Alessandro
«Amore... amore... Ale... svegliati... amore» sussurra piano con un tremore alla voce.
«Ehi... s-sono... svegl...»
«Amore mi sa che ci siamo» ribatte lei.
«COSA? Sono sveglio. Sono sveglio. Ci siamo... ci siamo?» chiedo terrorizzato schizzando su come una molla.
«Mi sa di sì, ho una strana sensazione e ogni sei minuti e venti secondi credo di avere una contrazione»
«ODDIO. PORCA TROIA. Andiamo in ospedale» urlo in preda al panico «ospedale, macchina, borsa... niente panico, ok... niente panico».
Mi infilo un paio di jeans e una t-shirt, prendo la borsa, ormai pronta da settimane, con il necessario, le chiavi della macchina ed esco. Da solo. Porca miseria Camilla.
Rientro in casa e la trovo appoggiata al tavolo che fissa la porta e sorride.
«Mi sa che senza di me vai da poche parti, fino a prova contraria senza di me la festa non può iniziare» dice ridendo.
Dio quanto è bella, anche adesso, sudata, con i capelli legati a caso, una tuta informe addosso, con quel velo di panico che le invade lo sguardo e le guance arrossate, non è mai stata così bella.
«Sono un coglione, scusami» dico avvicinandomi a lei.
«Senti» dice prendendo la mia mano e poggiandosela sulla pancia, strizza leggermente gli occhi in una smorfia di dolore e accelera il respiro. Sento un leggero tremito che pervade la superfice del suo ventre e come un irrigidimento dei muscoli.
«È una contrazione?» chiedo terrorizzato trattenendo il fiato.
«Credo di sì» sussurra lei rilassandosi.
La guardo terrorizzato, sta per affrontare una delle prove più difficili della vita e io ho una fottuta paura di non essere all'altezza. Di non essere alla sua altezza.
«Ale?»
«Sì?»
«Andrà tutto bene amore» mi rassicura Camilla.
«Andrà tutto bene» ripeto baciandole i capelli biondi e accarezzando il pancione stretto dentro la mia maglia dei Rolling Stones. Tra poche ore incontrerò mio figlio.
«Stai cronometrando?» mi chiede.
«Sì, contrazioni ogni minuto e quindici secondi, durata media di ogni contrazione quarantacinque secondi» dico fiero.
«Dilatazione?» chiede Camilla ridendo.
«Sei centimetri».
«Ne arriva un'altra...» dice aggrappandosi alla testiera del letto, piegata a novanta. Ormai questa è diventata la nostra posizione preferita, sono almeno tre mesi che riusciamo a scopare solo così.
Mi posiziono dietro di lei, massaggiandole piano la schiena con movimenti lenti e circolari, come ci hanno insegnato al corso. La camicia da notte di cotone con le margherite è leggermente umida sotto le mie dita. La sento tendersi sotto di me, irrigidirsi e mugolare dal dolore. Conto i secondi e piano piano allenta la tensione, finendo il dolore dovuto alla contrazione.
«Forza amore ci sei quasi, dai manca pochissimo. Forza» cerco di darle coraggio.
«Signor Santini vuole vedere?» chiede l'ostetrica sorridendomi e facendomi cenno di passare al lato oscuro, ovvero davanti alle gambe di Camilla, dove si sta svolgendo l'azione.
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Fulmine
ChickLit[⚡️COMPLETA⚡️] 🔞Contiene scene di sesso e linguaggio volgare🔞 Andrea e Alessandro. Azzurra e Leonardo. Due cuori, due famiglie, un futuro. Andrea ha un piccolo negozio a Trastevere, nel cuore di Roma, Alessandro è un architetto che ha deciso di fa...