Steel

Capitolo 81 - "Art"

Ci siamo sdraiati su questo letto senza rivolgerci parola. Ci siamo stesi l'uno accanto all'altra ma senza guardarci nemmeno in faccia. Ho protetto i tuoi occhi, e solo per non vederti soffrire. Adesso è strano anche dirlo o pensarlo, stare nudi in questa stanza insieme quando la fine ha forse il colore dell'alba. E quest'alba, stamane, colora le pareti di un colore vario.. Si scaglia sulla pelle.. Sfuma piano.. E tu sei Alba, che mi dormi accanto.. La notte con te è sincera.. Ci siamo dati tutto e non ce lo siamo neanche detti.. Il suono del suo respiro viaggia nella stanza e io che le sono vicino, che la vivo e respiro - rimango ad ascoltarla. Le resto accanto anche se non dovrei nemmeno essere qua - perché i patti sono patti - e io sono il bastardo di sempre, o forse per niente.. Ma toccarla è nella mia natura, sentire il suo corpo sotto le mani una poesia d'altri tempi. La pelle chiara quanto quella di una luna e la curva del suo fianco che si modella perfettamente sotto il palmo della mia mano. Se il tempo si fermasse proprio adesso, proprio qui, mi dimenticherei anche di pensare. Mi dimenticherei di tutto il male.. Vorrei non lasciarti niente di me - vorrei non lasciare traccia. Ma tu tracci il sentiero di ogni mio pensiero. Sei incolmabile.. Come i baci che ricorderò, e che non potrò riavere.. E io la bacio tutta, la sua pelle, non mi risparmio niente. E lei che cambia respiro, perché così neanche io ci vivo.. Mi fa nascondere il viso nell'incavo del suo collo e con la mano libera navigo altrove. Lei reagisce al mio tocco attaccando la sua schiena al mio petto. Le piace avere le mie mani addosso ma il gelo che porto sotto le dita la fa rabbrividire. Lei cerca di rimediare baciandole. Stringendo forte la mia mano.. Ma è il coraggio di guardarsi in faccia che manca.. La vedo aprire gli occhi e puntarli verso la finestra, c'è un intero cielo che aspetta di essere guardato. Che aspetta lei.. Lei che si è persa nel suo vuoto. Che certe cose non se le sa neanche spiegare. Lei che questo tempo lo maledirebbe pure. E forse dovremmo dirci basta già da adesso - mettere una fine per stare meno male dopo. Ma con te, la vita, è un salto nel vuoto..
La sento irrigidirsi sotto il mio tocco e me ne rendo conto all'istante. Le si è incupito il viso come il cielo fuori. E io lo so, che in tutto questo casino ci sono di mezzo io. Ci siamo di mezzo noi e quello che ci ci siam detti e ripromessi. Una sola notte.. Una sola notte per cancellare quello che c'è stato. Per togliermi il suo profumo di dosso. Per dimenticare il resto.. Per scordare chi eri, chi sei ora con me.. Il gelo è sceso in questo letto, si è presentato subito e anche bene.. L'ho sentito fin dentro le ossa. Lo sentirò anche se te ne andrai. Le do il suo tempo per svegliarsi e, senza disturbarla troppo, scivolo giù dal letto. Fallie si muove tra le lenzuola e mi cerca subito nel letto. Io sono già in piedi. Brevi passi - però sicuri. Mi concedo una sigaretta, ma per bruciare una notte ci vuole di più.. Fallie è sul letto che mi guarda, ogni centimetro di questo corpo è roba sua. Nuda davanti agli occhi miei, nudo davanti agli occhi suoi.. Il cielo trapassa le tende, ci colora la pelle. Io vorrei parlare di questa notte. Ma che ce lo diciamo a fare, quanto è bello stato, se lo sappiamo già.. Raccatto un accendino dal comodino e, sotto al suo sguardo attento, mi accendo una sigaretta. Faccio entrare un po' di aria fresca dalla finestra e faccio uscire un po' del mio sporco fumo fuori. Io mi sento osservato dai suoi potenti occhi verdi. E come faccio a non guardarla.. Quando tutto di lei richiama la mia attenzione. Fumo la mia sigaretta e lei si rigira tra le lenzuola. Lo sguardo che abbiamo modo di scambiarci è il primo di una lunga serie. E chissà che ci hai visto, in questi occhi di mare.. Io tengo conto del tempo..