18 - Please, touch me - Part 2

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Stasera se ritorno da te ti stringo e mi
si stringe il cuore.

Io che tenevo un posto per te, mi lasci e non mi lasci stare.

Sai che non mi va di andare via e dirti ciao, allora ciao.

Stasera se ritorno da te ti stringo e mi si stringe il cuore.

- Shade

~

Pov's Eloise

Harry mi guarda per qualche secondo, accorgendosi del mio silenzio e, per ridare vita alla situazione prende la mia mano tra le sue conducendomi al tavolo.
Una volta raggiunta la sedia la scosta per me e mi fa accomodare, allontanandosi per prendere qualcosa dal carrello.

Torna accanto a me e noto che tra le mani ha una cravatta.
Mi sorride rassicurante per poi iniziare a parlare «la mia sorpresa prevede un ostacolo» spiega facendomi aggrottare le sopracciglia.

La mia espressione gli causa una risata e io non posso fare a meno di unirmi a lui.
«Voglio farti assaggiare nuovi piatti da proporre in menù...» inizia a spiegare lasciando la frase in sospeso, per aumentare la mia curiosità «ma dovrai farlo da bendata per attutire due dei tuoi cinque sensi, vista e tatto dal momento che sarò io ad imboccarti, permettendoti di condividere con me le sensazioni che questi ti faranno provare» conclude facendomi spalancare gli occhi per la sorpresa, sperando che io accetti la sua proposta.

Mi guardo nuovamente intorno e, tenendo in considerazione il suo impegno per preparare il tutto, decido di annuire diventando la causa di un suo ulteriore sorriso che raggiunge persino gli occhi.
Si avvicina al mio volto e, dopo avermi lasciato un bacio sulla guancia, che mi fa arrossire al solo contatto tra la mia pelle e le sue labbra, si posiziona dietro allo schienale della sedia e mi lega la cravatta al viso, coprendomi gli occhi.

Mi mordo il labbro inferiore nervosamente, in attesa di qualunque parola o azione da parte di Harry.
Sento i suoi passi frenetici ruotare attorno a me e il rumore di una cloche che viene spostata.
Posso percepire il suo movimento e mi rendo conto dello scricchiolio della sedia, segno del fatto che probabilmente si è accomodato.

«Sono seduto di fronte a te» dice prendendo la mia mano destra e appoggiandola alla sua gamba «apri la bocca ma petite, inizieremo dall'antipasto» mi spiega facendomi arrossire nuovamente.

Col pollice traccia in modo delicato il profilo delle mie labbra e, nonostante il mio rossore, mi invita nuovamente a prepararmi ad assaggiare.
Apro leggermente la bocca ma lui ride e «dovrai aprire quelle labbra più di così, il boccone che sto per farti assaggiare è leggermente più grande» dice e, qualche secondo dopo, porta il boccone alle mie labbra.

Inizio a masticare e assaporo prima una parte croccante, successivamente una parte cremosa e un'ultima che difficilmente riesco a riconoscere.
Le mie papille gustative esplodono a contatto con la miriade di sapori che si susseguono sulla mia lingua e, non posso fare a meno di rilasciare un gemito d'approvazione.

«Allora, che ne pensi?» mi chiede in fibrillazione, curioso della mia reazione.

«È davvero buonissimo Harry, mi piace davvero tanto l'accostamento di sapori e di consistente, sono sicura che una volta inserito in menù sarà un successo» ammetto esprimendo sinceramente il mio parere «ma cos'è?» domando curiosa sentendolo ridacchiare.

«Sono dei canestrini croccanti di parmigiano con crema di zucchine e prosciutto crudo» mi spiega mentre lo sento alzarsi, probabilmente per prendere un altro piatto.
Io annuisco felice di scoprire ciò che ho assaggiato precedentemente, ma soprattutto incuriosita da questa situazione.

Proteggiti da me, se sai come fareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora