CAPITOLO 26

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Quel giorno, a pranzo, Alice era su di giri. Si guardava attorno, specialmente verso l'alto, nervosa. "È in ritardo" borbottava tra sé e sé, "Diamine, dovevo farlo io."

Harry alzò gli occhi al cielo. Era così da tutto il giorno. "Alice stai tranquilla, arriverà in tempo," le disse, paziente.

"Ma si può sapere di cosa parlate voi due?" disse Ginny, alzando un sopracciglio.

"Oh!" quasi gridò Alice, per il sollievo, "È arrivato!"

Un gufo malconcio e piuttosto strano stava arrivando in picchiata verso il tavolo.

"Io penso che stia per schiantarsi" commentò Ron, scettico, "E poi chi è che manda dei pacchi prima di Natale?"

"Non lo so" disse Alice con un sorriso, tendendo le mani nel caso il gufo precipitasse, "Il pacco è di Ginny."

"Cosa?" chiese lei, stranita.

"Il pacco è di Ginny?" chiesero George e Ron in coro, mentre Harry, Alice, Hermione e Fred si sorridevano. Hermione prese al volo il pacco, che il gufo aveva lasciato cadere prima di precipitare tra le mani di Alice.

"Oh, povero piccolo," mormorò, aiutandolo a rialzarsi in volo.

Hermione porse il pacco a Ginny, entusiasta. "Avanti, Ginny" la spronò con un sorriso, "Aprilo."

Ginny guardò il gruppo, sospettosa, poi aprì il pacco con cura. Spalancò gli occhi, meravigliata e si alzò in piedi, mostrando il lungo vestito verde smeraldo, di seta morbida. "È bellissimo... È quello che ho visto al negozio!" mormorò, "Chi di voi è il responsabile?"

Tre dita indicarono contemporaneamente Alice e Ginny si sporse verso di lei, abbracciandola più forte che poteva. Non era per niente abituata a ricevere regali del genere. "Grazie, grazie, grazie" esclamò felice, poi la guardò improvvisamente in maniera severa, "Non dovevi."

Alice le fece l'occhiolino. "E perché no?" disse con un sorriso, "Dopotutto, è quasi Natale."

"Davvero, Alice" insistette Ginny, grata, "Non so come ringraziarti."

Alice le mise i capelli dietro alle orecchio, dolcemente. "Non ce n'é alcun bisogno," disse, "Tu hai fatto molto di più per me."

Ron fece finta di vomitare, scatenando le risate del gruppo e beccandosi uno scappellotto da Hermione.

"Allora?" chiese George, "Stasera alla Torre di Astronomia?"

Alice annuì. "Sì," disse, "Ci troviamo lì dopo cena."

Poi Alice si sentì toccare la spalla e, quando si girò, si trovò davanti Blaise Zabini. Alice aggrottò le sopracciglia, confusa. Conosceva Blaise, ma non abbastanza da immaginarsi che volesse parlare con lei. Fred fece per alzarsi in piedi ma Blaise alzò le mani, in segno di pace.

"Non cerco guai" disse in modo severo, "Voglio scambiare due parole con Alice, a proposito delle cose che sono successe."

Alice studiò Blaise. Notò una punta di rabbia nei suoi occhi e si stupì. Non gli aveva mai visto in viso nessuna espressione che non fosse indifferente. Così guardò Fred e gli strinse la mano, rassicurante.

"Lui è uno a posto, Freddie" lo rassicurò, "Torno subito."

Poi si alzò e seguì Blaise, fuori dalla Sala Grande.

"Che cosa c'è, Blaise?"

"So che ieri Malfoy è venuto a trovarti agli alloggi. Per scusarsi."

"Scusarsi?" rise Alice, sardonica, "È venuto a insultarmi, piuttosto."

𝐖𝐢𝐭𝐡𝐢𝐧 𝐓𝐡𝐞𝐬𝐞 𝐖𝐚𝐥𝐥𝐬 - 𝐀 𝐇𝐏 𝐔𝐧𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬𝐞 𝐅𝐅Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora