "Volevo farlo ma non dovevo."
"Sono semplicemente sollevata che tu non ti sia sentito male per colpa mia," aggiunse, un pelo più tranquilla.
"E con Weasley?" cambiò argomento Draco, parlando velocemente per avere il tempo di prendere aria e soffocare tutti i sentimenti che lo stavano travolgendo.
"Mi ha dimostrato ciò che doveva" disse Alice, lentamente, "Siamo tornati assieme."
Draco trattenne il respiro. Contò fino a dieci.
Poi le sorrise: "Tu sei felice?" le chiese, guardando l'anello, lampante sul suo anulare.
"Sì, certo che sono felice," rispose lei, contenta della sua reazione ma confusa.
"Allora, è questo che conta" concluse Draco, mascherando il panico nella sua voce con una risatina, "Cos'altro volevi dirmi?"
"Sono felice che Fred abbia visto che persona fantastica sei" cominciò Alice, "Così, ho pensato che dovrebbero vederlo tutti quelli del gruppo."
"Alice Mary, no" disse subito lui, "Mi odiano."
"Non importa, tu non sei più la persona che loro odiano!" cercò di convincerlo lei, prendendogli le mani, "Sei troppo importante per me e voglio che anche loro ti vedano come ti vedo io."
"E credi che loro accetteranno questa cosa?!" chiese Draco, aspro.
"Lo faranno, o quantomeno ci proveranno" insistette Alice, irremovibile, "Sia Harry che Fred hanno notato quanto tu sia cambiato, Draco!"
"Potter..." indugiò lui, "Potter mi vede cambiato- nuova, questa."
"Per favore" disse lei, prendendogli il mento tra le dita e costringendolo a guardarla negli occhi, "Non devi fare tutto in una volta, ma per cominciare potresti venire in biblioteca a studiare o alle feste o alle uscite a Hosgmeade."
"Alice Mary..." ripeté Draco, a disagio, "Loro mi odiano."
"Tu hai cambiato il tuo atteggiamento nei loro confronti" ribatté Alice, severa, "Loro faranno lo stesso per te- o giuro su Merlino, mi sentiranno!"
Draco la guardò profondamente negli occhi.
"Alice..." pensò, studiando il suo viso determinato.
Alice, che non lo amava come lui avrebbe voluto, ma niente le impediva di esserci per lui e di amarlo a sua volta, a suo modo.
Anche se non si appartenevano, lei non falliva mai nel farlo sentire voluto e nel dimostrargli quanto ci tenesse.
"D'accordo..." sussurrò, "Ma mi serve tempo per prepararmi all'idea, non possiamo cominciare subito."
"Un tuo sì era molto più di quanto mi aspettassi," confessò Alice, con un sorriso.
Poi, lo tirò di nuovo tra le sue braccia e lo strinse forte, allargando il proprio sorriso quando lui ricambiò l'abbraccio: "Sei meraviglioso, Draco" mormorò, sincera, "Dico davvero."
"Mai quanto te," replicò lui, mentre il cuore gli batteva forte- e anche lui diceva davvero.
"Stasera partirò con Remus e Harry e oggi pomeriggio andrò ad Hogsmeade a fare una passeggiata" lo informò lei, "Perciò sarebbe bello se, fino a quel momento, io e te stessimo assieme, no?"
"Certo" confermò lui, con un sorriso felice, "Facciamo colazione e mi porti a lezione?"
"Ho già portato la colazione" mentì lei, riuscendo ad essere abbastanza veloce da far apparire un vassoio pieno di cibo con i suoi poteri, proprio fuori dalla porta, "L'ho lasciato qui davanti perché non ero sicura che stessi meglio."
"Oh" disse lui, aprendo la porta e prendendo il vassoio in mano, "Perfetto, allora."
Mangiarono assieme e poi si recarono assieme alle lezioni, con tranquillità.
Dopo ogni singola lezione, si ritrovavano e andavano assieme a quella successiva.
Così, quando andarono a pranzo, si fermarono davanti alla porta: "Devo salutare Fred e gli altri" disse Alice, "Vieni con me?"
"Uhm..." esitò Draco, "Non so se è una buona idea."
"Dobbiamo solo passare da lì," cercò di convincerlo lei.
"Non so..." fece lui, "Va bene, d'accordo, ma solo un secondo!"
Alice, contenta, lo prese dal lembo della tunica ed iniziò a camminare verso il tavolo dei Grifondoro: "Hey ragazzi!" salutò vivacemente i suoi amici.
I ragazzi le risposero nella stessa maniera, guardando in modo sospettoso Draco.
"Piccola, hey" la salutò Fred, sfiorandole la guancia, poi si voltò verso l'altro ragazzo e gli fece un sorriso, "Draco..."
"Fred" lo salutò Draco, sforzandosi di non apparire rigido, poi guardò gli altri e fece un cenno, stringendo le labbra, "Buongiorno."
Impercettibilmente, Alice lanciò un'occhiataccia tale che al resto del gruppo venne subito voglia di rispondere al saluto di Draco.
Fred trattenne a stento una risatina e poi Alice si rivolse a lui: "Tutto bene?" gli chiese, dolcemente.
"Sì, e voi?" domandò lui, guardandoli entrambi.
"Splendido," rispose lei, raggiante.
"Esatto, splendido," ripeté Draco, con una punta di ironia.
In quella maniera, si guadagnò una gomitata innocua di Alice e un suo sorriso.
"Ci troviamo fuori dopo le lezioni?" disse Alice, rivolta al gruppo.
Loro annuirono e rilasciarono qualche esclamazione d'assenso, poi lei baciò Fred sulla fronte e andò al tavolo dei Serpeverde con Draco, che sembrava sul punto di esplodere dal nervosismo.
"Sono andato male e lo sai anche tu" disse Draco, sedendosi e mettendo il broncio, "Solo il tuo fidanzato mi rivolge la parola- proprio lui che ha meno motivi di tutti."
"Ha me, come motivo" ribatté Alice, "Per me sei molto importante e lui mi ama, quindi ha deciso di sforzarsi e vedere quanto tu sia fantastico."
"Smettila con questi complimenti" la riprese lui, arrossendo, "Patetici."
"Disse il pomodorino," rise lei, appoggiandosi con la testa alla sua spalla e strappandogli un sorriso.
Così, continuarono a scherzare e a ridere e Draco, per un momento, dimenticò il motivo per cui si sentiva triste.

SPAZIO AUTRICE
Mini ops! Non pensavo che il capitolo per Draco sarebbe stato così lungo e quindi ne dovrò fare uno a parte per l'uscita a Hogsmeade- dunque, teoricamente, il capitolo sugli Wolfstar dovrebbe uscire tra massimo tre giorni!
Incrociamo le dita!
Buonanotte❤️

𝐖𝐢𝐭𝐡𝐢𝐧 𝐓𝐡𝐞𝐬𝐞 𝐖𝐚𝐥𝐥𝐬 - 𝐀 𝐇𝐏 𝐔𝐧𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬𝐞 𝐅𝐅Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora