3 - Primo servizio

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I've been the last one standing

Sono stato l'ultimo a restare in piedi

When all the giants fell

quando tutti i giganti cadevano

I was born, born ready

Sono nato, nato pronto

Staring at the pressure now

Fissando la pressione ora

I won't quit, not backing down

Non me ne andrò, non farò passi indietro

- Zayde Wølf

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Pov's Eloise

Il tempo passa velocemente, tanto da costringermi a correre per raggiungere il ristorante.
Entro nello stanzino per cambiarmi e una volta uscita, sento lo chef entrare seguito da altre persone.

«Signorina Álvarez ti presento il garzone di cucina, il lavapiatti e Brenda la cameriera del ristorante» dice lasciandomi il tempo di stringere loro la mano «lei è la mia nuova sous-chef e, ogni volta che io non ci sarò, dovrete affidarvi a lei.
Sarà i miei occhi» dice loro mentre fa continuamente passare lo sguardo da me a ognuno di loro.

«Ora lasciamo da parte ogni distrazione, tu occupati di preparare la sala seguendo le direttive di Penelope» dice rivolgendosi alla cameriera «mentre noi ci occuperemo delle preparazioni di accompagnamento ai piatti della serata» termina il discorso, intimandomi con lo sguardo, di seguirlo.

«Sous-chef Álvarez, si occupi della besciamella, del purée de pommes de terre, delle sauces à côté des plats principaux e dei dolci alla carta» dice ghignando, credendo che io non lo capisca.

«Lo siento por su chef, la entiendo, a diferencia de usted, que probablemente no entiende una sola palabra de lo que digo*» dico senza distaccare lo sguardo dal suo viso, vedendo una scintilla attraversare i suoi occhi.

«Mal, fille*» dice e immediatamente lui e gli altri uomini presenti in cucina si lasciano andare a una fragorosa risata.

Alzo gli occhi al cielo e mi metto al lavoro, evitando di alimentare ulteriormente la scintilla sempre presente tra me e lui.
Anche se mai e poi mai vorrei lasciargli l'ultima parola.

Dopo quasi tre ore di lavoro continuo, asciugo il sudore presente sulla mia fronte e una volta conclusa la preparazione della crème fraîche decido di uscire nel retro, a fumare, incontrando anche Brenda che non appena mi vede mi fa un cenno con la mano.

Accendo la sigaretta e aspiro lentamente, rilasciando poi uno sbuffo rumoroso insieme al fumo.

«Sai, se sei qui per conquistare lo chef sarà meglio che tu te ne vada immediatamente» dice probabilmente cercando di spaventarmi.

«Non preoccuparti Brenda, non ho intenzione di rubare l'uomo a nessuno, sono qui solo per lavorare» dico per poi fare un ultimo tiro dalla sigaretta e spegnerla «e poi non è mio interesse stare con un lanzador del genere» ammetto mentre lei scoppia a ridere e mi rendo conto del fatto che qui non sono l'unica ad avere origini ispaniche, forse dovrei limitarmi all'idioma del luogo nel quale vivo.

Proteggiti da me, se sai come fareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora