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Strappai l'ennesimo foglio e mi toccai i capelli nervosamente incominciando il piano d'attacco.
Ero nella sala da pranzo e gli altri si stavano allenando con delle armi che sapevo usare alla perfezione già da diversi anni.
Un rumore di anfibi attirò la mia attenzione e alzai di poco lo sguardo per guardare la mia ragazza in tutto il suo splendore, come al solito era perfetta.
"Sei da quasi tre ore così, caffè?" mi propose seria e lo accettai ringraziandola.
Era ancora bollente e lo appoggiai sopra al tavolo continuando a guardare tutte quelle mappe incasinate.
Zulema si guardò attorno e lentamente si inchinò alla mia altezza sollevandomi il viso con due dita, le sorrisi e si avvicinò piano lasciandomi un lungo bacio sulle labbra possessivamente.
Le sfiorai delicatamente il collo intrecciando la lingua con la sua e la spinsi sopra al mio corpo facendola sedere a cavalcioni sopra alle mie gambe, per poi stringerle la vita.
"Sono da un paio di giorni che non ti bacio e stavo uscendo fuori di testa." disse ansimando contro la mia bocca e le mie mani scivolarono attorno ai suoi glutei che strinsi con forza strappandole un piccolo gemito di piacere.
Mi piaceva da morire guardarla dal basso e avendo libero accesso al suo seno incominciai a sbottonarle la camicia per lasciarle dei baci umidi e caldi su di esso.
Si morsicò il labbro chiudendo gli occhi e non appena mise la testa all'indietro le divorai il collo leccandolo e mordendolo.
"Maca." disse soffocando un gemito ed era a dir poco bellissima vederla sopra di me in questo stato, mezzo nuda.
"Mi manchi troppo, il lavoro mi sta distruggendo e ho bisogno di te." sussurrai stringendole delicatamente il seno destro e mugugnò di approvazione.
Le strinsi i capelli avvicinandola al mio viso e mi leccò lentamente il labbro inferiore per poi mordermelo.
Ad un certo punto qualcuno bussò alla porta e Zulema imprecò togliendosi dal mio corpo, Berlino entrò e la vide abbottonarsi la camicia e si imbarazzò leggermente per il suo aspetto.
Mi tolsi con il palmo della mano il rossetto e ripresi fiato toccandomi i capelli.
"Non volevo disturbarvi." disse il mio amico evitando il mio scorpione e gli feci un sorrisetto tranquillizzandolo.
"Invece l'hai fatto cazzo." sbottò la donna al mio fianco sistemandosi del tutto e la guardai un pochino male.
"Zulema, per favore." sussurrai facendola sbuffare e si accese una sigaretta nervosa, era bellissima anche da arrabbiata e soffocai una risatina.
"Ho delle novità da parte di Will." disse porgendomi un computer e Zulema spalancò la bocca di scatto.
"Esiste ancora quel coglione?" disse incredula e alzai gli occhi al cielo per la sua gelosia evidente.
La lasciai perdere e Berlino se ne andò chiudendo la porta alle sue spalle, lasciandoci i nostri spazi.
Avevo la mascella serrata e controllai tutti quei dati con accuratezza fino a quando non percepii la presenza di Zulema alle mie spalle, mi voleva eccome.
"Idiota, sto lavorando." sussurrai cercando di staccarla ma afferrò i miei capelli facendomi portare la testa all'indietro scoprendo il mio collo.
Con l'altra mano libera mi strinse la gola per tenermi ferma e mi baciò con passione ma mi staccai quasi subito.
"Non mi interessa, ti voglio ora." ansimò contro al mio orecchio cercando di farmi cedere ma la evitai continuando a guardare quei documenti e sorridendo perché il mio amico aveva fatto un lavoro a dir poco impeccabile.
"Più tardi." ansimai non appena borbottò contrariata e mi fece ridere, cercò nuovamente le mie labbra e mugugnai continuando a guardare il pc.
Baciò il mio collo scendendo sempre più in basso e mi morsicai il labbro non appena si infilò in mezzo alle mie gambe rimettendosi a cavalcioni sovrastandomi.
"Che cazzo, Zulema." dissi piagnucolando infastidita ma la donna sopra di me scosse la testa girando il mio viso nella sua direzione e mi baciò infilandomi la lingua in bocca.
"Comando io, quindi ora baciami." sussurrò autoritaria guardandomi con attenzione e sbuffai incredula.
La baciai accontentandola subito e sorrise nel mentre che la porta si apriva di nuovo, scoppiai a ridere non appena Zulema diede un colpo al tavolo dal nervoso e Saray per poco non urlò dallo spavento.
"Continuate pure." disse divertita e Zulema le fece il dito medio riattaccandosi alle mie labbra con una forza unica facendomi sentire sua.
Saray rise e si avvicinò a noi fissandoci insistentemente e il mio scorpione tentò di allontanarla mettendole una mano sul viso e spingendola con forza.
Non staccò le labbra dalle mie e la gitana scoppiò a ridere piegandosi in due.
"Mi lasciate con la mia ragazza?" disse Zulema nascondendosi nell'incavo del mio collo e l'abbracciai piano sorridendo.
"Vabbè se vuoi, le faccio compagnia." disse Saray e il mio scorpione le fece il dito medio di nuovo lasciandomi dei piccoli baci sul collo.
Scossi la testa divertita e afferrai la tazza di caffè bevendolo nel mentre che accarezzavo dolcemente la schiena del mio scorpione tra le mie braccia.
"Che cosa ha fatto Will?" disse Saray afferrando una sedia e si sedette al nostro fianco, appena Zulema sentì quel nome borbottò furiosa contro la mia pelle.
"Gli ho dato i vecchi dati del conto bancario dei miei genitori e ho appena scoperto che è azzerato. Suppongo che abbiano trasferito i soldi da tutt'altra parte." sussurrai mordendomi il labbro e Zulema si alzò di scatto dal mio corpo facendomi spaventare.
"Che? Perché non mi hai detto nulla?" disse confusa e il suo tono di voce arrabbiato mi fece irrigidire subito.
"Primo calmati, per favore." dissi piano e scosse la testa incredula.
"Non mi calmo manco per il-" disse avvicinandosi pericolosamente davanti al mio viso ma l'afferrai per la gola forte.
"Ho detto, che ti devi calmare." sussurrai sfiorandole il labbro inferiore con il mio e Saray si agitò sul posto davanti al mio comportamento autoritario.
Zulema abbassò lo sguardo sulle mie labbra e sorrise divertita togliendosi dalla mia presa, sedendosi poi al mio fianco.
"Voglio solamente capire qual'è la loro situazione, non ho avuto più contatti da quando mi sono unita con questa società.
Sicuro sanno che sto con Zulema a causa delle foto che abbiamo postato pure sui social ma per quanto mi riguarda possono andare a farsi fottere questi bastardi." dissi segnandomi alcune cose importanti e sbuffai perché non c'era nient'altro.
Si erano volatilizzati.
Letteralmente.
"Se riesci ad accedere al loro ultimo acquisto puoi benissimo vedere l'ultimo posto in cui sono stati no?" disse Saray e annuii perché ci avevo già pensato da molto ma non era possibile.
"Non è semplice, ci sto lavorando duramente ma scivolano via tra le mie mani come al solito." dissi alzandomi e riordinai il tavolo raccogliendo tutte le mie cose per poi infilarle in borsa.
Finii di bere il caffè e appoggiai la tazza vuota nel lavello, non appena mi voltai vidi Zulema appoggiata nello stipite della porta con uno sguardo incuriosito.
"Dimmi." sussurrai facendole un mezzo sorriso e arricciò le labbra avvicinandosi.
Rimasi immobile al mio posto e l'istinto era quello di indietreggiare ma riuscivo a reggerle benissimo testa.
La squadrai dalla testa ai piedi ed era impossibile non cedere davanti ad una donna del genere, era a dir poco perfetta e sapeva che volevo solamente lei.
"Forse qui, abbiamo confuso i ruoli." sussurrò sensualmente e sogghignai divertita perché voleva ovviamente ribattere il suo ruolo, fottendomi alla grande come sempre.
"Davvero? Da cosa lo deduci?" mormorai seducendola nel mentre che mi faceva indietreggiare e sussultai percependo il tavolo alle mie spalle.
Non perdevamo mai il tempo di far riemergere i nostri caratteri forti che si scontravano creando assolutamente fuoco.
"Da tante cose, bionda." disse stringendomi la vita e baciò lentamente il mio collo facendomi passare tutta la tensione, il suo seno combaciò con il mio e il suo profumo era la cosa più bella che potessi sentire.
"Sto per perdere il controllo." dissi gemendo ma mi morsicai il labbro guardando se qualcuno poteva vederci.
"Con me devi perderlo, perché sono capace di ridartelo tutto quanto." disse accennando un sorriso e la guardai dritta negli occhi intensamente.
Il suo sguardo era confuso ma ricambiò lo sguardo guardandomi con tanto amore, le accarezzai piano il viso dolcemente e chiuse gli occhi rilassandosi subito.
"Meriti tanto amore, Zulema." sussurrai percorrendo le sue labbra con l'indice e sussultò per le mie parole.
"Anche tu, entrambe a dir la verità." disse abbassando lo sguardo per afferrare la mia mano e intrecciare le nostre dita, giocherellò con i miei anelli e sorrisi perché vista da così vicino era ancora più bella.
Che storie difficili, le nostre.
"Sei pronta a donarmelo? Perché io con te , da tutta la vita." sussurrò piano e mi vennero le lacrime agli occhi, mi leccai piano il labbro inferiore nervosa e sussultò per questo mio gesto.
"Ti ho già detto che sono innamorata di te, Zulema." ammisi nervosa, per me tutto questo con lei era nuovo e dovevamo andarci piano.
"Bionda, le dimostrazioni sono la chiave di tutto ricordatelo sempre." disse freddamente lasciandomi la mano e sospirai perché ancora una volta, aveva maledettamente ragione.

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