CAPITOLO 8

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Alice tornò in dormitorio solo per mettere in ordine le proprie cose e poi, senza fare rumore, camminò fino alla Sala Grande per fare colazione. Avvistò subito Ginny e un sorriso le comparve sul volto.

"Ginny!" esclamò, accelerando il passo.

Ginny le sorrise e si alzò per andare ad abbracciarla. "Buongiorno," ridacchiò, avvolgendola con le sue braccia.

"Non ti ho più vista ieri," disse Alice, rammaricata.

"Scusami, davvero" mormorò Ginny "Cercavo di far capire a Ron che è un cretino."

"Come mai?"

"È preoccupato perché sei una Serpeverde."

"Oh..." Alice si rabbuiò, "Onestamente pensavo che sarebbe successo dal momento in cui sono stata sorteggiata."

"È un idiota," ribadì Ginny.

"Può essere però siamo amici e io non voglio che..." Alice si interruppe e guardò Ginny, piena di ansia, "Tu non sei infastidita perché sono una Serpeverde, vero?"

"Certo che no!" la rassicurò Ginny con vigore, "E sarà meglio che Ron lo capisca o lo prendo a calci."

Alice le sorrise, grata, poi si sedettero assieme per mangiare. Si guadagnò un bel po' di sguardi straniti da parte degli altri Grifondoro: sedersi con membri di altre case non era contro le regole, ma era certamente inusuale. Si era appena versata il caffè e riempita il piatto quando vennero raggiunti da George, Harry ed Hermione.

"Ciao, George!" lo salutò felice, "Come stai?"

Non avevano tanta 'confidenza' quanto lei e Fred, ma ci aveva chiacchierato dopo colazione il giorno prima e le stava molto simpatico.

"Buongiorno, Alice" disse lui con un sorriso, "Sarei stato meglio se Fred non avesse iniziato a fare avanti e indietro all'alba."

Alice quasi si strozzò con un pezzo di bacon e salutò Harry ed Hermione con un cenno, cercando di non soffocare.

"Ma sta bene?" fece Harry, mentre Ginny tirava ad Alice dei piccoli colpi sulla schiena.

"Ti sembra che stia bene?" replicò Hermione seccata, versandole un bicchiere d'acqua. Alice lo trangugiò velocemente e sussurrò un ringraziamento, piena di imbarazzo. Detestava fare la figura della scema, ma il solo pensiero che qualcuno potesse ricollegare il viaggetto di Fred a lei la intimidiva terribilmente.

"Ron?" chiese dopo un po'.

"Dagli solo un pochino di tempo," suggerì Hermione.

"A Ron bruciano le penne solo perché Alice è più fica di lui" scherzò George, strappando un sorriso ad Alice, "Dovevi vederlo, Alice. Quando sei stata sorteggiata starnazzava come un pollo."

Poi, George si esibì nella sua imitazione di un pollo morente e tutti si sbellicarono dalle risate.

"Georgie, andiamo!" lo riprese Fred, avvicinandosi, "Non puoi dare i tuoi spettacoli migliori senza di me."

Alice si girò a guardarlo con le labbra socchiuse e un velo di rossore sulle guance. Non le era venuto in mente che lo avrebbe rivisto a colazione. Anche Fred le rivolse uno sguardo languido, prima di rispondere alle battute di George. Dopo l'incontro in bagno, l'atmosfera tra loro due si era riempita di tensione e, ad Alice, la cosa non piaceva per niente. Non sapeva cosa pensare. Fred, d'altra parte, si stava divertendo un mondo. Si piegò su di lei e si avvicinò al suo orecchio, soffiandole il suo respiro dolce sulla pelle.

"Dovresti fare attenzione" mormorò, sfiorandole il lobo con le labbra e porgendole un orecchino d'oro, "Ti è caduto questo, stamattina."

Alice si toccò l'orecchio, confusa, ed effettivamente le mancava un orecchino. Cercò di mantenere una facciata composta, ma stava davvero per impazzire. Averlo così vicino era destabilizzante e, come se non bastasse, tutti avrebbero capito che c'era qualcosa sotto! Infatti, resto del gruppo si scambiò sguardi stupiti e di intesa.

𝐖𝐢𝐭𝐡𝐢𝐧 𝐓𝐡𝐞𝐬𝐞 𝐖𝐚𝐥𝐥𝐬 - 𝐀 𝐇𝐏 𝐔𝐧𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬𝐞 𝐅𝐅Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora