CAPITOLO 63 [In revisione]

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"George, lo sai che non sono dell'umore," si lamentò debolmente Fred, seguendo il suo gemello.
"Fidati di me" mentì George, "Questo scherzo ti solleverà un po' di morale."
"Ne dubito" ribatté l'altro, duro, "L'unica ragazza che io abbia mai amato mi ha tradito."
George pensò di nuovo alla camera di Alice, piena di vetri rotti, e a come non si fosse reso conto delle sue mani bendate: "Non ne sei certo," replicò.
Fred quasi inchiodò: "Sono a tanto così da tornare indietro, George," lo minacciò sibilando.
Lui alzò entrambe le mani, in propria difesa, poi indicò la classe abbandonata.
Fred entrò, esitando, e subito George gli chiuse la porta alle spalle, girando la chiave.
"Cosa..." mormorò Fred, rendendosi conto della situazione, "George, apri la porta! Cazzo!"
Il ragazzo cercò la bacchetta nella tasca e, quando non la trovò, si rese conto che il suo gemello gliela aveva sfilata dai pantaloni. Si mise a tirare spallate alla porta e, improvvisamente, una voce lo chiamò da un angolo buio: "Fred..."
Fred raggelò e si voltò, mentre Alice avanzava verso di lui.
"Fred, mi devi ascoltare" disse lei, dura, "Non puoi continuare così."
Lui la guardò, col dolore che gli attraversava il viso: "Non voglio parlare," mormorò, quasi senza voce.
"Parlerò io" ribatté Alice, alzando una boccetta di Veritaserum, "Tu devi solo ascoltare."
Fred scosse la testa e mise una mano sulla maniglia, cercando di aprire la porta.
"È possibile che non mi voglia nemmeno ascoltare?!" pensò Alice furente, perdendo l'unico briciolo di pazienza rimasto.
Puntò una mano verso di lui e, improvvisamente, Fred venne trascinato quasi tra le braccia di Alice da una forza invisibile.
"Ho detto ascoltami!" ringhiò lei, rimettendolo dritto davanti a lei.
"Si può sapere che cazzo fai?!" gridò Fred, "Hai usato i tuoi poteri su di me?"
"Sì e lo farò di nuovo, se ti azzardi a girarmi le spalle un'altra volta!" urlò Alice, arrabbiata, poi stappò la boccetta e la bevve d'un sorso.
Lui la guardò mentre beveva e, nel profondo, non aveva la minima idea di cosa pensare.
"Non ti ho tradito" disse subito Alice, con la mente confusa dal siero, "A Capodanno, Blaise è venuto da me a chiedermi di aiutare Draco- perché era ubriaco fradicio e non voleva farsi sfiorare da nessuno."
Fred la guardava, colpito ed in silenzio.
"L'ho raggiunto nel bagno e lui stava vomitando, così l'ho aiutato a ripulirsi e ad arrivare alla Sala Comune" raccontò lei, abbassando lo sguardo, sentendosi esposta, "Quando siamo arrivati lì, Draco si è lasciato cadere su un divano e mi ci ha tirato sopra, così mi sono spostata e lui mi ha chiesto di rimanere."
"E poi?" sussurrò Fred irrigidendo la mascella, sentendosi un idiota ed insicuro di ciò che sentiva allo stesso tempo.
"Lui si è sdraiato e io mi sono seduta, poi mi sono addormentata" continuò Alice, iniziando a sentirsi male, "Il giorno dopo dovevo andare a fare l'adozione, ma poi abbiamo parlato e siamo tornati amici e quando abbiamo finito era troppo tardi per andare in camera a cambiarmi."
"Per questo avevi i suoi vestiti e lui il tuo?" mormorò Fred, sentendosi incredibilmente stupido.
Alice annuì: "Non ho fatto niente" promise, mentre le lacrime le scendevano sul viso, "Non ti ho tradito Fred, lo giuro"
"Mi dispiace..." sussurrò lui, andando verso di lei mentre gli occhi gli si riempivano di lacrime, "Alice, scusami, davvero."
Fred sentì il petto andargli a fuoco. Come aveva potuto non crederle? Come aveva potuto spingerla a bere una pozione per farsi ascoltare? L'unica cosa che riusciva a pensare in quel momento, è che non si meritava l'amore di Alice- lo aveva sempre pensato, ma dopo lo sbaglio che aveva fatto, aveva avuto la sua conferma.
Alice indietreggiò, schiacciandosi contro il muro e scuotendo la testa: "È umiliante" sussurrò, "È umiliante quando la persona che ami di più al mondo non ti crede."
Fred sentì il proprio cuore spezzarsi sotto le frustate del suo stesso errore: "Adesso sei tu a non volermi, vero?" mormorò ferito, mentre le lacrime gli rigavano le guance, "Lo capisco... Non so davvero cosa mi sia preso."
"Io penso di aver messo i tuoi sentimenti davanti ai miei per tanto tempo e tu non hai rispettato il fatto che io ti abbia dato il mio cuore in mano- lo hai lasciato cadere non appena è diventato troppo pesante da sostenere" disse lei, cercando di tenere la voce ferma e piangendo silenziosamente, "Io ho sempre pensato che ne valesse la pena, per te... ma ora mi devi dimostrare che è davvero così."
"Come posso fare, Alice?" chiese Fred, supplicante, "Ho fallito a dimostrarti che ti amo e che tengo ai tuoi sentimenti, ho fallito a dimostrarti fiducia... Come faccio a dimostrarti che ne valgo la pena se non ci credo nemmeno io?"
"Non lo so" sussurrò Alice, "Penso che dipenda da te."
"Sono troppo poco per te, meriti di meglio," bisbigliò lui ferito, prendendole delicatamente la mano, "Non mi merito il tuo perdono."
Alice gli afferrò la mano e se la mise sul viso, incapace di stargli così lontano, poi lo guardò negli occhi: "Tu sei il meglio" mormorò, "Il problema è che scappi... Scappi sempre da me."
Fred rimase senza fiato mentre lei si alzava sulle punte dei piedi e gli lasciava un leggero bacio sulla guancia. Poi, Alice si allontanò ed bussò tre volte, segnalando a George di farla uscire.
Così, lei scappò fuori e Fred si appoggiò al muro, scoppiando in lacrime.

𝐖𝐢𝐭𝐡𝐢𝐧 𝐓𝐡𝐞𝐬𝐞 𝐖𝐚𝐥𝐥𝐬 - 𝐀 𝐇𝐏 𝐔𝐧𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬𝐞 𝐅𝐅Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora