CAPITOLO 71 [In revisione]

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Alice entrò in Sala Grande, a passo deciso. Si sentiva euforica, piena di energia, preparata a tutto- era decisamente pronta ad affrontare Fred e ad ascoltarlo.
"Forse, però, non sei pronta a un finale negativo..." disse una vocina, nella sua testa.
Lei la zittì immediatamente e si diresse al tavolo del Grifondoro, sedendosi tra Harry e George: "Hey!" li salutò, "Dove sono gli altri?"
Harry indicò Ginny, Hermione e Ron, che si stavano avvicinando, e la salutò con un sorriso: "Ciao," le disse, "Tutto okay?"
"Certo!" rispose Alice, frettolosamente, poi si rivolse a George, "Georgie, tutto bene?"
"Oh, ciao!" si riscosse, distrattamente, "Sì, uhm... sono un po' agitato."
"Come mai?" chiese lei, preoccupata.
"Niente, Ally..." la rassicurò lui, sorridendole e tirandola in un abbraccio, "Non ti preoccupare."
Alice si fece scappare un sorriso e lo strinse forte. Poi, si alzò e salutò nello stesso modo Hermione, Ginny e Ron. Tornò a sedersi e, tra le chiacchiere, gli amici cominciarono a mangiare.
Lei si guardò attorno, inquieta, e poi guardò Ginny e George: "Fred...?" chiese loro, a bassa voce.
"Ha mangiato presto," la rassicurò Ginny.
"Oh..." fece Alice, innervosendosi, "D'accordo."
"Ci ha detto che dovrete parlare, stasera," intervenne Ron.
"Sì, è vero" mormorò lei, a bassa voce, "Non so cosa aspettarmi, a dire il vero."
"Tranquilla, Ally" la tranquillizzò George, abbracciandola e parlando a voce troppo bassa perché qualcuno, a parte lei, lo potesse sentire, "Se fa di nuovo il coglione, vieni da me- lo sistemo io."
"Oh, Georgie..." ridacchiò lei, provando un moto di tenerezza, "Ti voglio tanto bene."
"Anche io" rispose lui, sospirando, "Mi manca passare il tempo con te."
"Anche a me, davvero- mi mancate tutti" disse Alice, passandogli una mano sulla schiena, "Spero che tutto si risolva per il meglio, stasera..."
"Se non se lo merita, non perdonarlo!" si raccomandò George, "Non voglio che ti faccia male di nuovo."
"Tranquillo, Georgie..." sussurrò lei, non sentendosi in grado di dire altro.
Che cosa doveva aspettarsi da Fred Weasley?

Quando finì di mangiare, Alice si alzò e salutò i suoi amici: "Io vado, ragazzi" disse, prendendo un respiro profondo, poi si rivolse ad Harry, "Se dobbiamo fare quella cosa, stasera, vieni a chiamarmi senza problemi."
"Ho paura di cosa potrei vedere, se venissi in camera tua" scherzò lui, "Comunque, certo, non c'è problema!"
"Ha ha ha, molto divertente" fece Alice, sorridendo ed alzando gli occhi al cielo, "A domani, ragazzi."
Il gruppo la salutò e lei si allontanò, camminando velocemente. Mentre si dirigeva al bagno dei Prefetti, Alice sentiva il proprio cuore battere così forte da sbattere prepotentemente contro la cassa toracica.  Forse se lo stava sognando, probabilmente non era nemmeno possibile, ma calmarsi le sembrava aldilà delle sue capacità.
Si infilò nei cunicoli stretti - che utilizzava prima di avere i suoi nuovi alloggi - per arrivare al bagno e camminò per qualche minuto, fino alla porta malridotta.
Bussò timidamente e, dall'interno, la voce di Fred le rispose: "Alice?" la chiamò, incerto.
Lei, rassicurata, entrò e si chiuse la porta alle spalle: "Hey..." mormorò, arrossendo.
Fred era in piedi e la stava aspettando di fianco ai rubinetti: "Ciao," disse lui, a bassa voce, tentando un sorriso nervoso.
Alice lo guardò, avvicinandosi: Fred era vestito bene, con dei pantaloni di denim nero e un maglione rosso con lo scollo a v, i suoi capelli erano scompigliati come al solito e aveva lo sguardo pieno di speranza. Le andò incontro, sorridendole in modo più aperto: "Sei venuta..." osservò, contento.
"Certo" disse lei, timidamente, "Insomma, è un po' che aspetto di parlare con te."
"Sì, a proposito..." disse lui, facendo un cenno e sedendosi sul bordo dell'enorme vasca, "Accomodati."
Lei gli diede retta e si sedette di fianco a lui, girandosi il giusto per guardarlo in viso.
"Hai delle domande?" chiese Fred, sfregandosi le mani sui pantaloni per l'agitazione, "O comincio io?"
"Solo una" rispose Alice, mordicchiandosi il labbro, "Perché volevi vedermi qui?"
Fred sorrise, con lo sguardo perso nel vuoto: "Ti ricordi il secondo giorno di scuola?" le ricordò, spostando lo sguardo su di lei, "Eri venuta a fare il bagno, ma io avevo avuto la tua stessa idea."
"Sì, mi ricordo" confermò lei, sorridendogli, "Ero proprio impacciata."
"Già, lo eri eccome!" ridacchiò lui, "Quel giorno ho capito quanto, veramente, fossi attratto da te e quanto volessi conoscerti- per questo motivo, ho scelto di vederti qui... credo sia diventato come un luogo simbolico, per me."
"Un simbolo dell'inizio," fece Alice, rivolgendogli un sorriso lieve.
Per un momento stettero in silenzio, ricordando quella mattinata, poi Fred decise di iniziare a parlare delle cose serie: "Mi dispiace" disse subito, "Questa è la prima cosa che voglio dirti."
"Mi dispiace di essermi voluto allontanare e di non averti creduto, proprio nel momento in cui mi sono sentito pronto per tornare e, soprattutto, restare" continuò, amareggiato da sé stesso, "Suppongo di aver dimostrato che l'esperienza conta davvero poco, basta guardare me... mi sono innamorato per la prima volta, di te, ed improvvisamente sono diventato incapace di gestire le cose- ma sono un uomo, ormai, e sono pronto ad impegnarmi e a sistemare le cose."
Alice lo ascoltava, in silenzio assoluto, con le labbra schiuse per lo stupore.
"So che sono tutto tranne che perfetto, ho un miliardo di difetti e ti ho fatta soffrire parecchie volte" ammise lui, sofferente, "Tu sei molto più vicina alla perfezione di quanto lo sia io o chiunque altro: su questo, io e Malfoy siamo d'accordo."
Lei spalancò gli occhi: "Tu e Draco?" chiese, ansiosa di sapere.
"Dopo la festa ti sei addormentata e lui ti ha portata al tuo dormitorio, ma anche io ero lì perché ti volevo parlare; così, dopo averti messa a letto, io e lui abbiamo chiacchierato" le raccontò Fred, torturandosi le mani, "Lo hai reso un bravo ragazzo, dopotutto, e ti vuole davvero bene."
"Lo so..." mormorò Alice, sorridendo, "Io ne voglio a lui."
"Mi ha detto che dovrei fare di tutto per riconquistarti" disse lui, ridendo leggermente, "Pianificavo già di farlo, ma è stato strano sentirlo da lui."
"So che sai del bacio" lo interruppe lei, abbassando lo sguardo, "Sono stata egoista, alla festa- mi mancavi e, così, l'ho praticamente convinto a baciarmi."
"Pensavo che mi avrebbe fatta sentire meglio e, per qualche secondo, mi sono distratta" continuò, sentendosi sconfitta, "Ma questo non cancella il motivo per cui l'ho baciato e non cancella nemmeno il fatto che non riuscissi a smettere di pensare a te- anzi, mi sento come se avessi avuto ragione a non fidarti di me."
"No, Alice" la contraddisse Fred, prendendole le mani nelle proprie, "Io ho sbagliato per primo, dovevo fidarmi di te e subito! Draco mi ha detto del bacio, ma ha anche detto esattamente ciò che mi hai raccontato tu... mi ha detto che sa che mi ami."
"Significa che mi perdoni?" sussurrò lei, arrossendo per la vergogna.
"Sei così frustrante..." mormorò lui, sorridendole dolcemente, "Non c'è nulla da perdonare, capito? Piuttosto... tu perdoni me?"
"Sì" disse subito Alice, guardandolo negli occhi, "Mille volte, sì."
Fred sorrise, con gli occhi che brillavano per la gioia, e si staccò da lei, frugando nelle tasche. Tirò fuori una piccola scatola e la mise nelle mani di Alice, aprendola: "Volevo dartelo da tanto, ma poi è successo quel chaos - per colpa mia - e ho perso il momento" le disse, "È un anello di promessa."
Alice guardò l'anello nella scatola, dorato e sottile, caratterizzato da un motivo di rami fioriti, e poi guardò Fred. Sentì le proprie guance avvampare e gli occhi farsi umidi: "Freddie..." sussurrò, senza parole.
"Voglio dimostrarti il mio impegno, voglio dimostrarti che ho intenzione di restare!" dichiarò lui, appassionato, "Ti prego, permettimi di farti dono di questo anello."
Alice, sorridendo, lasciò che una singola lacrima di gioia le bagnasse la guancia ed annuì.
Fred le sorrise, quasi incapace di contenersi, e prese l'anello, per poi infilarlo all'anulare sinistro di Alice con delicatezza.
"Ti amo davvero tantissimo..." mormorò, meravigliato dai propri sentimenti.
Lei si guardò la mano, presa dallo stupore, e quando sentì le parole di Fred, si sentì travolta dalla felicità, pura e semplice.
Si precipitò tra le sue braccia, stringendolo più forte che poteva: "Oh, Fred" sussurrò, col sorriso che si sentiva anche nella sua voce, "Ti amo tantissimo anche io!"
Una risata di sollievo esplose dal petto di Fred, che si staccò da lei solo per prenderle il viso tra le mani, guardandola con amore, e per baciarla subito dopo. Alice avvolse le braccia al collo di Fred e ricambiò il suo bacio con passione, mentre il viso e l'anulare le bruciavano come una stufa a carbone.
Era suo. Era di nuovo suo.
E per nessun motivo al mondo, si sarebbero persi di nuovo.

••
HEYYY!
Allora, finalmente i nostri Fred e Alice sono tornati assieme!
Siete content*? Vi aspettavate questo momento? Che ne pensate?
Fatemi sapere nei commenti!

𝐖𝐢𝐭𝐡𝐢𝐧 𝐓𝐡𝐞𝐬𝐞 𝐖𝐚𝐥𝐥𝐬 - 𝐀 𝐇𝐏 𝐔𝐧𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬𝐞 𝐅𝐅Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora