Capitolo 62 - "Chills"

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Ti diranno chiudi gli occhiNon guardareSe senti qualcosaNon parlare Ti diranno apri gli occhi Guarda bene E tu

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Ti diranno chiudi gli occhi
Non guardare
Se senti qualcosa
Non parlare
Ti diranno apri gli occhi
Guarda bene
E tu..

Aggiungo altra farina all'impasto e continuo a girare il tutto con il cucchiaio. L'idea di mettermi ai fornelli non era assolutamente prevista, ma quando ci sono di mezzo gli amici è facile cambiare idea. Emma è venuta a trovarmi poco fa - dopo aver passato tutta la giornata a sistemare i suoi  impegni, ha deciso di passare per un saluto. Una visita che mi ha fatto molto piacere ricevere. Adesso è qui seduta di fronte a me. Ha entrambe le mani poggiate sotto il mento e la testa persa in qualche sogno. Però è curiosa.. E quando cucino mi fa sempre un sacco di  domande. Ad Emma piace cucinare anche se a volte cambia le ricette in modo drastico e cretivo. Prima mi sono divertita ad ascoltare i suoi primi disastri con i fornelli e di come, spesso, c'era odore di bruciato in casa. Il pane lo dimenticava sempre nel microonde. Un'abitudine che, ancora oggi, si ripete.. Mi ha raccontato dei suoi primi biscotti fatti in casa, e di come fossero poco mangiabili.. A ripensarci, ora, mi viene da sorridere.. Come Emma ce ne sono poche - il suo essere maldestra e così piena di vita la rendono un'amica speciale - la mia amica speciale. Mi chiedo se all'infuori del lavoro ci saremmo mai incontrate..

"Come li fai, questi biscotti? Cosa ci metti?" Mi chiede Emma, le mani nella stessa posizione, la stessa curiosità. Appoggio il composto su una tavoletta di legno e inizio ad impastare.

"Li faccio con le gocce di cioccolato." Le dico facendo attenzione a non buttarmi la farina addosso. I biscotti potrebbero essere un'idea da aggiungere ai regali di Natale. Magari proponendoli in vari gusti, perché no.. Un pensiero dolce. Dolce a tutti gli effetti. Questa idea, ovviamente, la tengo per me. Un regalo è pur sempre un regalo..

"Chissà che buoni.. Il dolce che hai fatto l'altra volta a casa di Nev era davvero strepitoso! Me lo sarei mangiato tutto, te lo giuro!" Dice  ricordando quel giorno con tanto entusiasmo. Io lo ricordo bene, forse fin troppo..

"A proposito, hai sentito Nev? Mi ha detto che avrebbe fatto un salto. Bonnie probabilmente ci raggiungerà un po' più tardi, è andata a casa dei suoi." Le chiedo, e tengo a bada me stessa. Il resto deve rimane in disparte..

"Nev l'ho sentito poco fa e mi ha detto che era a casa di un amico. Il tempo di fare due chiacchiere e poi ci avrebbe raggiunte. Ma si sa come sono fatti gli uomini.. Quando vedono gli amici si scordano di tutto il resto! Non li recuperi più!" Emma ha l'aria sconfitta. Non posso darle torto, quello che ha detto è semplicemente la verità. Le cose che penso in questo momento sono davvero tante. Stargli dietro è faticoso e spesso anche impossibile. Vorrei disfarmi delle giornate grige e di questo silenzio che io e lui ci siamo imposti - tanto non c'è fine.. Lo sai meglio di me.

"E tu cosa mi racconti? Cosa hai fatto oggi?" Emma, con il dito, crea un buco nel mio impasto - lo fa per gioco, per divertirsi un po'.  Stendo completamente l'impasto sulla tavoletta e mi procuro le formine da utilizzare per fare i biscotti. 

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