TRENTA

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Alessandro

«L'amore quando ti travolge ti porta via con sé, come una valanga inarrestabile. Ed è questo che i protagonisti provano, senza riuscire ad opporvisi, nonostante non vogliano, nonostante non si sentano pronti per quel sentimento nuovo che li sovrasta» dice l'autrice «due cuori rotti che battono malconci, ritroveranno il ritmo giusto insieme... il ritmo dell'amore» conclude sorridente.

Vedo Andrea appoggiata alla colonna opposta alla mia, accanto a Martina, che fissa felice l'autrice battendo le mani.

È davvero bellissima.

Ripenso alle parole della scrittrice "l'amore ti travolge come una valanga inarrestabile", è precisamente la sensazione che sento dentro di me, sento di essere stato travolto totalmente e profondamente, non riesco a trovare il modo di tornare ad avere il controllo del mio cuore e dei miei sentimenti, ma allo stesso tempo questa perdizione è dolce e meravigliosa se lei mi tiene per mano e si perde con me.

Stai messo bene eh amico mio! Mi incalza la mia coscienza.

Fremo al pensiero di sabato prossimo, quando finalmente potremmo essere io e lei da soli, a perdermi in quelle pozze nere che mi avvolgono ogni volta che ci poso il mio sguardo dentro.

Un applauso scrosciante riempie la sala, mi risveglio dai miei pensieri e mi accodo per non risultare sgarbato, anche se nessuno mi sta guardando.

Mi volto, non posso perderla di vista, la vedo che mi sorride raggiante facendomi un piccolissimo occhiolino.

Sorrido e scuoto la testa passandomi una mano nei capelli spettinati, sembriamo due amanti clandestini o due cretini.

Vedo un'ombra avvicinarsi a lei e porgerle delicatamente la mano sorridendo. Filippo.

Martina ride introducendo il mio amico, uno dei miei migliori amici.

Non ci proverebbe con lei se sapesse la verità, basta dirglielo! Mi ricorda la mia coscienza.

Li fisso con aria furente, devo intervenire, devo assolutamente intervenire, mentre formulo il pensiero sono già accanto a loro, i miei piedi si sono mossi prima che io potessi anche solo pensarlo.

Filippo mi guarda con un guizzo negli occhi, pensa subito che voglia accettare la sua scommessa, in realtà voglio solo rivendicare ciò che è mio.

Ciò che è tuo... bel modo davvero, maturo.

Stai zitta!

Martina mi guarda con aria interrogativa e Andrea sorride, probabilmente ha capito la situazione, è troppo intelligente e sveglia.

«Lui è Alessandro Santini, un mio caro amico» dice Filippo introducendomi.

Stringo la mano presentandomi per la prima volta ufficialmente a Martina, che mi guarda con fare indagatore.

Afferro delicatamente la sua mano, e una scarica di elettricità mi attraversa, il suo tocco sulla mia pelle mi fa sempre lo stesso effetto, i suoi occhi scuri sono incatenati ai miei e sorride educatamente presentandosi «Buonasera Alessandro, Andrea De Angelis, molto piacere. Spero che la serata sia di suo gradimento» dice maliziosa.

«Decisamente» rispondo alzando in modo impercettibile le sopracciglia, ma lei se ne accorge lo stesso e sorride.

«Andrea mi stava dicendo che è la proprietaria di questo gioiellino» dice Fil posando una mano sulla mia spalla.

Martina continua a fissarmi come se fossi un alieno, il suo sguardo blu è truce su di me. Che ho fatto adesso?

«Davvero un posto incantevole, un piccolo angolo antico in un mondo troppo moderno» dico sornione.

FulmineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora