39 - Corazón abierto

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Di qualsiasi cosa siano fatte le nostre anime, la sua e la mia sono uguali.

- Emily Brontë

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Pov's Eloise

È l'alba di un nuovo giorno e io mi ritrovo stretta tra le braccia di Harry.
Finalmente.
Mi giro trovando il suo volto di fronte al mio e, con un' immensa voglia di toccarlo, decido d'iniziare ad accarezzare il suo petto, tracciando lentamente il contorno delle sue spalle.
Sorrido mordendomi il labbro quando un cipiglio si forma tra le sue sopracciglia e un sorriso si apre sulle sue labbra.
Istintivamente mi attira maggiormente a sè, sistemandosi comodamente con la testa sul mio petto.
Dopo qualche secondo passo ad accarezzargli i capelli e poi il viso, puntando il dito nel posto in cui si formano le fossette quando ride.
Infastidito si sposta, rivolgendo la sua schiena verso di me, ma la mia carezza prosegue imperterrita lungo tutta la sua schiena.
Con uno sbuffo si alza e, dopo essersi posizionato con le gambe e le braccia ai lati del mio corpo, per non pensare su di me, inizia a farmi il solletico facendomi ridere di gusto come non facevo da tempo, senza di lui.
Poi all'improvviso si blocca e, con il suo sguardo intriso d'amore, porta le mie braccia sopra la testa e mi bacia, chiedendo immediatamente l'accesso alla mia bocca, dopo aver leccato il mio labbro inferiore.
Ci stacchiamo con un bacio a schiocco, dopo un tempo infinito e finalmente ci sorridiamo, vivendo una quotidianità che da tempo ci mancava.

«Dobbiamo parlare» interrompo il momento idilliaco, decisa a metterlo al corrente, una volta per tutte, sulla verità relativa al mio passato.
Harry istintivamente mi accarezza una guancia e si siede con la schiena poggiata contro la testiera del letto, invitandomi a poggiare la testa contro il suo petto, accarezzandomi i capelli.
Prendo un profondo respiro, rendendomi conto della difficoltà nel dover rivelare queste cose e, dopo averlo guardato negli occhi, acquisisco il coraggio necessario «quando ho conosciuto Cole, il mio ex ragazzo, la mia vita è stata completamente stravolta dalla sua presenza» giocherello con le mie mani a causa del nervoso, bloccandomi per qualche secondo «lui è stato la mia vera prima volta, è stato il primo ragazzo serio dopo le brevi storielle avute durante la mia adolescenza...» inizio a spiegare, permettendogli di seguire passo dopo passo il mio racconto «...ero felice di avere una persona come lui accanto a me ed è stato questo che col tempo mi ha ingannata» dico prima di arrivare a raccontare il momento più critico, stringendo le sue mani tra le mie, nella speranza che una volta scoperta tutta la verità, non se ne vada «col passare dei mesi Cole si è mostrato in modo totalmente diverso da com'era quando l'ho conosciuto, tanto da arrivare a controllare le mie azioni» sospiro lasciando che una lacrima mi righi il volto.

Rimango in silenzio per qualche minuto e d'istinto cambio posizione, mettendomi di fronte a Harry, per avere gli occhi nei suoi, senza però ridurre il contatto tra i nostri corpi «un pomeriggio, mentre insieme ricordavamo alcuni avvenimenti divertenti, all'improvviso ha alzato le mani su di me, mentre mio fratello e mia madre si trovavano in salotto a scherzare» rivelo mentre sento il corpo di Harry irrigidirsi «e da quel momento è iniziato il mio incubo: non potevo contraddirlo o agire in modo diverso da quello che lui stesso m'imponeva, altrimenti si sarebbe rivalso sul mio corpo, sfigurandomi come è successo più di una volta» dico «e non hai idea di quanto mia madre e mio fratello si siano sentiti impotenti e responsabili per il suo comportamento. È accaduto tutto sotto ai loro occhi, capisci?» domando retorica mentre Harry stringe le lenzuola in un pugno.

Tento di impedire che si procuri dolore a causa di quell'essere spregevole e cerco di continuare a spiegarmi «all'inizio questi episodi erano sporadici e in pochissimo tempo tutto tornava alla normalità, quindi rimanevo in silenzio, convinta che non mi avrebbe più toccata, tenendo tutti all'oscuro di tutto» sospiro ripensando a quel periodo «fino a quando ha iniziato a minacciare di fare del male alla mia famiglia, e io, pur di impedire che questo male si riversasse su di loro ho iniziato a tacere tutte le volte che poggiava violentemente le sue mani sul mio corpo» inizio a piangere, ponendo la testa nell'incavo del collo di Harry che, nonostante la rabbia, per tranquillizzarmi mi bacia ripetutamente la testa.

Proteggiti da me, se sai come fareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora