CAPITOLO 29

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Fred si mise sopra Alice, bloccandole i polsi sopra la testa, ed iniziò a baciarle il collo, prendendole la pelle tra i denti e succhiandola piano. Un gemito attraversò le labbra di Alice, mentre inarcava la schiena contro di lui.

"Fred..." ansimò, serrando gli occhi, "Che cosa stai facendo?"

"Shh," fece lui, lasciandole dei baci umidi sotto l'orecchio.

Alice strinse le gambe attorno al suo bacino e si morse il labbro, cercando di respirare normalmente. Era il suo punto debole e Fred lo sapeva benissimo. Non riusciva a formare un pensiero che fosse coerente, quando lui la baciava così.
"Levati da lì, Fred — mi fai girare la testa."

Fred la guardò negli occhi e le sfiorò le labbra con le dita, mentre il suo sguardo si faceva scuro.
"Non se ne parla. Oggi comando io."

Alice si morse il labbro con forza, mentre la bocca di Fred continuava a vagare sul suo collo, affamata, e una delle sue mani le scivolava lungo il basso ventre. La sensazione era così piacevole che pensava che la sua mente si sarebbe spenta da un momento all'altro e, francamente, non poteva fare a meno di desiderarlo sempre più vicino, pregando che non si fermasse mai. Gli afferrò la mano con delicatezza e la guidò più in basso, oltre il pizzo bianco e fino in mezzo alle sue gambe.

"Ma davvero?" mormorò Fred, sorridendo contro la sua pelle calda, "D'accordo, se la metti così..."

Ed Alice si ritrovò presto ad ansimare per il piacere, mentre Fred la baciava e sospirava contro le sue labbra, quasi come se godesse di ciò che stava facendo — Alice era praticamente convinta che fosse così e ne ebbe la conferma quando le sue gambe cominciarono a tremare e Fred sparse baci lungo il suo viso, scendendo sempre più in basso per le costole, per poi arrivare alle cosce, alle ginocchia ed ai polpacci. Aveva occhi solo per lei e non c'era sensazione più bella.

"Mi piace quando prendi il controllo, lo sai?" le disse a voce bassa, sdraiandosi di fianco a lei, "È attraente."

"Ma davvero?" chiese lei con un sorriso, imitando la sua citazione di poco prima, "Pensavo che oggi comandassi tu."

"Già... Ma è più bello, quando mi dimostri quanto mi vuoi."

Alice si ritrovò a sorridergli e cominciò a cospargere baci sulle sue guance, sulla sua fronte e sulle sue labbra. Poi si fermò.
"Sento male al collo... Che hai combinato?"

Nonostante fosse rilassato come non mai, Fred tirò di nuovo fuori quel suo sorriso sfrontato e si mise comodo, incrociando le braccia dietro la testa.
"Guarda tu stessa, biondina."

Alice si alzò, lanciandogli un'occhiataccia, e si guardò allo specchio. Si spostò i capelli dal collo, alzandoli con una mano, e spalancò gli occhi.
"Fred!" imprecò, "Ma che cazzo!"

"Sono d'accordo" fece lui, ridendo, "Grazie per il complimento."

"No, sono seria!" esclamò Alice, guardando i lividi rossi e violacei che aveva sul lato del collo, "Ci saranno i tuoi genitori!"

"E allora? Hai i capelli lunghi, non si vedrà nemmeno."

Alice lo guardò con rabbia e si mise a cavalcioni su di lui, iniziando a levargli la giacca del completo.

"Che fai?" chiese lui, lasciando che gliela togliesse.

Alice iniziò a sbottonargli anche la camicia e Fred si morse un labbro, guardandola.

"Prendo il controllo" rispose Alice con un'occhiata furente, "Non so se ti piacerà, stavolta."

Fred chiuse gli occhi, schiudendo le labbra e godendosi quelle di Alice, che si muovevano libere sul suo corpo e lo coloravano come un dipinto di tante sfumature di viola e rosso. Avrebbe voluto mostrare quei segni a chiunque, orgoglioso di portarli addosso, avrebbe voluto lasciare che l'amore di Alice gli venisse impresso anche sulla fronte per esibirlo con fierezza. Avrebbe voluto imprimersi il suo amore nel cuore e nella mente, per l'eternità, senza mai dimenticare. Quello fisico, era solo uno dei tanti modi in cui voleva Alice.

𝐖𝐢𝐭𝐡𝐢𝐧 𝐓𝐡𝐞𝐬𝐞 𝐖𝐚𝐥𝐥𝐬 - 𝐀 𝐇𝐏 𝐔𝐧𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬𝐞 𝐅𝐅Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora