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Passarono alcuni giorni e la mancanza di Zulema si stava facendo sentire alla grande, non si era presentata nemmeno alla villa e volevo terribilmente vederla.
Sergio mi passò un bicchiere d'acqua e lo ringraziai continuando a studiare il piano.
"È da mesi che si sta organizzando questa festa, e se tutto va bene dovremo riuscire ad infiltrarci dentro." disse facendomi vedere la cartina dell'edificio ed era veramente enorme.
"Quanti uomini all'interno?" domandai curiosa e feci subito un cenno ai miei soci di prendere nota.
Questo era un colpo abbastanza importante e se tutto fosse andato per il verso giusto avremo prelevato una quantità di soldi assurda.
"20 all'entrata e 15 all'uscita, sono tutti armati dalla testa ai piedi." disse il mio amico facendomi vedere alcune foto e guardai attentamente quelle persone.
La porta si aprì di scatto facendomi sobbalzare e finalmente vidi il mio scorpione che mi guardò furiosa.
Saray era al suo fianco e mi fece un piccolo sorriso che ricambiai all'istante, successivamente ripresi a guardare Zulema ed era diventata ancora più bella.
"Ho parlato con Nick, è dei nostri e ci farà entrare lì dentro senza problemi." disse sedendosi elegantemente nella poltrona e subito le venne servita una sigaretta che accese facendomi tremare.
"Perfetto, tu vieni?" disse Sergio guardandola ma Zulema mi guardò dritta negli occhi facendomi serrare le labbra.
"Ovvio, altrimenti che gusto c'è?" disse con un sorriso strafottente e interruppe il nostro contatto visivo.
Decisi di mettermi in mezzo e ricominciai a parlare con Sergio a proposito del colpo facendogli una proposta.
"Vorrei Tokyo con me, è possibile?" domandai seria e la mia regina araba mi interruppe facendomi innervosire.
"Sono io il suo capo, perché non lo chiedi a me? Imbarazzante bionda." disse sfottendomi e sapevamo entrambe che la sua era solamente una difesa, perché non voleva crollare del tutto.
La rendevo debole, tanto.
E se avesse continuato così probabilmente avrebbe fatto tantissime cose della quale poteva pentirsi.
"È la mia migliore amica, non devo chiederti per forza tutto." dissi guardandola male per alcuni secondi e le diedi nuovamente le spalle evitandola.
"Guardami in faccia quando ti parlo." disse furiosa e appoggiò i gomiti sul tavolo facendomi solamente innervosire ancora di più.
Il suo atteggiamento di superiorità mi urtava da morire il sistema nervoso.
"Faccio quello che voglio, non sei tu che devi darmi ordini." sputai velenosa e serrai la mascella sfogliando il fascicolo che avevo davanti ripetutamente.
Le mani mi tremavano per la rabbia che stavo accumulando e chiusi gli occhi facendo un lungo respiro profondo.
"Ma certo bionda, fai pure quello che vuoi ma poi non piangere." la sentii dire con un tono di voce palesemente falso e continuai a non considerarla.
"Secondo me, ci conviene entrare nella porta di ingresso fingendoci dei semplici invitati, se dovessimo usare altre entrate si creano troppi sospetti." dissi consultando ancora una volta la cartina e Sergio annuì dandomi la ragione e parlandone senza problemi.
"Capo, vorrei affiancarla io per questo colpo e penso di essere abbastanza preparato. Che ne pensa?" disse uno dei miei ragazzi facendo un passo in avanti e gli sorrisi annuendo subito.
Era uno dei più bravi e i suoi punteggi agli allenamenti erano altissimi, mi fidavo ciecamente e volevo metterlo alla prova.
", te lo sei meritato Ethan." dissi mantenendo il mio tono autoritario e il ragazzo fece un sospiro di sollievo.
"Spero che tu abbia insegnato ai tuoi che questa non è una semplice gita al parco, ma uno dei colpi più importanti per le nostre società, Macarena." disse Zulema con la mascella contratta e alzai gli occhi al cielo infastidita.
"Vuoi chiudere quella cazzo di bocca? I miei uomini sono informati e ben preparati, fatti da parte Zulema." dissi alzando la voce e in sala calò il silenzio, ovviamente tutti avevano capito che qualcosa non andava da un bel po'.
Mi alzai un attimo stanca di questa situazione e mi versai subito un bicchiere pieno di vodka che bevvi energicamente.
Sergio intanto continuò a parlare e l'alcool fece il suo effetto facendomi sentire incredibilmente caldo, mi sbottonai i primi bottoni della mia camicetta e mi risedetti.
Zulema si irrigidì come una statua e continuò a parlare esponendo le varie idee che vennero subito approvate.
Era troppo intelligente.
Era troppo avanti rispetto a noi.
Aveva una mente troppo brillante.
"Infine proporrei di bruciare le macchine senza trarre sospetti, sia dalla polizia ma anche da eventuali divergenze che potrebbero insorgere." disse accendendosi un'altra sigaretta e tutti gli altri annuirono felici.
"Molto molto bene, se tutto andrà per il verso giusto, i 30 milioni di euro saranno depositati nel nostro conto." disse Sergio felice e Raquel depositò una firma per gli accordi che ci eravamo imposti già da diversi mesi.
"Perfetto, cazzo non vedo l'ora!" esclamò Saray euforica e Zulema scosse la testa divertita per la sua affermazione.

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