29 - The day after

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Mi mancheresti anche se non ci fossimo mai conosciuti.

~

Pov's Eloise

Mi risveglio lentamente, leggermente intorpidita dalla posizione nella quale stavo dormendo.
Apro gli occhi e vedo Harry dormire con la testa poggiata sul mio petto.
Sorrido, pensando a quanto sia vulnerabile in questo momento e a quanto sia completamente diverso dalla sera precedente.
Gli passo le mani tra i capelli, innamorandomi di questi meravigliosi boccoli disposti come a incorniciargli il volto.
Sfioro le sue spalle forti e lo sento muoversi sotto il mio tocco, fino a quando sul suo volto non si apre un bellissimo sorriso.
Allontano la mano dal suo corpo ma immediatamente vengo fermata dalla sua voce che sussurra una semplicissima parola «continua» con tono roco e ancora assonnato.

Ridacchio leggermente e «le piace essere coccolato signorino Styles?» lo prendo in giro sentendolo mugolare in assenso a causa del mio tocco.

«Amo il modo in cui mi tocchi» rivela dopo minuti di silenzio «e credo che mi piacerebbe anche il modo in cui mi toccheresti per farmi provare piacere» prosegue, lasciandomi senza parole, facendo arrestare il mio movimento.
Questo lo spinge ad alzare il proprio volto e a incrociare i propri occhi coi miei.
Mi accarezza una guancia e, incurante del nostro essere così vulnerabili e nudi sotto questi leggerissimi abiti, «ti ho messa in imbarazzo?» domanda, facendomi fremere per l'intensità con cui queste parole lasciano le sue labbra.
Scuoto la testa e, dopo essermi allontanata da lui, cerco di scendere dal letto.
Non avrei mai pensato che la mattina dopo aver fatto l'amore con Harry mi sarei sentita così in colpa.

Percepisco il movimento del suo corpo alle mie spalle e, prima che io possa poggiare i piedi per terra vengo fermata dalla stretta delle sue dita attorno al mio polso.
«Che sta succedendo petite?» dice guardandomi negli occhi tentando di capire qualcosa.

Continuo a guardarlo rimanendo in costante silenzio, mordendomi solamente il labbro inferiore.

«Ti sei pentita?» riprende a parlare, cercando di farmi reagire, senza successo.

«Merda!» dice con le mani tra i capelli
«fino a qualche secondo fa stava andando tutto così bene...» rivela addolorato a causa della mia reazione così strana, mentre mi affretto a trovare una risposta a questo suo malessere interiore.

Si allontana leggermente da me e rivolge il volto verso l'alto, iniziando ad imprecare.
All'improvviso prende il posacenere e lo lancia contro il muro, con uno sguardo perso.

Merda.
Sto creando un casino per una cosa così stupida.
Mi affretto a fermare il suo prossimo movimento e «devo farmi una doccia» dico all'improvviso, vedendo la sua espressione mutare nuovamente.
Allenta del tutto la presa sul mio corpo e in questo modo ho la possibilità di allontanarmi da lui.

Appoggio i piedi al pavimento e una volta recuperati tutti i miei vestiti mi dirigo verso il bagno, ma prima che io possa entrare vengo fermata dalla sua voce.
«Vieni qui petite» dice, con tono autoritario senza perdere una punta di dolcezza, mandandomi brividi lungo tutto il corpo.
Non mi muovo di un millimetro dalla posizione nella quale mi trovo, consapevole del fatto che una volta accanto a lui potrei rivelare tutto quello che non vorrei mai nemmeno pensare.
Silenziosamente mi raggiunge lui e mi alza il volto, poggiandomi due dita sotto il mento, costringendomi a guardarlo.

«Dimmi cosa cazzo sta succedendo Eloise» ringhia, riprendendo velocemente il proprio discorso dopo aver fatto un profondo respiro «non sto capendo nulla e ho bisogno di sapere» ammette con tono decisamente alterato.

Proteggiti da me, se sai come fareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora