Alessandro
Un cinguettio lontano, una timida luce che illumina la stanza, un leggero peso e l'intorpidimento tra il braccio destro e il pettorale mi riportano piano alla realtà dal mondo dei sogni.
Cerco di richiamare tutto quello che è successo la sera prima nella mia mente, inspiro profondamente e il suo profumo invade tutto il corpo, apro gli occhi lentamente e vedo una massa di capelli castano scuro poggiati su di me, accarezzo piano il fianco nudo e sorrido sereno.
Non se n'è andata, è rimasta qui accanto a me, penso scostandole una ciocca di capelli dal viso.
Quanto è bella anche mentre dorme, con le guance arrossate e la bocca socchiusa.
Sento il dolce peso del suo corpo appoggiato al mio, il suo seno contro di me, le gambe intrecciate e la sua mano è poggiata all'altezza del mio cuore che martella forte.
Una sensazione strana si impossessa di me, chiudo gli occhi, inspiro profondamente cercando di decifrare questa emozione.
Si chiama felicità, coglione! Mi schernisce la vocina dentro di me.
Stai zitta. Ribatto.
Goditi questa serenità e non pensare a nient'altro, chiaro? Mi ammonisce severa.
Ma che ore sono? Cerco di capire guardando verso la finestra e tornando alla realtà.
Mi muovo impercettibilmente cercando di sporgermi per vedere la sveglia sul comodino, senza svegliarla.
«Ei...» sussurra lei con voce roca aprendo piano gli occhi.
«Buongiorno» dico sorridendo.
«Mi piacciono t-tanto le tue fossette» dice richiudendo gli occhi e poggiando l'indice in una di queste «sei più bello quando ridi».
«Tu sei bellissima sempre» sussurro convinto che quando si sveglierà non si ricorderà nulla.
«Forse non mi hai vista bene, ma di mattina non sono un grande spettacolo» ribatte nascondendo la faccia nel mio petto.
È decisamente sveglia, allora.
«Ho capito tutto! È per quello che scappi la mattina dopo? Per non terrorizzare lo sfortunato con cui hai passato la notte?» rispondo ridendo.
«Non fai ridere» ribatte offesa e in uno scatto fulmineo monta a cavalcioni su di me nuda, spalancando gli occhi scuri e iniziando a farmi il solletico.
I suoi lunghi capelli ricadono scomposti su di lei e su di me, coprendole il seno e pizzicandomi il petto.
Inizio a ridere senza controllo, soffro troppo il solletico la mattina e soprattutto quando vengo colto di sorpresa e rilassato.
Le nostre intimità si strusciano senza barriere e lei spalanca gli occhi bloccandosi. Un lampo di malizia li attraversa, si lecca le labbra secche e sogghigna.
«Ma buongiorno anche a te» parla, alzando il piumone, al mio amichetto.
«Mi fai questo effetto, sempre, anche la mattina» dico attirandola a me, facendo sbattere i suoi seni contro di me.
«No ti prego, non baciarmi...» mugola serrando le labbra «fammi lavare i denti prima».
«Ma smettila» dico premendo le mie labbra sulle sue e picchiettando con la lingua contro il muro che ha tirato su.
Umetto le sue labbra con la mia lingua, passandola piano sul labbro inferiore e poi su quello superiore, mordicchiandoli appena.
Sento il suo respiro cambiare e in un secondo si arrende, facendomi entrare e ricambiando il mio bacio.

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Fulmine
ChickLit[⚡️COMPLETA⚡️] 🔞Contiene scene di sesso e linguaggio volgare🔞 Andrea e Alessandro. Azzurra e Leonardo. Due cuori, due famiglie, un futuro. Andrea ha un piccolo negozio a Trastevere, nel cuore di Roma, Alessandro è un architetto che ha deciso di fa...