35.

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Ci sono persone che ti piacciono perchè le stimi, altre perché sono intelligenti, altre perché sono belle.
Ci sono quelle di cui apprezzi l'ironia, la spontaneità, il coraggio.
Ci sono quelle che ti stupiscono con un gesto, quelle su cui puoi contare sempre, quelle che ti insegnano qualcosa.
Ci sono persone che ti piacciono per come si muovono, per il tono della voce, perché sanno raccontare le cose.
Ci sono quelle che ti conquistano con la determinazione, con la bontà, con il talento.
Ci sono quelli che ti fanno commuovere, che ti illuminano la giornata.
Ci sono quelli che scegli, quelli che ti deludono e perdoni, quelli grazie ai quali cambi, quelli per cui non cambi mai.
Ci sono persone che ti convincono, che ti sorprendono, che ti affascinano.
E poi ci sono le persone che senti.
E non necessariamente sono tutte queste cose, forse ne sono alcune, a volte nessuna.
Magari non sono perfette, non sono infallibili e sbagliano tutto.

3 settimane.
3 settimane rinchiusa in casa a lavorare duramente cercando di non pensare.
"Questi sono gli altri documenti che mi hai richiesto." disse Tokyo raggiungendomi nel mio ufficio e le feci un piccolo sorriso ringraziandola.
Mi alzai controllandoli e imprecai accendendomi l'ennesima sigaretta.
"Non puoi evitarla per sempre, vai da Sergio e metti quella cazzo di firma." disse la mia migliore amica e alzai gli occhi al cielo infilandomi il capotto.
Andai davanti allo specchio e mi truccai pesantemente, non dormivo e avevo delle occhiaie evidentissime.
"Vieni con me?" dissi guardando Tokyo tramite lo specchio e subito annuì alzandosi in piedi in fretta.
Entrammo in macchina e partì alzando il volume della radio, non volevo parlare di lei e fortunatamente la ragazza al mio fianco non fece nessuna domanda.
"Fanculo." dissi entrando con la mascella contratta e Sergio mi fece un piccolo sorriso facendomi cenno di avvicinarmi nella sala da pranzo.
Era con altre persone e salutai con un semplice cenno, sedendomi elegantemente nella sedia.
"Tutto bene? È da un po' che non ti vedo e mi stavo preoccupando." disse serio e annuii scrollando le spalle.
"Ho avuto tantissimo lavoro da fare." risposi sul vago e uno dei miei uomini mi diede il mio pacchetto di sigarette.
Ne accesi una e guardai attentamente Zulema raggiungerci, sussultai leggermente sotto al suo sguardo di fuoco ma non disse una parola e si sedette a capo tavola lontano da me.
"Sono contento che tu sia qui." disse Will intervenendo e gli feci un piccolo sorriso, Zulema lo guardò male e quasi sorrisi per la sua gelosia.
"Ti sono mancata?" dissi stuzzicandolo e il mio scorpione fece un piccolo colpo di tosse incrociando le gambe.
"Tantissimo." disse con un sorriso da idiota sulle labbra e risi scuotendo la testa.
Incominciammo a parlare per il prossimo colpo e sentivo lo sguardo della mia regina araba addosso, mi morsicai il labbro nervosa e percepii il telefono vibrarmi nella tasca posteriore dei jeans.
Lo afferrai incuriosita e Zulema aveva uno sguardo abbastanza serio ma divertito.

MESSAGGIO DA: zulema.
vuoi farmi incazzare anche oggi?
p.s: sei bellissima.

Sorrisi come un'ebete e feci finta di ascoltare gli altri rispondendo a qualche domanda, intanto pensai bene a cosa risponderle e sospirai digitando subito.

MESSAGGIO A: zulema.
rilassati, non puoi essere al centro del mondo anche per la minima cosa.
p.s: lo so. ;)

Inviai e subito guardai la sua reazione incuriosita, sgranò gli occhi e serrò la mascella con uno sguardo concentrato.
Era a dir poco bellissima.

MESSAGGIO DA: zulema.
ancora con le faccine? in ogni caso se vogliamo parlare di centro sai benissimo che ho un posto preferito. ;)

Sgranai gli occhi e un calore nel basso ventre mi fece agitare sul posto, mi toccai i capelli sotto al suo sguardo soddisfatto e giusto per far capire agli altri che stavo prestando attenzione mostrai il mio piano d'attacco per il prossimo colpo.
Sergio mi sorrise e afferrai nuovamente il telefono lanciando un'occhiataccia a Zulema.

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