19 - Lento avvicinamento

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Ci sono persone, attimi, respiri, sguardi, odori, cieli e sorrisi che si incastrano proprio in quel punto del cuore dove devono incastrarsi.
E non c'è accordo e musica più perfetta.

- Fabrizio Caramagna

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Pov's Eloise

Ancora non riesco a realizzare quello che è successo con Harry.
Ho provato per la prima volta sensazioni indescrivibili e, al solo pensiero del suo tocco su di me, mi manca il respiro.
Riesco persino a immaginare quegli occhi così simili a degli smeraldi che mi guardano come se fossi la cosa più preziosa del mondo.

Mi sento un'adolescente alle prime armi all'idea di rivederlo e di sentirlo nuovamente accanto a me e nella mia testa non fanno altro che susseguirsi pensieri poco casti sulla sua persona e sulla voglia di aumentare il contatto con lui.
Scuoto la testa, schiaffeggiandomi la fronte con una mano e mi dirigo verso il bagno per prepararmi a una nuova giornata lavorativa.

Chissà come ci comporteremo.

Una volta pronta ripercorro, a piedi, il solito tragitto che mi conduce al ristorante e, prima di entrare da quella porta, chiudo gli occhi prendendo un profondo respiro.
«Sono pronta, posso farcela» mi ripeto cercando di farmi forza, la quale, non appena poggio la mano sulla maniglia della porta, scompare facendomi rimanere immobile sul posto.

Mierda, mierda, mierda, non posso rimanere qui.

«Non è successo nulla di male» dico tentando di prendere coraggio «siamo adulti e quello che abbiamo fatto lo desideravamo entrambi, non ho alcun motivo per avere timore di lui» concludo il mio training autogeno convincendomi finalmente ad entrare.

Non appena la campanellina appesa alla porta suona, gli occhi di Penelope e Brenda sono attirati dalla mia presenza e, come in un déjà vu, quest'ultima mi rivolge uno sguardo malizioso, facendomi pentire di essere entrata.
Lentamente raggiungo la cucina e mi accorgo che Harry sta parlando con uno dei camerieri recentemente assunti, così sfrutto questa situazione a mio vantaggio per andare silenziosamente a cambiarmi.

Dopo qualche minuto di ulteriore riflessione esco e Harry si accorge della mia presenza.
Si avvicina a me e, dopo avermi accarezzato la guancia avvicina le sue labbra alle mie e le sfiora gentilmente facendomi sorridere al contatto tra esse.
In quel momento non posso fare a meno di pensare a quanto sia più bello del solito: una camicia bianca di raso fascia meravigliosamente il suo busto mentre sulle gambe si appoggiano degli skinny jeans coperti quasi interamente da un grembiule.
Manca solamente la divisa da cuoco e io non risponderò più delle mie azioni.
Merda.

Scuoto la testa ridestandomi dai miei pensieri e poggio la mia fronte contro la sua per non ridurre il contatto tra i nostri corpi.

«Buongiorno» sussurra con voce roca.

«Buongiorno» gli rispondo iniziando a balbettare, causando un suo sorriso per il mio essere così impacciata.

Rimaniamo immobili per qualche secondo fino a quando qualcuno non entra in cucina e, come scottati, ci allontaniamo cercando di ricomporci velocemente.

«Buongiorno a tutti» ci saluta Brenda facendo saettare lo sguardo dal volto di Harry al mio «Haz ti rubo Eloise per qualche secondo» gli dice facendomi spalancare gli occhi «sai... chiacchiere tra donne» conclude iniziando a spingermi verso il retro del ristorante.

Una volta fuori dalla cucina mi guarda, invitandomi a parlare, ma io continuo a rimanere in silenzio, facendola sbuffare.

«Ti devo levare le parole di bocca E?» mi domanda retoricamente incarcando un sopracciglio mentre io scuoto la testa cercando di farla desistere.

Proteggiti da me, se sai come fareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora