Andrea
«Mamy sei sicura che sto bene vero?» dice passandosi le manine intorno alla testa scura sistemandosi capelli fantasma... chissà da chi sta prendendo questo gesto, penso sorridendo.
«Sì, amore».
«Ma Leo viene vero?».
«Sì, amore» rispondo sistemandole lo chignon e prendendole le mani per evitare che se le passi continuamente sui capelli perfettamente tirati e laccati, c'ho messo dieci minuti buoni a farle questa acconciatura e non deve rovinarsi.
«E Ale anche vero?».
«Sì amore. Ale sta arrivando».
«Anche Stefano vero?».
«Sì Azzurra. Vengono tutti: Marty, Tommy, i nonni... tutti. Stai tranquilla» dico accarezzandole dolcemente la schiena fasciata dal body rosa.
«Mamy?».
«Dimmi amore».
«E se non fossi abbastanza brava? E se non mi ricordo tutti i passi? Come faccio? Scappo via?».
«Azzurra... abbiamo provato tantissimo, sai tutto e andrai benissimo e se anche un passo non dovessi ricordartelo... fai un bel sorriso, un respirone profondo e riparti. Noi siamo qui per fare il tifo per te in qualunque modo vada!».
«Okay... ho un po' paura».
«Piccola è normale, ma vedrai che quando salirai sul palco ti tremeranno tanto le gambe ma allo stesso tempo avrai una scarica di adrenalina che ti farà andare avanti come un treno. Fidati della tua mamma».
«Mi fido sempre di te e ti voglio tanto bene» dice lanciando le braccia intorno al mio collo.
Inspiro il suo profumo così dolce, che mi ricorda di quando era solo un piccolo fagottino profumato e dolcissimo.
«Va bene, mamy. Adesso però devo andare. Vedo che la maestra mi chiama. Devo mettermi il tutù».
«Ok amore» dico non lasciandola però andare e continuando a stringerla tra le braccia. Non voglio lasciarla andare, ancora.
«Mamma devo andare. Lasciami. Davvero» ribatte divincolandosi come un'anguilla.
Sospiro mollando la presa, la mia bambina sta crescendo.
«Corri! Corri! Faremo tardi» urla Leonardo rivolto al padre mentre li vedo sfrecciare in sala lungo la moquette bordeaux. scansando genitori, nonni e bambini.
Riconoscerei le loro voci tra un milione di persone.
«Ci siamo, tranquillo. Non pensavo che un saggio di danza ti emozionasse così tanto» scherza prendendolo in giro mentre passa tra i seggiolini per sedersi accanto a me.
«Uffa! Sei sempre il solito» sbuffa Leo.
«Ciao amore» dice stampandomi un bacio sull'angolo destro delle labbra.
«Ciao» sorrido guardandolo. Il cappotto blu doppiopetto gli fascia il busto divinamente, dal colletto intravedo una camicia bianca e un golf. I capelli sempre spettinati sono più elettrizzati del solito per via del freddo e del vento o forse del casco, le guance e la punta del naso sono rosse ma nonostante tutto è sempre bello da togliere il fiato.
Si volta verso i seggiolini dietro e saluta i nostri amici, lo vedo anche fare un cenno con la testa verso Stefano, dopo la decisione che ho preso di permettergli di far parte della vita di Azzurra non pensavo che sarebbe stato tutto così stranamente naturale. Alessandro ha capito perfettamente le motivazioni che hanno dettato la mia scelta e non si è opposto né mi ha giudicato dopo di essa, si è limitato a capirmi e assecondarmi, e non credo di averlo mai amato così tanto come in questo momento. Dal suo canto Stefano per adesso sta mantenendo un comportamento impeccabile, sa benissimo che al minimo errore tornerei indietro sui miei passi tagliando tutti i ponti e prendendolo a calci nel culo.

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Fulmine
ChickLit[⚡️COMPLETA⚡️] 🔞Contiene scene di sesso e linguaggio volgare🔞 Andrea e Alessandro. Azzurra e Leonardo. Due cuori, due famiglie, un futuro. Andrea ha un piccolo negozio a Trastevere, nel cuore di Roma, Alessandro è un architetto che ha deciso di fa...