26 - Confronto e allontanamento

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Tutti commettono errori.
È per questo che c'è una gomma per ogni matita.

~

Pov's Eloise

Sono passate esattamente 72 ore, 4320 minuti, 259200 secondi dalla notte in cui ho deciso di allontanare Harry e chiuderlo momentaneamente fuori dalla mia vita e non mi sono mai sentita così confusa e ansiosa come in questo momento, a maggior ragione dopo la sorprendente scoperta del giorno precedente.

Ho sofferto in passato, è vero.
Cole è stato una parte della mia vita da eliminare, soprattutto in seguito a ogni carezza mal indirizzata o gancio mal assestato, ma mai ho sofferto come ora, dall'esatto momento in cui io e Harry, quella sera, siamo saliti in macchina.

Ho rovinato tutto mi ripeto come una mantra, domandandomi per quale motivo io non abbia potuto fare a meno di chiuderlo fuori dalla mia vita.
Mai avrei voluto farlo eppure è esattamente quello che è accaduto e ora mi sembra di trovarmi rinchiusa dentro a un grande incubo.
Fatico quasi a rendermi conto della situazione nella quale io stessa mi sono volutamente inserita perché non solo ho fatto del male a me stessa ma soprattutto a Harry e lui non lo meritava.

In questo istante mi accorgo nuovamente di quanto io sia stata stupida ad aspettare così tanto tempo prima di parlargli e capisco che le cose non possono andare avanti così.
Devo fare qualcosa al più presto per impedire che esca fuori dalla mia vita in modo permanente.

È quasi sera quando, dopo una doccia rigenerante, esco di casa in direzione dell'appartamento di Harry.
Non so quale sarà la sua reazione non appena mi vedrà, ma spero che accetti di ascoltare ciò che avrò da dire.
Quasi non mi accorgo di essere arrivata dinanzi alla porta di casa sua e, con la verità a pochi passi da me, mi fermo, domandandomi se io stia davvero facendo la cosa giusta.

Suono il campanello e, col cuore che aumenta il proprio battito, attendo di vederlo comparire, bello come il sole con i riccioli scompigliati e lo sguardo assonnato.
Pochi secondi dopo la porta si apre e il suo sguardo saetta velocemente su tutta la mia figura, quasi ad accertarsi della mia reale presenza dinanzi a lui.

«Cosa ci fai qui?» mi domanda, balbettando, quasi in panico lasciandosi scappare dalle labbra un sospiro.

«Sono qui per scusarmi» dico e lui, sorpreso, si sposta per lasciarmi lo spazio necessario a entrare in casa sua.

«Ho fatto un errore allontanandoti da me...» rivelo ancor prima di mettere del tutto piede in casa sua, impaziente di parlare con lui e di porre fine alla sofferenza che gli ho causato «ma, tutto questo è successo per una causa più grande di me» ammetto, domandandomi se sia un motivo plausibile, quello che sto per spiegargli, mentre Harry mi interrompe.

«Che ne dici almeno di sederti?» mi propone, lasciandomi completamente spiazzata dalla sua calma in totale contrasto alla reazione avuta pochi minuti prima.
Annuisco e lo seguo, accomodandomi dopo di lui e lasciando che le nostre ginocchia si sfiorino, per un interminabile secondo, facendo riempire la mia schiena di brividi.

«Io non sono la ragazza forte che tendo a mostrare all'esterno» ammetto, vedendo la sua espressione farsi interrogativa, mentre cerco le parole per continuare a parlare di lui.
«Ti ho allontanato per colpa del mio ex ragazzo» cerco di spiegare, mentre il suo sguardo saetta dai miei occhi alle mie mani in cerca di una risposta «quando stavamo insieme Cole esercitava un particolare tipo di controllo su di me...» lascio andare un respiro sentendo le parole morirmi in gola «ho sempre fatto tutto per lui, mi sono sottomessa alle sue regole, alle sue volontà, fino a quando non mi sono ribellata, e da quel momento è iniziato il mio incubo» sono costretta a fermarmi, a causa della difficoltà nel trovare le parole adatte a farmi comprendere «lui percuoteva il mio corpo, violandomi psicologicamente anche in quei momenti, tanto da spingermi a rimanere lontana dalle persone quando si avvicinavano troppo a me» rivelo, alla prima persona al di fuori della mia famiglia, parte della verità «ed è esattamente quello che ho fatto con te, senza pensare minimamente al fatto che non solo non sei lui, ma non sei più nemmeno l'Harry dei miei primi mesi di lavoro al ristorante» concludo, lasciando andare un sospiro di sollievo.

