Capitolo 76 - "Back"

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Sapeva di vita e cose mai dette

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Sapeva di vita e cose mai dette. Di libertà e bellezza. Uno come lui lo trovavi anche nel bel mezzo di una folla intera. In un concerto stonato, davanti ad un Bar, nella piazza del quartiere. Lo avresti visto sempre perché quelli come lui si facevano riconoscere. Io non so quando ti ho riconosciuto - se è stato un solo istante o poco più. Ti sentivo forte, più di tutti gli altri. Proprio come una musica ad alto volume - così caotica che il cuore s'ammazzava. Sapevi di bello e di cose mai viste - eri raro e lo sapevo già. Io non so dov'ero quando ti hanno messo al mondo. Ero forse in un sogno previsto, in un desiderio.. Ma poi il mondo l'ho visto - e spesso non l'ho capito.. Chissà se prima di oggi ci siamo pensati mai. Se tu hai mai immaginato una come me.. Io so che quello  che vivo lo vivo pensando a te..

Se fossi qui mi vedresti ridere, e poi sorridere dei miei stessi guai.. Se vedessi il cuore ti copreresti gli occhi, e lo capirei.. C'è poco da dire su di te.. C'è molto da dire su due come noi.. Ricordati di me - e di tutto quello che c'è..
Adesso ci sono gli amici con me..
È una fredda sera d'inverno..
E tutto sembra al proprio posto..
Fuori posto c'è solo il cuore..
Ho deciso di passare il mio tempo fuori casa, insieme alle persone giuste. Bonnie è dovuta passare un attimo a lavoro ma sarà di nuovo qui a momenti. Intanto, Emma e Nev si perdono tra le meraviglie che questo negozio offre. È stata proprio l'insegna ad incuriosirci e a farci entrare. Magico, festoso, scintillante. Le sfere di Natale e i giocattoli posizionati sugli scaffali hanno un tocco artigianale davvero inconfondibile. Ma la cosa che mi stupisce di più, è vedere sul tavolo di fronte ai miei occhi tutta la città realizzata in miniatura. Le strade imbiancate, le luci delle piccole case, la ferrovia.. È incantevole guardare il lavoro che c'è dietro a tutto questo. Emma è affascinata dai piccoli dettagli e di come sembri tutto così incredibilmente reale. C'è un treno che sta per arrivare giù nella città. La ferrovia è pronta per accoglierlo, noi siamo già pronti per guardare.. E ti viene voglia di sentirti piccola, così piccola da entrarci dentro, in questa città.. E la gente si ferma a guardare questo spettacolo mentre i più piccoli rimangono a bocca aperta. Ma per loro c'è qualcuno.. Qualcuno di vero che li aspetta con gioia. Un vero e proprio Babbo Natale che, con la sua grinta, e risata, si fa già voler bene. E i bambini non se lo fanno ripetere due volte, è giunta l'ora di farsi sentire e di dire a voce alta i sogni più belli. Non si è mai abbastanza grandi per cose come queste. Sugli scaffali ancora tanti giochi, tante nuove bambole. C'è un peluche a forma di elfo che è seduto proprio più in alto di tutti. È lui il guardiano di questo negozio. Da come mi guarda, ha da dire qualcosa anche lui.. Emma vorrebbe prendere altri addobbi per la casa perché le decorazioni non sono mai abbastanza, più si abbonda e meglio è.. Ma l'indecisione è da sempre nemica di tutti.. E lei non sa scegliere.. Quello che sa è che porterebbe tutto via con sé. E ci sono ancora i dolci da vedere.. Caramelle e biscotti a volontà.. Adesso è davvero dura scegliere. Babbo Natale ci fa un saluto da lontano. Scherzando, ci chiede se quest'anno abbiamo fatto i bravi.

"Per me solo cose belle, eh. Quest'anno sono stata più che brava." Dice Emma sbirciando il reparto delle caramelle. Ma è l'espressione che vediamo comparire sul volto di Nev a farci credere il contrario, ed è subito per tutti una grossa risata..

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