QUARANTOTTO

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Alessandro

«Chiedilo al tuo amico cosa succede... magari stavolta ha il coraggio di dirlo» dice incazzata, entrando nel taxi e andandosene.

Cazzo! Cazzo!

Batto sul finestrino pregandola di rimanere e non andarsene.

«Io non sto capendo» continua Filippo.

«Cosa dobbiamo chiederti Ale? Che succede tra voi?» chiede Lorenzo allarmato.

«Siete degli stronzi, ecco che succede» ribatto scattando.

«Ei Ale...» dice dolce Claudia.

«Non c'è un cazzo da capire» dico voltandomi a fissarli con le lacrime che bucano gli occhi «Io e Andrea stiamo... insieme» ammetto, liberandomi dal peso che opprimeva il mio cuore.

«Cosa? Perché noi non ne sappiamo nulla? Tu lo sapevi?» chiede subito ferito Lorenzo voltandosi verso Claudia. Filippo mi fissa con sguardo truce.

«Non ho avuto il coraggio» ammetto sedendomi sui gradini di marmo.

«Da quanto tempo va avanti?» chiede Filippo.

«Dalla serata al Pump» interviene Matteo.

«Tu lo sapevi?» chiede Lorenzo.

Matteo annuisce abbassando lo sguardo.

Porca troia, sono un coglione! Un enorme coglione!

«Pensavo fossimo migliori amici» mi dice con sdegno Lorenzo.

«Lo siamo...» dico guardandolo con gli occhi che mi si gonfiano di lacrime.

«A quanto pare non abbastanza» ribatte lui secco.

«Lore non ti ci mettere anche te adesso ti prego, anzi lasciatemi in pace, tutti quanti» urlo. Non voglio che vedano le mie lacrime.

È anche colpa loro se è successo tutto questo casino.

Davvero? Lo sai benissimo che è tutta colpa tua, coglione! Mi infama anche la mia coscienza.

Abbandono la testa tra le ginocchia piegate.

«Ei amico, va tutto bene, si sistemerà tutto... non fare così. Dai» dice Lorenzo sedendomi accanto a me e abbracciandomi.

Lui è dannatamente migliore di me.

«H-ho r-rovinato tut-tutto. Non posso perdere anche voi...» balbetto.

«Shhhh Ale... troveremo il modo. Non ci perderai mai lo sai. Sei un coglione ma ti voglio bene anche per questo» dice serio.

«Sono un coglione» dico contro la sua spalla.

Un corpo più piccolo e caldo mi avvolge dall'altro lato, riconoscerei il suo tocco tra un milione di persone... è Claudia.

Mi stacco da Lorenzo e la fisso con gli occhi rossi.

Il suo viso così familiare, mi infonde un po' minimo di sicurezza e amore, ma il mio cuore che martella distrutto nel petto è la prova che niente può far smettere questo dolore se non lei... Andrea.

«Cla... ho rovinato tutto...» dico tirando su col naso.

Lei mi stringe e mi sussurra parole dolci e rassicuranti.

«Cazzo, non lo vedevo messo così da Camilla» commenta Filippo dietro di noi.

«Taci Fil, non è il momento» lo riprende Lorenzo ringhiando.

«Accompagno Chiara a casa, che dici?» chiede Matteo a Lorenzo cercando di allentare la tensione.

«Grazie amico, io stasera rimango con lui» dice Lore abbracciandomi da dietro.

FulmineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora