36.

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when did all our lessons start
to look like weapons pointed
at my deepest hurt?

"O mio Dio." dissi mettendomi le mani davanti alla bocca e scoppiai a piangere a singhiozzi come una bambina.
"Cazzo." sussurrò Zulema in panico e camminò nervosamente toccandosi i capelli e serrando la mascella.
Mi guardò implorandomi con lo sguardo e non riuscivo a staccare i suoi occhi dai suoi, ero sconvolta.
Come poteva amarmi?
"Ti amo, cazzo, ti amo." disse afferrandomi il viso tra le mani dopo alcuni secondi e mi baciò togliendomi tutto il fiato che avevo in corpo.
"In tutta la mia vita non ho mai ascoltato il parere degli altri, ho una voce e devo usarla come cazzo voglio. Macarena, io ti amo." disse contro le mie labbra decisa e altre lacrime rigarono il suo viso perfetto, ma non sapevo cosa dirle perché ero letteralmente sconvolta.
"Io-" dissi piano ma le parole mi morirono in gola, letteralmente.
Scesi dal tavolo mettendomi a posto i pantaloni e misi le mani sui fianchi camminando piano per calmarmi.
Troppe cose messe assieme.
Troppe emozioni.
Mi sentivo morire.
"Scusami davvero, però io non ce la facevo più e da quando ti ho persa in passato non voglio più nasconderti nulla." disse Zulema ad un certo punto sospirando ed ero letteralmente senza fiato in corpo.
"Non so cosa dire, non voglio spezzarti nuovamente in due perché errori con te ne ho fatto parecchi. Sto imparando ad aprire gli occhi e ad accettare la realtà dei fatti davvero." dissi calmandomi un attimo e i suoi occhi neri si scontrarono con i miei verdi.
Si stava arrabbiando parecchio e riuscivo a capirlo benissimo dalla sua postura rigida e dal suo sguardo apatico.
"È una cosa che non ho saputo controllare nonostante ci abbia provato più volte ma ogni volta che ti guardo, non ragiono più." sussurrò mordendosi il labbro inferiore e abbassò lo sguardo guardando i suoi anfibi.
Sospirai decidendo che non aveva più senso scappare e con cautela mi avvicinai a lei, sfiorandole il braccio destro completamente tatuato.
"Sei sicura di ciò che mi hai detto?" dissi dolcemente e subito il suo sguardo era sulle mie labbra.
" bionda, tanto." disse facendo spallucce e quasi piansi perché sembrava una bambina piccolissima.
La guardai per alcuni secondi e allungai una mano per accarezzarle piano il viso e subito chiuse gli occhi accoccolandosi nella mia mano e baciandola piano.
"Ora vado, non ce la faccio ho bisogno un attimo di pensare nonostante lo stia già facendo da secoli ma Zulema, non me lo aspettavo onestamente." dissi scoppiando a ridere istericamente ma il mio scorpione rimase seria assumendo il suo atteggiamento menefreghista che mi fece gelare il sangue.
"Stai scappando ancora? Mi sono rotta le palle di inseguirti bionda. Ti ho appena confessato i miei sentimenti e tu a che cazzo devi pensare ora? Che merda." disse dando un colpo al tavolo dal nervoso e mi morsicai il labbro senza avvicinarmi.
"Cosa vuoi che ti dica? Non so nemmeno io cosa voglio, prima sganci una bomba atomica e poi oggi te ne esci che mi ami?
Zulema, mi mandi a fanculo la testa perché non so cosa fare con te!" urlai spingendola con forza fino a farla barcollare e la vidi arrabbiarsi ancora di più.
Mi afferrò la gola e mi fece sbattere la testa contro al muro facendomi imprecare dal dolore tantissimo.
"Non azzardarti mai più a toccarmi in questo modo bionda, te lo dico per il tuo bene. Per me tutto questo non è un fottuto gioco, ti ho aperto il mio cazzo di cuore e tu non puoi permetterti di schiacciarlo come se non valesse nulla." disse guardandomi dritta negli occhi e mi venne la nausea per tutta questa situazione estenuante.
"Lasciami." dissi staccandosi dalla sua presa ma scosse la testa incollandomi nuovamente nella parete alle mie spalle.
Mi baciò con arroganza e ansimai contro la sua bocca per poi morderle con forza il labbro inferiore facendole uscire sangue.
Le diedi una spalla arrabbiata per la sua presa di imposizione e uscii da quella biblioteca cercando di sistemarmi al meglio, ritornando dagli altri.
"Tutto bene?" disse Tokyo guardandomi attentamente e afferrò la mia mano.
Scossi la testa e Zulema si sedette svogliata al suo solito posto asciugandosi velocemente il trucco colato.
Saray alternava lo sguardo tra me e lei e sbuffò dispiaciuta, sicuramente aveva capito tutto quanto tra noi due.
Il mio scorpione faceva finta di ascoltare e notai che stava evitando il mio sguardo alla grande, come se niente fosse.
Era incredibile la maschera gigantesca che portava per nascondere le sue emozioni, peccato che con me era riuscita ad abbassarla del tutto.
"Effettivamente ciò che ha detto Nick mi sembra più che giusto, se questo colpo dovesse andare bene abbiamo tantissime agevolazioni in più." disse autoritaria e incrociò le gambe giocherellando con la collana che portava al collo, mi lanciò un'occhiataccia e scossi la testa serrando la mascella.
"Anche io la penso così, per questo dobbiamo svolgere tutti i punti in modo impeccabile, sennò siamo fottuti." dissi intervenendo e Zulema si incupí ancora di più guardandomi male.
"Non vogliamo delusioni giusto? Immagina aver fatto tutto perfettamente per poi non ricevere un emerito cazzo, bionda." disse alzando la voce arrabbiandosi e mi morsicai l'interno della guancia cercando di trattenermi.
Mi vennero le lacrime agli occhi e lei se ne accorse subito scuotendo la testa incredula e dando un colpo al tavolo dal nervoso facendo sobbalzare gli altri.
"Scusatemi, non mi va più." disse afferrando il telefono e si portò una sigaretta alle labbra uscendo fuori.
Saray mi guardò quasi comprensiva e decise di lasciarla stare per evitare che prendesse ulteriore nervoso.
"Prego, continuate pure." dissi rigida guardando gli altri soci e continuammo la riunione per un altra ora buona.

Una volta finito mi alzai sgranchendomi le gambe e Raquel mi raggiunse.
"Tutto bene, tesoro?" disse amorevolmente e scoppiai a piangere per l'ennesima volta, cercai di darmi un contegno ma era impossibile.
"Ok, vieni qui." disse afferrandomi il braccio e mi portò in cucina, mi sedetti nella sedia prendendomi la testa tra le mani e la mia amica preparò subito un the per calmarmi.
"Mi ama, Raquel." dissi di punto in bianco e la donna davanti a me non sembrava per niente sorpresa.
"Lo so bene, credevo lo avessi già capito in passato ma ovviamente mi sbagliavo." disse porgendomi la tazza fumante e lentamente la bevvi calmandomi un minimo.
"Cosa faccio?" dissi mordendomi il labbro inferiore e Raquel si sedette davanti a me facendo spallucce.
"La risposta è semplice, la vuoi? Riesci a stare senza di lei e sopratutto a vederla con un'altra persona al suo fianco? Prova ad immaginare." disse sorridendomi e ovviamente mi lasciò senza parole come sempre.
"Quando eri in coma Zulema è cambiata radicalmente, non mangiava ed era sempre cupa e triste. Ha fatto il possibile per far assumere Amelia nell'ospedale dove ti trovavi tu, per sapere anche la minima cosa. Quando sei stata trasferita a Cruz Del Sur ha mandato Denver perché sapeva quanto è importante per te." disse sorridendomi e alcune lacrime mi rigarono il viso di nuovo.
"Giustamente sentirtelo dire è stata una bomba a dir poco enorme e hai il diritto di prenderti del tempo. Però lei non mi sembra una persona molto paziente, lo vedo come ti guarda e non l'ho mai vista così presa da una persona. Zulema non dice mai cazzate, tienilo bene a mente." disse facendo spallucce e continuai a bere riscaldandomi le mani.
"Hai ragione, ma non voglio rompermi nuovamente il cuore in due Raquel." dissi chiudendo gli occhi e la mia amica mi strinse il braccio con tanta forza.
"Lei è rotta tanto quanto te ma forse unendovi potete semplicemente aggiustarvi entrambe, insieme siete una cosa fantastica al di fuori dal normale, una bellezza rarissima e cazzo darei tutto l'oro del mondo per vedervi insieme realmente." disse ridendo piano e la seguii a ruota sentendomi molto più leggera.
Ne avevamo passate tante.
E questa era l'ennesima prova.
"Ok fanculo, davvero." dissi ridendo incredula e scossi la testa appoggiando la tazza vuota nel lavello.
Uscii dalla cucina salutando la mia amica senza più energie in corpo e in lontananza notai Raven appicciata praticamente a Zulema cercando di farla ridere in qualche modo.
Il mio scorpione fece per dirle una cosa ma ad un certo punto la ragazza la baciò davanti ai miei occhi, facendomi uscire letteralmente fuori di testa.
Spalancai la bocca incredula e Zulema vide il mio sguardo ferito, spezzandomi l'anima in due.
Fece per raggiungermi ma scossi la testa serrando la mascella e uscii fuori entrando velocemente in macchina.
"Bionda, aspetta!" esclamò mettendosi davanti ma chiusi lo sportello con forza, misi in moto e calcai l'acceleratore facendola sobbalzare.
"Zulema togliti o giuro che ti metto sotto cazzo!" urlai suonando il clacson ma la donna davanti a me scosse la testa scoppiando quasi a ridere nel vedermi così.
"Posso farti un video? Ti prego." disse trattenendo una risata per smorzare la tensione ma stavamo soffrendo entrambe da morire.
Scoppiai a piangere appoggiando la testa sul volante e Zulema continuò a dirmi altre parole per farmi ragionare ma avevo la mente offuscata dalla gelosia.
Partii di scatto e si tolse giusto in tempo prima che facessi danni, accelerai sfrecciando ad alta velocità e diedi un colpo sul cruscotto dal nervoso.
, la volevo tutta per me.
Decisamente.

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