Capitolo 80 - "Skin"

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Il tuo inizio è la tua pelle sotto le mie mani

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Il tuo inizio è la tua pelle sotto le mie mani. È la voglia che hai.. Io non sono sicuro di niente - questa notte che vuoi è più incerta di me. Ti ho tolto il rossetto prima ancora di iniziare. Ti ho spogliata con gli occhi, ti ho messa a nudo.. Per me. Per questo buio che si ostina a guardare. E tu sei ammaliante, affascinante come poche cose. Il buio ti cola addosso.. Io non ho parole.. Ma è la tua passione a muovermi, a darti questa notte proprio così come l'hai chiesta. Ho vissuto giorni interi senza di lei.. Adesso ridammi indietro l'aria. La faccio girare di spalle e il suo corpo aderisce perfettamente al mio torace. E che brave, le mani, mentre viaggiano alla scoperta di lei. E lo senti che rumore fa, un respiro.. Quando trema.. Le faccio calare le maniche del vestito lungo le braccia. T'ho tolto l'aria.. La scollatura del vestito precipita pericolosamente giù. E io li guardo a lungo, i suoi seni.. Che si scoprono a poco a poco.. Ma io i suoi seni li devo stringere tra le mani. Li devo sentire bene sotto ai palmi. Me li devo godere. Mi tiene il mento con una mano e impaziente tocco la stoffa del suo reggiseno. La carne che si cela sotto.

"Se non t'avessi incontrata..." Sospiro sul suo collo. Se non t'avessi incontrata, chissà adesso dove sarei. Avrei fatto la mia vita, tu la tua.. Perché forse ci sarebbe da maledire quel giorno. Il giorno in cui t'ho vista. Forse avrei dovuto fare a meno di guardarti. Farmi gli affari miei. E invece ci son cascato. T'ho guardata. Adesso se ti guardo, ti guardo pure nuda..

Ci si sveste di fretta, per ansia e per gioco. Ci si bacia la pelle per stare bene. Lei si toglie di fretta le scarpe, io sfilo le mie. Le arrotolo il vestito ma prima di sfilarglielo la bacio ancora un po', lei si riprende indietro la sua aria.. Le sfilo il vestito dalla testa e i capelli le ricadono disordinati sulla schiena. Quanto caos porta con sé.. Mi aiuta a sfilarmi la maglia e l'incontro con i suoi occhi è più ravvicinato che mai. Ho sete di te e della vita che mi dai. Le faccio uscire i seni dal reggiseno e me ne godo la bellezza.  Pieni, così gonfi da sentirne io stesso il dolore. Mi sbarazzo del suo reggiseno e lei si schiaccia contro il mio petto. Io non resisto come vorrei. Con le mani, io, vado oltre. Assottiglio gli slip che indossa portandoli all'interno delle sue natiche, e il modo in cui sospira sulle mie labbra mi fa impazzire. E quelle parole dette lasciate al vento.. Cosa mi lascerai di te.. Se questa notte è davvero l'ultima.. Io ci provo, a non pensarti. Ad immaginarti con un altro che non sia io. Ci provo.. Ma non ci riesco.
Mi sbottona i pantaloni e io le succhio il collo. Trasalisce per un momento. Io sorrido come uno stronzo sulla sua  pelle chiara. È lei la protagonista indiscussa di questa incredibile sera.. Mi fa dannare come un matto.. Quando al posto di spogliarmi mi provoca camminando all'indietro.. E io che la seguo, che non gliela do mica vinta. Bloccata contro la finestra e me.. Scegli tu cosa vuoi fare adesso.. Te lo dico all'orecchio.. Lei porta una mano sul vetro mentre l'altra segue ancora me.. Le tiro da un lato l'elastico degli slip e, respirando nel suo orecchio, li faccio scendere giù per le cosce. Lei si gira di profilo, mi vuole guardare. Serra le gambe ma la bocca no.. Quella si lascia ancora baciare..
L'avresti mai detto? Che avresti passato così i tuoi anni. E tu così incerta sulla vita - ma così certa su di me. Ruota tra le mie braccia e io la tengo stretto. Lei lo sa, stasera è difficile lasciarsi.. Stasera ci pensano le mani a dirle quello che sento. Le vedi? Le senti.. Suonano il tuo corpo come un pianoforte. Sono note, i tuoi respiri.. Melodia antica.. Pura e sincera.. Antico musicista, io.. Che amo fare di te una nuova canzone. E questa canzone inizia così.. Con le tue mani contro il vetro.. Con il tuo riflesso alla finestra.. Con le mie braccia sotto il tuo seno.. La canzone che sei racconta di noi. E tu che mi conosci, che sai tutto di me.. Dimmi cosa sento adesso, se son vero o bugiardo, se prendo in giro come dicono o se amo per davvero.. Io quando amo, amo forte.. E tu sei come me.. Tu il resto non lo inganni.. La fortuna è sentirti sotto le mani. Sentire la donna che sei, che sei diventata poi.. E adesso che m'incanti, che mi fai fare il tuo nome.. Ci son cose che non sai, che non ti detto mai.. E ti bacio la pelle.. Ti do tutto di me.. Tu che ami il contatto - la mia bocca - la mia vicinanza.. Tu che di me ti sei presa tutto.. Indietro non si torna, indietro mai.. Adesso tu.. Solo tu.. Ti ho scritto una canzone sopra 'sta pelle.. Ti ho dedicato le parole più vere.. Quelle che non ti sei sentita dire mai.. E tu mi fai sospirare, proprio come il ritornello di una canzone, arrivi per restare.. Per lasciare il segno. Il segno che lasci fa eco nella stanza. Fa rumore con i respiri miei.. Io voglio prenderti contro questo vetro. Sentire il calore che lasci, il gelo che prendi.. Ti domino per gioco, per vincere io. Per te è inevitabile spingere le mani contro il vetro per lasciarti poi guardare.. Che donna sei, cosa cerchi.. Che uomo sono, cosa cerco io..
Non lo so, però ti bacio qui.. Tra il collo e la spalla.. Ti cerco come nessuna.. Non lo so, che uomo sono io...

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