Alessandro
Quarantanove... cinquanta... cinquantuno... cinquantadue... sto contando i secondi che mancano allo scadere di questi fottuti cinque minuti.
Dico io... si può essere così stronze? Lasciarmi fuori casa così... dopo che stavamo scopando in ascensore, è una cattiveria senza precedenti e le mie palle pulsanti e doloranti ne sono la prova.
Quando aprirà quella porta la distruggo, la scopo su ogni fottuta superfice di casa e in ogni buc... Alessandro non fare il maniaco, mi riprende la mia coscienza... Okay, la farò urlare fino a che non dovremmo andare a cena... la farò pentire, in senso buono ovviamente, di avermi chiuso qui fuori.
«Amore...» dice aldilà del legno freddo.
«Dimmi stronza» ribatto.
«Mi fai una promessa?» dice implorante.
«Che ti farò godere come non ho mai fatto? Ci puoi scommettere» dico ridendo sotto i baffi.
«Ci credo amore, ma non è solo questo... allora io aprirò la porta ma promettimi di contare fino a venti e poi entrare... ti prego, è importante».
Pure? Aspettare ancora?
Ormai venti secondi in più che ti costano? Effettivamente...
«Va bene stronzetta» prometto grattandomi la guancia con la barba corta.
Fisso il grande portoncino marrone scuro, la serratura scatta e inizio a contare, mentre sento dei passi allontanarsi correndo.
Che diamine sta progettando?
Uno...
Due...
Tre...
Quattro...
Cinque...
Sei...
Sette...
Otto...
Nove...
Dieci...
Undici...
Dodici...
Tredici...
Quattordici...
Quindici...
Sedici...
Diciassette...
Diciotto...
Diciannove...
Venti...
Poggio la mia mano destra sulla porta spingendo il legno e spalancandola.
Ora non mi scappi più!
Il buio mi avvolge, nonostante siano le undici di mattina di inizio giugno, noto una scia di piccole candele posizionata in fondo al salotto, nel corridoio che porta alla zona notte.
Chiudo piano la porta e inizio a seguire la flebile luce.
Arrivo davanti alla camera di Andrea e un fremito mi attraversa da capo a piedi, cosa si sarà inventata?
Il mio amichetto pulsa violentemente, è duro e preme la stoffa per uscire e saziare la sua donna ancora e ancora.
Spalanco la porta della sua camera e mi blocco, mentre probabilmente la mia mascella è appena caduta a terra finendo in Cina.
Andrea davanti a me è... una visione.
La scansiono con i miei occhi come si fa con un'opera d'arte in un museo famoso, come fa chiunque davanti alla Venere del Botticelli. Lei è la mia Venere.
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Fulmine
ChickLit[⚡️COMPLETA⚡️] 🔞Contiene scene di sesso e linguaggio volgare🔞 Andrea e Alessandro. Azzurra e Leonardo. Due cuori, due famiglie, un futuro. Andrea ha un piccolo negozio a Trastevere, nel cuore di Roma, Alessandro è un architetto che ha deciso di fa...