Capitolo 22 - "Half"

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La leggera luce che inizia a filtrare dalle serrande, mi fa immediatamente stropicciare gli occhi e aggrottare la fronte

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La leggera luce che inizia a filtrare dalle serrande, mi fa immediatamente stropicciare gli occhi e aggrottare la fronte. Mi giro nel letto più volte, cercando di svegliarmi, ma ogni tentativo sembra non essere mai abbastanza.

Muovo i piedi sotto le lenzuola sicura di trovare quelli di Bonnie, ma quando mi ritrovo a toccare il vuoto, capisco che non c'è. I miei occhi si aprono all'improvviso, nonostante la stanchezza e la poca voglia che si portano dietro.

Mi giro per cercarla accanto a me, nella stanza, ma di lei non c'è traccia. Solo assenza.

Spettino i capelli guardandomi per un'ultima intorno, avvicinando le gambe al petto solo per sentire ancora più calore.

I ricordi del giorno precedente e quelli passati, sembrano ritrovare immediatamente la strada della mia mente. Sono confusa, ma non più del dovuto.
Quello che è successo in questi giorni fino ad ora, so che lo ricorderò come mi ricordo chi sono, continuamente, senza intervalli di spazio.
Ma so anche che una parte di me spera di dimenticare, che le questioni lasciate in sospeso si chiudano e abbiano una fine, questa volta duratura.

Parlare a Bonnie di Maxwell è stato difficile quanto giusto. Meritava di sapere dei nostri baci come ha sempre meritato di sapere tutto della mia vita, però non so, con esattezza, il suo pensiero riguardo tutto questo.

Ha espresso poche parole, quelle che forse credeva sarebbero bastate. Ma in fondo, mi conosce meglio di chiunque altro. Sa che alcune questioni preferisco non affrontarle subito.

Scendo dal letto controvoglia, sbadigliando più volte. I biglietti che sono sul comodino mi
ricordano ancora una volta il concerto che Bonnie aveva previsto per oggi.

Mi affretto ad uscire dalla stanza, stando attenta a non scivolare con i calzini, notando nell'ambiente un silenzio più presente del solito.

Rallento il passo senza accorgermene, percorrendo l'ultimo pezzo di corridoio per poi entrare improvvisamente in cucina.

"Era ora che ti svegliassi." Bonnie è divertita. La sua voce lo dimostra.

Ho la testa confusa, gli occhi pesanti.

"Scusami...Ero veramente stanca. Piuttosto, cosa ci fai tu già in piedi?" Le domando e lei ride lievemente.

"Sono le due e un quarto, Fall. Oltre a dover mangiare, dovremo anche prepararci. Hai presente il concerto a cui dovevamo andare?" Mi prende in giro.

Sbuffo, sedendomi a tavola. "Me lo ricordo, Bonnie. Solo.. Non credevo fosse così tardi." Provo a spiegarle. "Dov'è, invece, mia madre?" Le chiedo dopo.

Bonnie prende alcuni panini avvolti dalla pellicola trasparente, forse preparati da mia madre, avvicinandosi lentamente a me. "A lavoro. Una sua collega non è potuta andare e lei si è offerta per sostituirla. Mi ha chiesto di salutarti, quando è andata via."

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