25.

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Dopo essermi ripresa un attimo andai dagli altri nella sala da pranzo e notai Zulema fumare nervosamente con gli occhi gonfi e arrossati a causa mia.
La sua gamba tremava e Saray cercava in tutti i modi di tranquillizzarla ma il mio scorpione aveva lo sguardo fisso su di me, guardandomi male.
"Mi stavi cercando?" disse Tokyo raggiungendomi e non appena vide che stessi mezzo piangendo si allarmò.
"Maca." disse guardando velocemente Zulema e non appena vide che pure lei aveva il trucco colato e gli occhi arrossati sospirò pesantemente.
"La odio tanto ma la voglio." dissi accendendomi una sigaretta e mi sedetti nel divano cercando di calmarmi un minimo.
"Sono stanca di vedervi così, avete risolto qualcosa provocandovi a vicenda? Assolutamente no. Io ti voglio bene, sei la mia migliore amica ma forse è arrivato il momento che tu ci dia un taglio. La vuoi? Riprenditela Maca perché te lo posso giurare che lei in questi anni è stata veramente tanto male. Non l'ho mai vista così tanto fredda, persa letteralmente nel vuoto più totale, non è stata sicuramente una passeggiata per tutti." disse stringendomi la mano e un'altra lacrima mi rigò il viso ma mi nascosi perché non volevo farmi vedere da lei così.
"Per quanto tempo devi spezzarti in due prima di amare nuovamente?" disse spiazzandomi completamente e sussultai per le sue parole ricche di significato che come sempre mi avevano messo con le spalle contro al muro.
"La stai difendendo, da quando?" sbottai nervosa e Tokyo mi lanciò un'occhiataccia, guardandosi attorno spazientita.
"Non la sto difendendo, semplicemente sto guardando il suo lato umano che credimi, è bellissimo." disse accarezzando il mio braccio e mi voltai subito a guardare il mio scorpione che stava parlando in un modo abbastanza annoiato con Saray.
Aveva la mascella contratta e stava giocherellando con l'accendino rigirandoselo tra le mani ripetutamente.
"Quello che ha fatto, è grave." mormorai ricominciando a piangere e mi presi il volto tra le mani.
"L'ha fatto per proteggerti, se lei avesse detto anche la minima cosa noi avremo fatto di tutto per non lasciarti andare in Almeria. Solamente Berlino sapeva un minimo di quello che doveva accadere e ha provato a farti ragionare ma tu, eri totalmente presa da lei. Hanbal ti avrebbe sicuramente uccisa senza esitare." disse Tokyo seria e mi calmai un minimo percependo la rabbia dissolversi un pochino.
Ma c'era ancora un qualcosa che non mi tornava purtroppo.
"Fanculo, davvero." dissi alzandomi e buttai la cicca nel portacenere, portandomi un'altra sigaretta alle labbra.
Berlino mi raggiunse sorridendomi e gli feci un cenno triste sotto la sguardo attento del mio scorpione.
"Tutto bene?" disse allungando la mano per togliermi il trucco colato e annuii.
"Ho avuto dei problemi con Zulema." dissi guardandola velocemente ma evitò il mio sguardo dopo mezzo secondo.
"Non l'avrei mai detto!" esclamò sarcastico e fumai nervosamente guardandola con attenzione.
"Ci siamo baciate, due volte." sussurrai in modo tale che non mi sentisse nessuno e il mio amico sgranò gli occhi.
"Lo sapevo che prima o poi sarebbe successo, vi volete troppo e non negarlo perché i tuoi trucchetti non funzionano con me." disse sorridendo strafottente e lo fulminai con lo sguardo.
"Tu sapevi tutto fin dal principio." dissi puntandogli un dito contro ma non ero arrabbiata, ero solamente confusa.
"Diciamo che io e Zulema non abbiamo avuto dei trascorsi tranquilli, ero il migliore amico di Hanbal tempo fa e quindi ho imparato a conoscerla per davvero ma abbiamo litigato." mi confessò piano e le gambe mi tremarono per questa sua confessione totalmente inaspettata.
"Potevi dirmi tutto fin dall'inizio così non potevo innamorarmi di lei e starle alla larga cazzo." dissi alzando le braccia incredula ma Berlino scosse la testa, come se avessi detto una cazzata.
"In ogni caso, lei avrebbe utilizzato ogni mezzo possibile per averti come sta facendo proprio ora. Non l'ho mai vista così tanto presa per qualcuno e so che è una grandissima figlia di puttana ma ha un cuore." disse guardandola tristemente e Zulema serrò la mascella guardandolo dritto negli occhi con uno sguardo di fuoco.
"Berlino, perché avete litigato?" sussurrai richiamando la sua attenzione e il mio amico sospirò, pensando a cosa fare.
"Perché lei mi aveva sempre avvisato che Hanbal era un pezzo di merda ma essendo il suo migliore amico non le avevo creduto neanche un po'. Ho tradito la sua fiducia non so quante volte e mi dispiace per questo, ho provato varie volte a parlarci ma lei non vuole saperne niente di me." disse con le lacrime agli occhi e non credevo che a Berlino potesse importare così tanto di Zulema.
Ad un certo punto Sergio richiamò la nostra attenzione e finii di fumare rimanendo appoggiata al muro nel mentre che gli altri prendevano posto.
"Rimani con noi, tesoro?" disse Raquel sorridendomi e ci pensai un po' su.
Avevo bisogno di pensare.
Di prendere del tempo per me e mettere apposto le idee.
"No, forse è il caso che vada." mormorai guardando velocemente Zulema che non si era mossa di un millimetro, appena sentì le mie parole la sua testa scattò verso di me e serrò la mascella trucidandomi con lo sguardo.
"Ti chiamo dopo, biondina." disse Tokyo dandomi un bacio veloce nella guancia e mi voltai prima che la voce di Zulema mi bloccasse davanti a tutti.
"Ricordati di portare indietro il tuo cazzo di orgoglio bionda, in tal caso ne avessi bisogno." disse con un tono tagliente da farmi venire i brividi e mi irrigidii di scatto cercando di mantenere la calma.
"Lo prendo tutto quanto affinché possa utilizzarlo solo per te, non preoccuparti." dissi serrando la mascella e sapevo che ora sarebbe incominciata una lunga lotta fatta di battibecchi perché era il nostro unico modo di stare vicine per davvero.
"Stai crollando, di nuovo." disse alzandosi e arrivò ad un centimetro dal mio viso, il suo tono di voce era cambiato e ora i ruoli si stavano tremendamente invertendo ritornando quasi al punto di partenza.
"Le tue parole, non significano nulla per me quindi chiudi quella cazzo di bocca e fai silenzio." dissi incrociando le braccia al petto e la vidi sorridere scuotendo la testa, i suoi occhi leggermente rossi si scontrarono con i miei ed entrambe avevamo pianto.
"Non mi pare che tu ti sia lamentata quando questa bocca era sulla tua e in tutto il tuo corpo, non è vero bionda?" mi stuzzicò ancora una volta e gli altri trattennero il fiato per la sua confessione, i miei occhi ardevano di rabbia ma la voglia di baciarla ancora era tanto alta.
"Sei tu che mi hai baciata, non io." dissi serrando la mascella e sapevamo entrambe che era una cazzata dato che l'avevo fatto anche io ma non volevo dargliela vinta.
"Non ci posso credere, sei seria?" disse Zulema scoppiando a ridere incredula e si toccò il viso incredibilmente teso.
"Forse è il caso che la smettiate." disse Will raggiungendoci ma arretrò impaurito non appena il mio scorpione si voltò lentamente verso la sua direzione.
"Maca, fermala." disse Saray alzandosi di scatto dalla tavola ma la mia regina araba stava già andando verso di lui.
"E dovrei prendere ordini da te nel mentre che stavi per scopartela?" urlò furiosa ma mi misi in mezzo afferrandola per la vita e spingendola via.
"Davanti a me, oltretutto!" aggiunse con una rabbia addosso e tutti si allarmarono perché quando Zulema perdeva la pazienza succedeva un casino.
Se avesse saputo che era una messa in scena ci avrebbe mandati all'altro mondo senza pensarci due volte.
"Ci siamo solo baciati." disse Will facendo spallucce e lo implorai con lo sguardo affinché se ne andasse via.
"Solo baciati? Ti stacco la testa." disse la donna davanti a me cercando di avvicinarsi ma la tenevo bloccata non so con quale forza.
La sua gelosia era incredibile ed era inutile che cercava di nasconderla perché era più forte di lei.
"Zulema, calmati." dissi afferrandole il viso tra le mani ma si tolse dalla mia presa furiosa, se non l'avessi fermata probabilmente l'avrebbe ucciso.
"No non mi calmo, e non darmi ordini pure tu." disse alzando per l'ennesima volta la voce e la guardai male.
"E cosa vorresti fare? Ucciderlo?" dissi urlando a mia volta arrabbiata e Zulema mi spinse fino a farmi barcollare.
"Beh, uno dei tuoi si stava per scopare la mia ex ragazza davanti alla sottoscritta ma come al solito tu devi farmi questi dispettini del cazzo. Certo che voglio ucciderlo con le mie stesse mani!" urlò senza più fiato in corpo e non avevamo mai litigato così tanto in tutta la nostra vita.
"Basta, davvero." disse Berlino mettendosi leggermente in mezzo e avevo il fiatone nel mentre che alcune lacrime rigarono il mio viso segnato dalla stanchezza e dal dolore.
"Sei pregato di non rivolgermi la parola, continua a evitarmi come stai facendo da anni Berlino." disse il mio scorpione senza nemmeno guardarlo e non staccò gli occhi dai miei.
"È mia amica, mi intrometto in mezzo perché mi interessa il suo bene." disse afferrandomi per il braccio dolcemente e mantenni comunque il mio solito atteggiamento strafottente e freddo.
"Ah ? Questa frase l'ho già sentita." disse guardandolo finalmente e subito lo mise in soggezione ma Berlino non cedette e avanzò spingendomi indietro.
"Lei non è come le altre e te l'ho già detto in passato questa cosa." disse riferendosi a me e inarcai un sopracciglio confusa dalla sua affermazione.
"Pensi che non lo sappia?" disse scoppiando a ridere scuotendo la testa incredula e decisi di andarmene perché la situazione stava diventando ingestibile.
"Eccola, scappa avanti!" mi urlò Zulema con rabbia ma questa volta non mi voltai e guardai dritta davanti a me.
Mi stavano nascondendo chiaramente qualcosa e presto lo avrei scoperto.
Questo era il mio nuovo obbiettivo.
E l'avrei raggiunto.

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