Capitolo 83 - "Porcelain"

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Il sole si accovaccia tra le nuvole, un sole tiepido che riscalda lieve questa giornata di festa

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Il sole si accovaccia tra le nuvole, un sole tiepido che riscalda lieve questa giornata di festa. Si sente il traffico in strada, la fretta della gente. Io sono rimasta seduta sul mio letto a pensare senza neanche più fiatare. Zoe ha le sue cose da risolvere, una selezione di abiti da scegliere. Ha messo il suo borsone sul letto e, più indecisa che mai, ha iniziato a chiedermi consiglio. Ora l'indecisione regna ancora sovrana e io continuo a non esserle d'aiuto. È il giorno della Vigilia e lei vuole risultare impeccabile. Per chi, mi domando.. Perché in fondo siamo tra di noi. Io mi sforzo di liberare la mente e di essere leggera come lei, ma in questo momento mi risulta difficile e anche impossibile. Sono schiava dei miei stessi pensieri. Delle parole che gli ho sentito dire.. Questa stanza non può contenere un altro magone. Queste mura mi hanno già vista soffrire.. Zoe si appoggia uno o due vestiti addosso e, ancora indecisa, si gira verso di me.

"Quale mi sta meglio?" Mi chiede posizionandosi davanti ai miei occhi. "Rosso o blu?"

Controvoglia, osservo entrambi i vestiti. L'abito rosso è in pizzo mentre quello blu è di raso. Sono due abiti completamente diversi tra loro. È una scelta che va a gusto personale, e non so quanto il mio parere possa aiutarla sotto questo punto di vista. Le dico di appoggiarsi prima un vestito addosso e poi l'altro, in modo tale da vedere più chiaramente la differenza. Alla fine, scelgo l'abito più tradizionale.

"Il blu." Le dico e lei non sembra essere completamente d'accordo.

"Blu?" Ripete poco convinta. "Non è meglio il rosso? Non richiama di più il Natale?"

E a quel punto lascio scegliere lei. Non mi metto più in mezzo. Le dico che qualunque abito sceglierà sarà perfetto per l'occasione. Zoe fa un sonoro sbuffo perché non riesce a convincersi. Ma le bastano pochi attimi per tornare a parlare di me.  "E tu cosa ti metti?"

Ci incrociamo con lo sguardo per un breve istante. Non ho pensato a niente perché non è tra le mie priorità. 

"Non ho ancora deciso." Dico. Sono completamente presa da altro, mi scoppia la testa. Ovviamente, l'intervento di Zoe non può mancare neanche stavolta.

"Vuoi che ti presti qualcosa?" Rovista subito tra le sue cose e io le dico subito che non ce n'è bisogno. Troverò sicuramente qualcosa nell'armadio da indossare. Zoe intuisce che c'è qualcosa di strano. Il mio umore non è quello di sempre ed è evidente. Sospetta qualcosa, ma non si pronuncia. Io non faccio altro che pensare a quello che ci siamo detti io e Max. Non posso pensare a questo distacco e a questa decisione, non posso credere che la situazione con Dylan abbia portato a questa fine. E un pensiero va anche a lui, che quest'oggi lo passerà con mio padre. Troppe cose e in un solo giorno. Zoe mette per un attimo da parte i suoi abiti e si concentra su di me. "Chi ti ha tolto il sorriso?" Mi chiede all'improvviso. Sbatto più volte le ciglia e non rispondo. Faccio finta di niente, per quanto mi riesca. Ma Zoe è testarda, e quando si mette in testa una cosa non la ferma nessuno. E la sua domanda arriva dritta al cuore.

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