Harry si blocca e mi guarda come a chiedermi per quale motivo io non gli abbia parlato prima di tutto questo, poi improvvisamente mi attira a sè e mi chiude in un abbraccio.
Rimango spiazzata dalla sua reazione, tanto da aver bisogno di alcuni secondi prima di ricambiare la sua stretta e sentire una lacrima bagnare il mio collo.
D'istinto lo allontano dal mio corpo e asciugo le sue guance, scuotendo la testa «non piangere, fallo per me» gli sussurro, implorandolo di smettere «scusami Har, per tutto quello che ti sto facendo passare» pronuncio lentamente quelle parole, facendo in modo di avere tutta la sua attenzione, mentre lui mi accarezza d'istinto la guancia, premendo i polpastrelli su di essa.

Prendo un profondo respiro e capisco di dover confessare proprio tutto.
«So di essere stata meschina e di averti fatto soffrire, nonostante il mio intento fosse completamente opposto a questo» spiego, sentendo l'ansia pervadere il mio corpo «ma prima che tu ti avvicini a me, ho bisogno di dirti un'ultima cosa e, sono sicura che non appena la saprai, mi odierai fino alla fine dei tuoi giorni» rivelo, sperando che le cose non si mettano realmente in questo modo.

Harry scuote la testa, cercando di impedirmi di parlare «non devi petite, per oggi mi hai detto abbastanza» mi dice, probabilmente pensando che io debba dirgli altro su Cole.
Quanto ha imparato a conoscermi.
Ma per quanto sia reale questa sua supposizione, io ho bisogno di dirgli altro.

«Devi credermi cariño, nemmeno io so a cosa la mia mente pensasse, quando ho compiuto quell'imperdonabile errore» butto fuori sentendomi estremamente colpevole «io...» riprendo, ma non riesco a parlare, consapevole della sofferenza che questa mia rivelazione gli causerà.

«Ho detto a Brenda di tuo padre» rivelo vedendolo immediatamente sbiancare e spalancare gli occhi.
Inizialmente mi guarda, balbettando parole sconnesse, poi il suo respiro si velocizza e affanna.
Mi avvicino a lui per cercare di calmarlo, ma immediatamente le sue mani mi allontanano e io non posso fare nulla.
In quel momento capisco quanto male gli abbia fatto il mio allontanamento, quella sera.

«Come hai potuto?» mi domanda con il respiro affannato, faticando a pronunciare ogni singola parola, mentre io non ho il coraggio di rispondere, consapevole del mio errore.
«Ho condiviso con te una parte del mio passato, perché sei la persona con la quale vorrei provare a costruire il mio futuro e tu, come se nulla fosse, lo hai detto a Brenda?» dice scuotendo la testa, totalmente incredulo.

«Non avrei mai dovuto farlo, ne sono consapevole.
Mi dispiace così tanto cariño, ma credimi se ti dico che non è stato intenzionale» spiego, sentendolo ridere amaramente.

«Ti chiedo un favore Eloise, vattene» dice, con tono di voce glaciale, facendomi riempire il corpo di brividi
«non vorrei arrivare a non rispondere delle mie azioni, ho bisogno di tempo, per favore allontanati da me, per un po'» prosegue non lasciandomi possibilità di replica.

Annuisco e abbasso immediatamente la mano che avrei voluto poggiare sulla sua guancia per confortarlo.
Ha bisogno di tempo e io devo lasciarglielo nonostante sia estremamente doloroso mettermi da parte.
Mi avvicino alla porta e, dopo aver rivolto uno sguardo alla sua figura completamente scossa, esco da quella casa, chiedendomi cosa ne sarà di quello che fino a quel momento avevamo costruito.

***
Eccomi con un enormemente enorme ritardo, mi dispiace davvero molto, ma ecco qui il nuovo capitolo ed i nostri piccoli piccioncini, che hanno una discussione.
Che ne pensate della decisione di Harry?
Spero di riuscire ad esserci presto, di nuovo, dal momento che devono ancora succedere molte cose hahah.

A presto,
~Car.

Proteggiti da me, se sai come fareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora