Tutte le strade dell'indecisione portano all'infelicità.
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Pov's Harry
È il mattino seguente all'allontanamento forzato da Eloise e ancora non riesco a credere al fatto che la situazione sia degenerata fino a questo punto, portando le nostre vite a separarsi all'inizio della nostra frequentazione.
Lentamente mi preparo per raggiungere il ristorante e, alcuni sospiri dopo, mi trovo in auto involontariamente diretto verso casa della mia donna.
Impedisco al mio volere di fermarmi e proseguo verso il nostro luogo di lavoro.
Dopo aver parcheggiato la macchina scendo e, con sguardo basso, entro salutando Penelope.
Lei stessa, notando il mio strano comportamento, mi ferma prima che possa raggiungere la cucina e inizia a farmi una sorta di interrogatorio, come suo solito.«Mi pequeño che succede?» domanda allarmata, sperando che mi convinca a parlare con lei.
Sbuffo leggermente e la guardo, consapevole del fatto che sia l'unica persona con la quale io possa sfogarmi.
Mi siedo su uno degli sgabelli posizionati davanti al bancone e, con la testa tra le mani, mi decido a raccontarle l'accaduto.«Ho combinato un casino con Eloise» ammetto liberandomi di un peso e al tempo stesso osservando curioso la sua espressione che mi incita a continuare «ieri sera siamo usciti con Brenda e Alex, il mio amico avvocato, e io ho marcato il territorio» spiego senza realmente approfondire la questione.
«Cosa intendi?» mi chiede alludendo a ciò che le raccontai una volta acquisita fiducia in lei «mi sono comportato esattamente come mio padre era abituato a fare con mia madre» concludo, il suo sguardo incastrato nel mio colorato
da un'espressione dispiaciuta «ne hai parlato con lei?» domanda legittimamente portandomi ad annuire.
«Sì, ma lei non ha voluto saperne nulla, ha detto di aver bisogno di tempo per riflettere» concludo abbassando lo sguardo verso i miei piedi.Posso sentire Penelope fare il giro del bancone e avvicinarsi a me «mi dispiace così tanto bambino mio» rivela lasciandomi sospirare «adesso però non ti abbattere...» dice lasciando in sospeso la frase, come a decidere se proseguire o meno «hai tutte le carte in regola per poterla riconquistare, ma per favore, stai attento» si decide a terminare il discorso, lasciandomi con un dubbio.
Immediatamente inarco un sopracciglio, costringendola a parlare nuovamente «non è colpa tua se il modello educativo prevalente nella casa in cui sei cresciuto era quello» chiarisce, attendendo qualche secondo in silenzio in attesa di qualche mia minima reazione, che non arriva «Harry, non sto dicendo che avrebbe dovuto fare i salti di gioia, ma almeno provare a capirti» dice, cercando di calibrare il peso delle parole che pronuncia, facendomi in alcuni momenti pensare che non abbia poi così torto «ho solo paura che in alcune occasioni lei sbagli totalmente approccio con te e che ti faccia soffrire più di quanto tu non abbia già fatto» conclude il proprio discorso accarezzandomi una guancia.Rimango in silenzio a riflettere sulle sue parole e non posso negare che una punta di verità in esse ci sia realmente.
Scuoto lentamente la testa e decido di confessare tutto, per liberarmi da un peso non indifferente «avevo preparato tutto per la nostra serata, volevo fare l'amore con lei» ammetto con un leggero rossore sulle guance «ho sparso petali di rosa in quasi ogni superficie della mia camera, sperando di rendere il tutto più speciale e memorabile, ma nulla è andato secondo i miei piani» concludo con tristezza nella voce.
Penelope mi guarda e rimane in silenzio per alcuni secondi, indicandomi qualcosa, o meglio qualcuno, alle mie spalle.
La stringo in un abbraccio e dopo un suo «le cose si sistemeranno, ne sono sicura» mi allontano da lei, uscendo a fumare una sigaretta prima di mettermi a lavoro, cercando di scansare la figura di Eloise ferma accanto alla porta.
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Proteggiti da me, se sai come fare
FanfictionAmos Eckert è uno chef di fama mondiale che porta con se un fardello complicato da sostenere. Eloise Àlvarez, la sua nuova sous-chef, dovrà convivere con un Amos indisponente, tenebroso e scorbutico che le complicherà la vita al punto tale da costri...