Capitolo 23 - "Choices"

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Il tragitto in macchina è stato solo rumore e domande

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Il tragitto in macchina è stato solo rumore e domande.

Jason mi guardava spesso dallo specchietto retrovisore, ma non sapeva cosa chiedere.

Le domande che ha avuto modo di porci quando è corso in nostro soccorso, sono state le stesse di Bonnie, appena ci ha visti. Volevano capire ogni singolo movimento di Rue, le mie scelte, quello che ci ha portato ad aiutarla.

Gli sbagli di Rue rimangono tali e non possono essere cancellati, questo lo so, questo lei lo sa anche se finge di non saperlo.

Ma lasciarla lì non sarebbe stato da me, non sarebbe stato giusto.

Tengo ad Estelle e so che quello che ho fatto per Rue, lo rifarei, non cambierei nessun gesto, momento, parola.

Costringo le mie labbra a restare chiuse e a non fiatare per un breve momento, ma Jason mi parla, e non ho alternative.

"La tua amica ci raggiunge dopo?" Rompe il silenzio.

Frugo nella borsa che Rue porta a tracolla, trovando le chiavi di casa.

"È andata a prendere alcune cose che le ho chiesto per Rue in farmacia, visto che poco prima di entrare in auto si lamentava del mal di testa che aveva. Ho voluto essere scrupolosa. Sai, in caso non avesse quello che ci serve in casa." Gli spiego, ottenendo da parte sua un sorriso vivo e sincero.

"Bizzarro che tu fossi lì." Mi dice, mentre gli passo le chiavi.

"Non così tanto." Sussurro.

Il motivo per cui Maxwell era lì non ho avuto modo di scoprirlo, e Jason non ne parla, le domande sono rivolte ad altro e io non ho nulla da dire su questo.

Maxwell stringe Rue di più al suo petto ma non mi rivolge attenzioni. Ed io cerco di non volerle, concentrando il mio sguardo sulle mani di Jason, prese ad aprire la porta di casa.

"Sicuri che non ci sia nessuno in casa?" Ci guarda preoccupato. Guardo Maxwell per avere conferma, e lui annuisce, in risposta.

"Tu credi alle sue parole?" Jason indica Rue con il capo.

Maxwell sbuffa ed entra in casa, dandogli le spalle. "Vedi altre alternative?"

Jason ci rinuncia, facendomi passare. Accendo la luce all'entrata, spaesata, rivivendo tutto quello che in questa casa ho avuto la possibilità di vivere.

Le ore a parlare con Estelle, le giornate in casa, le feste, le provocazioni di troppo.

Quando Maxwell posa Rue sul divano, non posso fare a meno di ricordare che il posto che ora occupa, è lo stesso che occupavo con Bonnie, quel giorno. Lo stesso posto da cui mi sono alzata e corsa via, pur di non guardare il ragazzo che era di fronte ai miei occhi in quel momento, che ora è qui, davanti a me.

"Cosa facciamo con lei?" Jason porta via il silenzio.

Apro la bocca per parlare e dargli una risposta, ma Rue prende parola, e nessuno osa dire niente.

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