15.

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past the blood and bruise, past the curses and cries, beyond the terror in the nightfall, haunted by the look in my eyes that would've loved you for a lifetime, leave it all behind and there is happiness.


"Berlino, accosta ti prego." dissi scoppiando a piangere senza trovare la forza di controllarmi e non appena si fermò in una piazzola deserta slacciai la cintura e l'abbracciai singhiozzando disperatamente.
"Sono qui, sempre." disse accarezzandomi i capelli e sapevo che di lui potevo fidarmi perché era stato l'unico ad avvisarmi che stavo commettendo un errore più grande di me.
"Grazie, grazie." dissi scoccandogli un bacio sulla guancia e notai che stava cercando in tutti i modi di trattenersi nel piangere anche lui.
"Mi dispiace veramente tanto per tutto quello che hai dovuto passare e se potessi tornare indietro nel tempo probabilmente ti avrei legata cazzo." disse ripartendo dopo alcuni minuti e feci un lungo respiro profondo calmandomi e con cautela Berlino accellerò, cercando la mia mano e stringendola.
"Lo sai che per capire le cose devo sbatterci bene la testa e l'ho fatto davvero questa volta però." dissi ridendo leggermente e il mio amico mi indicò una cosa nel cruscotto, l'aprii e notai che mi aveva preso un telefono nuovo di ultima generazione, sgranai gli occhi e mi sorrise.
"Con il lavoro e la vita che fai non puoi non averlo, devo rintracciarti in qualche modo, no?" disse sorridendomi e subito cercai nella tasca della mia felpa la memory e la sim che avevo conservato, speravo di non ritrovarle ma sfortunatamente non fu così.
Non appena accesi il telefono miliardi di chiamate e messaggi apparvero davanti a me, alcune persone non me le ricordavo mentre altre invece si.
"Gli altri vorrebbero parlare con te ma Denver ci ha avvisato che non vuoi saperne e rispettano assolutamente la tua scelta, ma riguardo a me per favore non cancellarmi dalla tua vita." disse sospirando e subito gli strinsi la mano cancellando tutti i messaggi che avevo su whatsapp quando ad un certo punto rilessi le conversazioni con Zulema.
Un senso di nausea mi pervase e in tutti questi anni non si era nemmeno presa la briga di cercarmi, cancellai tutta la chat arrabbiata ed entrai su Instagram notando che il suo profilo era rimasto sempre lo stesso, non aveva più messo nessuna foto e notai zero stories.
I suoi followers erano aumentati parecchio così come i miei e mi vennero le lacrime agli occhi notando che aveva lasciato il nostro selfie tra le sue poche foto.

mi rubita.💞

"Dovresti vedere quanto è cambiata." disse Berlino notando che stavo guardando le foto con Zulema e misi subito il telefono in tasca, senza fiato.
Erano emozioni troppo forti che però avevo archiviato alla grande ma notai subito dei brividi formarsi nella mia pelle.
"Anche io, sapessi quanto." dissi guardando fuori dal finestrino nel mentre che il paesaggio scorreva veloce.
"Lo vedo e si nota." disse fermandosi davanti ad un semaforo rosso e accese il riscaldamento, non sapevo cosa dirgli anche perché tutti erano informati di qualsiasi cosa che era successa e non aveva senso dire le stesse cose.
"Voglio andare nel mio appartamento." sbottai ad una certa e notai che erano le cinque del pomeriggio, desideravo un bagno caldo e dovevo assolutamente risistemarmi da cima a fondo a partire dai capelli.
Non ero più una ragazzina ma una donna vera e la mia bellezza doveva essere risaltata ancora di più.
"Certo stai tranquilla, ecco le chiavi." disse dandomele velocemente e riconobbi subito il mio palazzo di lusso in lontananza.
"Verrò a trovarti presto, va bene? Ora hai bisogno di prenderti cura di te. Te lo meriti Maca ed io sarò qui a tua disposizione sempre, d'accordo?" disse il mio amico fermandosi davanti al cancello e lo abbracciai con forza fino a non respirare più, scesi dalla macchina e afferrai il mio zaino con le poche cose che mi erano rimaste.
Feci un ultimo cenno del capo a Berlino ed entrai in ascensore sorridendo felice per il fatto che ero finalmente a casa.
Afferrai le chiavi ed entrai dentro notando che la casa era stata sistemata da cima a fondo, un profumo intenso mi travolse e mi rilassai chiudendo subito la porta alle mie spalle.
Mi guardai attorno notando ogni cosa al suo posto e mi tolsi la felpa accendendo subito i riscaldamenti al massimo.
Aprii l'armadio e la prima cosa che mi venne in mente di fare fu di gettare tutti quanti i miei vestiti alla spazzatura.
Volevo ricominciare da capo e ovviamente anche il mio stile era cambiato insieme alla mia personalità.
5 anni erano tanti, troppi.
Nel mentre che riempivo le buste con i miei vestiti una felpa mi capitò tra le mani e sgranai gli occhi accorgendomi che era di Zulema.
La sua felpa preferita.
Non ci pensai due volte e me la portai sul viso annusando il suo profumo meraviglioso che solo a sentirne l'odore mi fece venire le lacrime agli occhi.
"Figlia di puttana." mormorai serrando la mascella a vari flashback colpirono la mia mente, alcune lacrime rigarono il mio viso e velocemente misi la felpa nel cassetto vuoto per poi togliere il resto dei vestiti.
Lasciai tutte le buste fuori dall'appartamento per essere ritirate e mi sentivo felice nell'averlo fatto perché era come stessi realmente incominciando da zero.
Riempii la vasca riempiendola di schiuma e mi immersi rilassandomi completamente e sfogando tutta la mia rabbia in un pianto liberatorio.
Io non vivo né nel mio passato, né nel mio futuro.
Possiedo soltanto il presente, ed è il presente che mi interessa.
Se riuscirai a mantenerti sempre nel presente, sarai una persona felice.
La vita sarà una festa, un grande banchetto, perché è sempre e soltanto il momento che stiamo vivendo.

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