2 - Et maintenant que dois-je faire?

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Sto crescendo, lo so aggiungo tatuaggi sulla pelle

Ho lasciato casa con gli occhi di mio padre e in sogno gli altri mille

Sono giovane e lo so ma ho già imparato molto bene ad incassare

In questo mondo non si sai mai come ci si deve comportare

- Marco Mengoni

Penelope non smette di far passare il suo sguardo da me alla ragazza e io sento la testa scoppiare, completamente bloccato dalla somiglianza di quest'ultima con quella donna.

«Vi lascio soli Harry» mi dice senza smettere di guardarmi «rifletti» mi chiede indirettamente, sapendo che quella singola parola è impressa sulla mia pelle da quel giorno.
Esatto, lei sapeva tutto, sapeva cosa mi era successo durante la selezione e sapeva il comportamento assunto dai miei genitori i quali, a causa delle troppe voci negative sul mio conto, avevano deciso di disconoscermi come figlio e ascoltare solo ciò che gli altri avevano da dire su di me.

Codardi.

Vengo allontanato dai miei pensieri dalla voce della diretta interessata che, senza distaccare lo sguardo dal mio, inizia a parlare.
«Buongiorno signor Styles, sono Eloise Álvarez la sua nuova sous-chef» dice senza smettere di sorridere ed essere gentile.

Le faccio segno di fare silenzio prima che riprenda a parlare «signorina Álvarez ricordi che qui non esistono favoritismi e simpatie.
Il suo lavoro sarà quello di essere la mia ombra quando non ci sarò e l'estensione dei miei arti superiori quando lavoreremo insieme» dico serio, facendole aggrottare le sopracciglia.

«Il suo giorno liberò sarà il lunedì e dal martedì alla domenica dovrà essere qui dalle cinque, per aiutarmi con le preparazioni del pranzo e successivamente della cena, fino alle ventitrè» spiego permettendo al dubbio di lasciare il suo volto.
«Vada a cambiarsi, troverà in quello stanzino la sua divisa, poi inizieremo con i piatti principali del menù» chiarisco mentre lei si avvia verso lo sgabuzzino per indossare la sua uniforme.

Passo le mani tra i capelli e sospiro, frastornato dalla presenza di una donna nel mio staff.
Non sarà certamente questo a fermare il mio lavoro.
Non glielo permetterò.

Dopo qualche minuto Eloise mi affianca e immediatamente le indico la postazione accanto alla mia.
«Ora prepareremo una semplicissima zuppa di verdure, il piatto più richiesto nel mio ristorante» specifico vedendo il suo sguardo stupito «ricorda che da questo momento in poi dovrai seguire esattamente le mie spiegazioni e replicare ogni mio minimo gesto» dico mentre lei si limita ad annuire.

«Iniziamo a privare della pelle e dei semi tutte le verdure su questo tavolo e successivamente occupiamoci di tagliarle a cubetti» dico mentre lei inizia, titubante, a seguire i miei gesti.
«Non tentennare, ho bisogno di una persona sicura al mio fianco» la sprono immediatamente, cercando di farla muovere.

«Una volta terminato, iniziamo a preparare le verdure per il soffritto: cipolla, carota, sedano e aggiungiamo alloro e rosmarino.
Facciamole soffriggere e nel frattempo prepariamo la besciamella da inserire nella zuppa, in modo da renderla più cremosa» dico vedendo il suo sguardo schifato.

«Chef, non sarebbe meglio fare una sorta di crema al formaggio eventualmente con l'aggiunta di panna? Risulterebbe meno pesante all'interno di una zuppa» dice cercando di darmi un consiglio.

«Eloise in quale momento le ho dato il consenso per modificare i miei piatti?» chiedo leggermente irritato «questo è da sempre uno dei miei cavalli di battaglia, quello che mi ha fatto prendere una delle tre stelle Michelin presenti su questa divisa» dico mostrandole il taschino della stessa «lei, con quale autorità mi suggerisce questa modifica?» chiedo ghignando.

Proteggiti da me, se sai come fareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora