Alessandro
Penne all'arrabbiata, cotolette, patatine fritte, crocchette di patate, supplì, carciofi fritti, pollo arrosto e torta al cioccolato.
«Ma quanto pensi che si mangi?» chiedo stupito.
«Non si sa mai, se ci viene fame improvvisamente stanotte? Che si fa? Si mangia una gamba del tavolo?» mi risponde lei stizzita tentando di caricare nel cestino della sua bici tutto il quel ben di dio.
«Dai dammi mezza roba» ribatto prendendo due buste.
Inforchiamo le bici e torniamo verso casa.
Il fantastico braciere è ancora acceso, per la mia gioia, lo riapro ravvivando il fuoco.
Devo assolutamente conoscere suo nonno, penso mentre pungolo il ciocco carbonizzato.
«Vieni dentro che si mangia» mi chiama Andrea.
Il suono della sua voce è così dolce e caldo, potrei anche abituarmici.
Ah si, eh? Ti ci abitui? Mi incalza la vocina dentro di me.
Mi alzo e la raggiungo dentro.
Ha apparecchiato tutto nella sala da pranzo, adiacente al salotto.
Riempie nuovamente i nostri bicchieri e ci accomodiamo uno di fronte all'altro al grande tavolo di vetro.
«Questo cos'è?» chiedo curioso rigirandomi tra le mani una specie di barattolo tutto colorato trovato su un ripiano della grande libreria.
«Ei, è la coppa della verità, porta rispetto!» ribatte lei.
«La che?» chiedo.
«L'abbiamo istituita io e Giulio negli anni, è un insieme di domande che ci sono state fatte, durante i vari giochi come obbligo o verità o stronzate simili. Non pensavo nemmeno fosse più nella libreria, la usavamo per i festini alcolici» risponde lei avvicinandosi a me.
Il mio corpo risponde immediatamente alla sua vicinanza, una parte in particolare, è tutto la sera che combatto con la voglia di baciarla e prenderla su questo divano bianco.
«Vuoi giocare?» mi chiede lei con quello sguardo selvaggio negli occhi che le ho visto solo in due occasioni.
«Ci sto» mi ritrovo a dire, ma so già che me ne pentirò
«Ogni domanda scomoda si beve, ok?» ribatte lei.
«Andata!» rispondo seguendola fuori intorno al falò.
«Aspetta prendo due coperte» dice alzandosi nuovamente in piedi e rientrando in casa.
«Cominciamo?» chiedo impaziente di sapere tutto di questa donna.
«Vai, pesca la prima domanda» mi incita lei.
«Cibo preferito? Banale questa!» dico deluso.
«Pasta e gelato» ribatte lei.
«Ma sono due? Non vale! Per me pizza» rispondo.
«Non posso scegliere, non me lo chiedere, perché non lo farò» conclude lei.
«Tocca a me» dice felice «Primo bacio?»
«Mmm...Ponte Vecchio, seconda media con una certa Chiara, una compagna di scuola. Te?»
«Qui al mare. Dentro la cabina di Carlo, il mio primo fidanzatino, avevo dodici anni».
«Viaggio dei sogni?» dico pescando dal barattolo.
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Fulmine
Romanzi rosa / ChickLit[⚡️COMPLETA⚡️] 🔞Contiene scene di sesso e linguaggio volgare🔞 Andrea e Alessandro. Azzurra e Leonardo. Due cuori, due famiglie, un futuro. Andrea ha un piccolo negozio a Trastevere, nel cuore di Roma, Alessandro è un architetto che ha deciso di fa...