11 - Azioni inaspettate, chiamate allarmanti, e partenze improvvise

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Ci sono due forze motrici fondamentali: la paura e l'amore. Quando abbiamo paura, ci ritraiamo indietro dalla vita. Quando siamo innamorati, ci apriamo a tutto ciò che la vita ha da offrire con passione, entusiasmo, e l'accettazione.

- John Lennon

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Pov's Eloise

Sono completamente senza fiato.
Il racconto di Harry mi ha distrutta e le sue parole non hanno mai smesso, nemmeno per un attimo, di occupare la mia mente.

Mi sono chiesta come possa essere possibile mostrarsi così forti dopo essere stati molestati, ma nonostante ci abbia provato con tutte le mie forze, non sono riuscita a trovare alcun tipo di risposta convincente, mi sono solo concentrata sul disprezzo verso di sè, mostrato da Harry, durante il suo racconto.

Questa mattina ho deciso di raggiungere prima il ristorante, ho bisogno di liberare la mente e la cucina è stata una delle prime soluzioni venutemi in mente.
Mi preparo e, dopo aver preso il telefono e le chiavi, insieme alla borsa per la palestra, raggiungo in macchina il mio luogo di lavoro.

Una volta fuori dalla porta vedo Harry insieme a Penelope raggiungere le loro postazioni e iniziare a lavorare in attesa degli altri dipendenti.
Entro e, dopo essermi fermata appositamente a salutare Penelope, raggiungo la cucina per cambiarmi, sotto lo sguardo stupito di Harry.

«Buongiorno signorina Álvarez, cosa la porta qui così presto?» domanda sereno, come se fino a qualche ora prima non fosse stato accanto a me a raccontarmi di quanto si sentisse sporco dopo le molestie subite.
Scuoto la testa e gli rispondo «sa signor chef lei mi è mancato infinitamente» lo provoco sorridendo, causando una sua risata.

«Dato che sei qui ti chiedo un aiuto con questo piatto» inizia il discorso arrossendo e scuotendo la testa «sto provando nuovi piatti da inserire in menù, ma dal momento che questo è spagnolo avrei bisogno della tua supervisione» ammette facendomi comprendere il motivo del suo disagio nel pormi questa domanda.

«Di cosa si tratta Harchiedo per mettere da parte il suo disagio.

«Gambas all'ajillo» pronuncia perfettamente, e io sento un brivido percorrere la mia schiena.

«È più facile di quanto pensi» ammetto mentre lui mi prega con gli occhi di mostrargli come si cucinano, così prendo al volo quest'occasione e decido di provocarlo «che succede chef, i ruoli si sono invertiti?» domando guardandolo «sa, a volte anche i migliori hanno bisogno di una mano» ammette accarezzandomi una guancia.
Poggio una mano sulla sua e, dopo avergli sorriso lo invito ad affiancarmi.

«Accendi il forno a 200°C» istruisco mentre lui si dirige verso il forno «va preriscaldato di modo che, dopo le nostre preparazioni sia pronto per la cottura» spiego mentre lui, in silenzio, cerca di assimilare tutte le mie informazioni.

«Laviamoci le mani e puliamo le mazzancolle, togliendone il carapace, la testa, le zampe e l'intestino» gli dico, stupendomi per la sua insicurezza, nonostante si tratti di preparazioni così basilari.
«Prendi delle terrine e, mentre io finisco di pulire le mazzancolle, tu imburrale, metti al loro interno un filo d'olio, quattro spicchi di aglio e un peperoncino a rondelle e mettile in forno per circa 12 minuti» dico mentre lui annuisce a ogni mia istruzione.

«Adesso immagino che tu sappia cosa succederà durante questa breve cottura: il burro si scioglierà e si fonderà con l'olio, aromatizzandosi con aglio e peperoncino e sarà la base perfetta per le nostre mazzancolle» spiego mentre lui annuisce, sorridente.

Proteggiti da me, se sai come fareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora