CAPITOLO 58 [In revisione]

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Alice e Remus uscirono dal Ministero, mentre lui la teneva stretta, circondandole le spalle con un braccio: "Come devo chiamarti a lezione?" scherzò Alice, "Papà o professor Lupin?"
Lui fece una finta faccia sconvolta: "Oh, Merlino... forse Papà Lupin" rise, "O professor Papà."
Alice scoppiò a ridere e quasi inciampò su un marciapiede, provocando l'ilarità sguaiata di Remus.
Quando si calmarono, Alice esitò: "Non voglio rovinare il momento, ma..." disse, "Hai sentito cos'ha detto il ministro, sulle voci che giravano?"
"Sì, preoccupa anche me" confessò lui, "Che ne dici se facciamo visita ad una persona, così ne parliamo con calma?"
Alice annuì e, insieme, camminarono fino al numero 12 di Grimmauld Place. Entrarono nella casa e videro Sirius, seduto su una poltrona.
Quest'ultimo alzò lo sguardo e sorrise, poi si avvicinò ai due e strinse forte Remus, che rispose all'abbraccio con un piccolo sospiro. Alice sorrise fra sé e sé, notando il linguaggio del corpo dei due e la lunghezza della loro stretta.
Poi, Sirius la abbracciò: "Alice!" esclamò con un sorriso, "Qualcuno mi ha detto che sei ufficialmente una Lupin."
"Sì!" disse lei, sorridendo, "Ora sono Alice Mary Lupin."
"E sei sicura di esserne contenta?" chiese lui, stuzzicando Remus con un occhiolino.
"Molto," rise Alice, mentre suo padre tirava una pacca scherzosa a Sirius.
"Sirius, in realtà ci sarebbe una faccenda..." iniziò Remus, serio, "Il funzionario sapeva che Alice non era figlia di Amos- ha detto che al Ministero giravano delle voci."
"Oh..." fece Sirius, diventando serio, "Questo è un problema."
"Venite al piano di sopra" li invitò, "Ci sono anche Moody e Shacklebolt."
"Per loro è sicuro sapere?" chiese Alice.
"Non credo che ci sia molta scelta, tesoro," disse Remus.
Alice annuì e li seguì.
"Oh, Alice, dimenticavo!" aggiunse Sirius, sbattendosi la mano sulla fronte,"Anche i Signori Weasley sono qui!"
Alice sorrise e iniziò a salire le scale più velocemente; man mano che si avvicinava ad una stanza, sentiva delle persone discutere animatamente.
Sirius e Remus entrarono per primi e Alice rimase dietro di loro.
"Remus, che sorpresa!" Alice sentì dire dalla voce di Arthur, piena di ansia, "Come sta Alice?"
"Oh, sì!" lo incitò Molly, "Dicci di Alice!"
Remus si spostò dalla traiettoria, rivelando la diretta interessata dietro di lui.
"Ciao..." mormorò Alice, sorridendo.
Molly e Arthur la guardarono con stupore e, subito, la abbracciarono con affetto: "Oh, cara!" disse Molly commossa, "Come stai?"
"Che ci fai qui?" chiese Arthur, preoccupata.
"Sto bene" li rassicurò lei, dolcemente, "Remus si prende buona cura di me, soprattutto da oggi in poi."
Gli Weasley la guardarono, interrogativi, e Remus porse loro dei documenti, con un sorriso: "L'ho adottata stamattina" li informò, felice, "Voleva dirvelo quella sera allo specchio, ma non era il momento giusto."
"Sono una Lupin, adesso" confermò lei, guardando Remus e sorridendo con orgoglio.
"Oh, tesoro, ma è fantastico!" esclamò Arthur, felice.
"Sono davvero contenta per voi," confermò Molly, dolcemente.
"C'è un problema, però..." iniziò Remus, "Girano delle voci su Alice, al Ministero: il funzionario sapeva che non è figlia di Amos."
"Oh..." fece Arthur, grave, "Posso provare a tenere d'occhio la situazione."
"Grazie, davvero" disse Remus, poi si rivolse ad Alice, "Devo presentarti delle persone."
La guidò fino a due uomini decisamente particolari: "Questi sono Alastor Malocchio Moody e Kingsley Shacklebolt," la informò, "Fanno parte dell'Ordine della Fenice."
"Piacere, Alice Mary" si presentò lei, "Che cos'è l'Ordine della Fenice?"
"Siamo un'organizzazione, che si impegna nella battaglia contro il Signore Oscuro," intervenne Sirius.
"Voglio farne parte," disse subito Alice.
"Alice..." obbiettò Remus, "È troppo pericoloso."
"Sarò in prima linea in un modo o nell'altro" ricordò lei, "Non sarebbe meglio se facessi tutto in maniera organizzata, con voi?"
"In prima linea?" ripeté Malocchio, alzando il sopracciglio dell'occhio buono, "La ragazza non ha nemmeno diciassette anni."
"Ho altre qualità," precisò Alice, continuando a guardare Remus.
Remus sospirò ed iniziò a spiegare tutto a Malocchio e a Kingsley, abbassando consideratamente la voce- dai poteri di Alice alle sue origini.
"Mai sentita una cosa del genere" disse Kingsley, con ansia.
"Qual è l'entità?" chiese Malocchio, grave.
"Quanto serve per far crollare la Camera dei Segreti" disse Remus, "E potrebbe fare molto di più, probabilmente."
"Per questo è rischioso che qualcuno, al Ministero, sappia di lei" spiegò Sirius, "Non deve cadere nelle mani sbagliate."
"Voldemort prima o poi lo verrà a sapere, se lei entrerà nell'Ordine," obbiettò Arthur, non convinto.
"L'importante è sfruttare l'elemento sorpresa" ribatté Alice, "Lui non sa nemmeno che esisto."
"Ma Alice... perché combattere?" chiese Molly, tormentata, "Sei così giovane."
"Anche Cedric lo era, Molly. E anche Harry lo è..." disse Alice, abbassando la testa, "Io non posso starmene con le mani in mano."
"Anche Harry lo capisce" aggiunse, guardando Sirius e Remus, "E io sono sicura che lui faccia parte dell'Ordine."
Remus guardò Sirius negli occhi e poi annuì, sconfitto.
Alice fece un sorriso lieve e abbracciò suo padre: "Non farò nulla che non faresti tu," promise.
"Non mi rassicuri per niente, così," rise Remus, sconsolato, accarezzandole i capelli.
Alice rise leggermente e poi guardò Sirius: "Harry ti pensa molto" gli raccontò con un piccolo sorriso, "Ti vuole davvero bene."
Sirius sorrise, commosso: "Anche io gliene voglio" le disse, "Lui sta bene?"
Alice strinse le labbra: "Fa fatica a respingere le visioni, per ora" confessò, "Ma prometto che gli starò vicino."
"Grazie," disse Sirius, sincero.
Alice annuì e poi si avvicinò a Molly e Arthur: "Hey..." mormorò piano, abbassando lo sguardo, "Come sta Fred?"
"È molto combattuto, cara" confessò Molly, "Ma gli manchi tanto."
"È ancora innamorato di te, Alice" la rassicurò Arthur, "Sono assolutamente sicuro."
"Grazie..." disse Alice, guardandoli negli occhi, "E grazie per tutto, per avermi accolta e amata e... semplicemente, grazie per tutto."
"Vi voglio bene," aggiunse, abbracciandoli.
"Oh, cara..." disse Arthur dolcemente, stringendola.
"Ti vogliamo bene anche noi," disse Molly, accarezzandole la schiena.
"Prometto che verrò a trovarvi ogni volta che potrò," giurò Alice.
"E sarai la benvenuta," promise Arthur.
"Tesoro, dobbiamo andare, raggiungimi all'Ingresso" la chiamò Remus dal piano di sotto.
Alice salutò con un sorriso gli Weasley, strinse la mano ai due nuovi conoscenti e scese le scale. Fece per girare l'angolo ma si fermò, inchiodando, quando vide Sirius che tirava dolcemente a sé Remus, in un bacio delicato.
Distolse immediatamente lo sguardo, con un sorriso largo, e aspettò qualche minuto per raggiungere suo padre, che ora abbracciava Sirius, in silenzio.
"Abbi cura di te, Lunastorta" disse Sirius, accarezzandogli i capelli e staccandosi.
"Torno nel weekend," promise Remus con un sorriso.
Sirius gli sorrise con dolcezza e poi vide Alice da sopra la sua spalla: "C'è la tua prole proprio dietro di te," lo informò.
"Sì, avevo percepito questa cosa" rise nervoso Remus, girandosi.
"Quanto hai visto esattamente?" chiese Sirius, cercando di non ridere.
Alice arrossì leggermente: "Abbastanza da dirvi che Harry aveva capito tutto da un pezzo," rise lei, appoggiandosi al muro.
Remus arrossì fino all'attaccatura dei capelli, mentre Sirius rideva sguaiatamente: "È proprio il mio figlioccio!" esclamò, piegandosi in due, mentre Remus borbottava tra sé e sé, imbarazzato.

𝐖𝐢𝐭𝐡𝐢𝐧 𝐓𝐡𝐞𝐬𝐞 𝐖𝐚𝐥𝐥𝐬 - 𝐀 𝐇𝐏 𝐔𝐧𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬𝐞 𝐅𝐅Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora