CAPITOLO 31 [In revisione]

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Alice scese dal treno, esausta. Si era addormentata sul treno, tra le braccia di Fred, ma si sentiva ancora molto stanca. Probabilmente era la magia, non ne aveva mai fatte così tante di seguito. Prese Fred per mano e si guardò attorno, cercando di notare Arthur e Molly tra la folla. Ginny, George e Ron li raggiunsero con calma, e quest'ultimo si avvicinò a lei: "Alice, Harry ha detto che ne parlerà con Sirius, Remus e Tonks" le disse, "Loro verranno da noi dopo Natale e cercheranno di dirci quello che sanno."
Alice gli fece un piccolo sorriso e annuì.
"Oh!" disse una voce da lontano, "Ragazzi, da questa parte!"
Arthur stava sventolando le braccia con Molly di fianco, dalla parte opposta del binario.
Li raggiunsero in pochi secondi e ricevettero il loro benvenuto.
Arthur abbracciò Alice con affetto e la guardò: "Oh, menomale" disse, facendo l'occhiolino, "Non un graffio."
Alice gli sorrise, provando un pochino di conforto. Quando Molly venne da lei, la strinse forte: "Oh, bambina dolce" disse lei, accarezzandole il viso, "Come stai?"
Alice tentò un sorriso ma aveva uno sguardo triste che non era possibile nascondere: "Penso di doverti parlare di una cosa," disse piano, "Però dopo."
Molly la guardò, preoccupata, e le accarezzò i capelli: "Beh, spero che almeno il mio maglione ti tenga caldo," tentò di farla sorridere, "Ti sta d'incanto."
Alice le sorrise con dolcezza e la abbracciò di nuovo. Fred raggiunse Alice da dietro e le mise una mano sul fianco, poggiando il mento sulla sua testa: "Mammaaaaa!" esclamò, tentando di infastidirla, "Ma possibile che coccoli di più Alice che noi?"
Molly tentò di lanciargli uno sguardo di rimprovero, che però traboccava di affetto: "Meritatelo!" gli suggerì, con una carezza sul viso, "E non usare Alice come poggia-mento, spilungone!"
Fred e Alice si misero a ridere e seguirono gli altri Weasley, fuori dalla stazione.

Arrivarono alla Tana piuttosto velocemente, materializzandosi nel camino. Alice tossì un paio di volte, togliendosi la polvere dal viso.
"Ora sì che sei una Weasley!" commentò Ron, ridendo.
"Ragazzi, andatevi a fare una doccia" li invitò Arthur, con un sorriso, "Domani è Natale, sarebbe bello se fossimo tutti puliti."
"Alice, Freddie, voi rimanete un attimo qui" disse Molly, con un piccolo sorriso, "Di cosa volevi parlare, cara?" chiese.
Si sedettero tutti e quattro al tavolo e Alice e Fred si scambiarono uno sguardo- lui d'incoraggiamento, lei pieno d'ansia.
Arthur e Molly si guardarono con nervosismo, e lui cambiò colore un paio di volte.
"Cari" cominciò Molly, "Noi volevamo farvi una domanda..."
Arthur tagliò corto sul punto di esplodere per lo stress: "Sei incinta?" chiese, inorridito.
Fred soffocò sulla sua stessa saliva e Alice spalancò gli occhi, mentre una risata isterica le usciva dalla bocca.
Dal piano di sopra si sentirono diverse risate, tra cui una spiccava perché sembrava proprio che un grizzly stesse tossendo- sicuramente, George.
"No!" esclamò Fred, rosso in viso, cercando di riprendere aria, "Assolutamente no!"
Molly e Arthur si guardarono e tirarono un sospiro di sollievo.
"Non fraintendeteci, cari" disse Molly, con una risatina nervosa, "I vostri bambini sarebbero sicuramente bellissimi, ma..."
"'Ma non ora!" continuò Arthur, che sembrava aver appena evitato un infarto.
"Non c'è proprio pericolo" li rassicurò Alice, arrossendo, "Comunque, si tratta di una cosa completamente diversa."
"Di che si tratta?" chiese Arthur, più tranquillo ma sicuramente preoccupato.
"Ho scoperto di essere in grado di fare delle cose," disse Alice, incerta, "Pensavo che potessero farlo tutti, ma..."
"Fa apparire le cose che desidera, cambia il loro stato fisico e può controllare gli eventi atmosferici," intervenne Fred, "Potrebbe anche esserci di più, ma era troppo stanca per fare altre prove."
"Cosa? Che intendi?" chiese Molly, sconvolta.
"Se chiudo gli occhi e mi concentro posso fare accadere ciò che voglio" spiegò Alice, "I miei genitori e Cedric lo sapevano ma non mi hanno mai detto che ero l'unica a saperlo fare- io ero convinta che tutti ne fossero in grado."
Arthur aggrottò le sopracciglia: "Ma com'è possibile?" si domandò Arthur.
"Non lo so" sussurrò Alice, "Io pensavo di essere normale."
"Tesoro, tu sei speciale" la rassicurò Molly, "È semplicemente inusuale."
Alice le fece un piccolo sorriso.
"Fred è proprio come lei," pensò con un tuffo al cuore.
"Harry ha detto che verrà qui dopo Natale con Sirius, Remus e Tonks," li informò Fred, "Chiederà loro se sanno qualcosa."
"Penso di saper controllare a mio piacimento solo le cose possibili," rifletté Alice, "Non credo di poter cambiare completamente la natura di qualcosa."
"Che intendi?" chiese Fred, interessato.
"Se cercassi di trasformarti in un elefante, non credo che ci riuscirei," fece un esempio Alice, tentando un sorriso.
Molly afferrò un barattolo di vetro vuoto: "Pensi di poterlo trasformare in qualcosa di diverso?" domandò.
"Credo dipenda dal materiale" disse lei, "Se volessi trasformarlo in un'altra cosa, ma di vetro, ci riuscirei."
Chiuse gli occhi e, quando li riaprì, tra le mani di Molly c'era un piccolissimo cavallo a dondolo di vetro. Molly e Arthur sussultarono.
"Ma se cercassi di trasformarlo in una cosa di legno..." esitò Alice.
Chiuse gli occhi, concentrandosi, ma quando li riaprì non era accaduto nulla.
"Come pensavo," commentò lei.
"Mi chiedevo come funzioni la faccenda di far apparire le cose" disse Fred, "Non quando lo hai fatto con le nostre valigie, ma quando lo hai fatto col ramen."
"Credi che scompaiano da un altro posto, prima di apparire a te?" domandò.
Alice alzò le spalle, incerta.
"Puoi dirmi cosa c'è nella dispensa?" chiese Alice.
Arthur si alzò, aprì uno sportello della dispensa, ed elencò le cose presenti: "Marmellate di tutti i tipi," disse con calma.
"Tutti tutti?" chiese Alice, "Quante di ciliegia?"
Arthur le contò: "Sei," affermò.
Alice si alzò per guardarne l'aspetto, poi chiuse gli occhi, concentrandosi.
Quando aprì gli occhi, davanti a lei c'erano due barattoli di marmellata alle ciliegie.
"Ci sono ancora tutti, Arthur?" chiese Alice.
Arthur annuì.
Alice alzò i due barattoli, esattamente uguali a quelli degli Weasley.
"Crei le cose dalla mente," concluse Molly, "E influenzi tutto ciò che è possibile."
"Lo sa fare qualcun altro?" chiese Fred.
Arthur aggrottò le sopracciglia, mormorando: "Non che io sappia..."
Alice si coprì il viso con le mani, sospirando.
"Ma perché solo io?" chiese, frustrata, "Nessuno dei Diggory ci riesce."
Molly e Arthur si scambiarono uno sguardo impercettibile e poi lei accarezzò i capelli di Alice, bonaria: "Tranquilla, bambina" disse con dolcezza, "Su, andate a fare la doccia e a dormire- ci penseremo dopo Natale."
Poi Fred prese per mano Alice e la portò su per le scale, stringendola a sé.

𝐖𝐢𝐭𝐡𝐢𝐧 𝐓𝐡𝐞𝐬𝐞 𝐖𝐚𝐥𝐥𝐬 - 𝐀 𝐇𝐏 𝐔𝐧𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬𝐞 𝐅𝐅Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora