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"Da cosa lo deduci, Zulema?" sussurrai incominciando a baciarle il collo per distrarla ma sembrava intenzionata a non mollare la presa su questo argomento.
"Dal carcere, sei cambiata parecchio e so che c'entra qualcos'altro." disse staccandomi dal suo corpo e alzai gli occhi al cielo furiosa.
"Non è niente, davvero." dissi baciandola ancora e il suo corpo era rigido come una statua.
"Sei incredibile cazzo, a volte mi pento di scopare con te e di lasciarmi andare totalmente tra le tue braccia." disse scuotendo la testa e spalancai la bocca incredula per le sue parole.
"Io ti voglio, Zulema." dissi stringendo i pugni e subito la sua mano si serrò nella mia gola spingendomi contro la porta.
"Sei sicura di volermi davvero o vuoi solamente il mio corpo perché ti soddisfo in un modo impeccabile?" ringhiò a denti stretti e mi avvicinai leccandole il labbro inferiore per poi morderglielo con forza.
Afferrò i miei polsi e li mise sopra alla mia testa baciandomi con passione, circondai la sua vita con la coscia e gemetti per l'ennesima volta contro la sua bocca.
Mi spinse mordendomi il labbro con forza fino a farlo sanguinare e imprecai guardandola attentamente, aprì la porta per uscire e afferrai al volo la mia giacca indossandola e coprendomi.
Mi rifeci lo chignon per essere più presentabile e percossi il corridoio raggiungendo gli altri nei loro rispettivi divani che non si accorsero di nulla.
"Cazzo che facce!" esclamò Saray facendo sedere Zulema al suo fianco mentre io andai nella sala bar alzandomi gli stivali alti lungo la mia coscia.
"Sei sconvolta, bellezza." disse il barista pulendo alcuni bicchieri e mi innervosii parecchio guardandomi attorno.
"Chiudi quella cazzo di bocca e dammi qualcosa di forte, subito!" esclamai alzando la voce e diedi un colpo nel legno spesso attirando l'attenzione.
"Sei per caso impazzita, bionda? Smettila di frignare come una bambina del cazzo ed evita di farci scoprire." disse Zulema dietro di me e mi voltai nella sua direzione bevendo tutto l'alcool depositato nel mio bicchiere, chiusi gli occhi schioccando la lingua sul palato e attirai il mio scorpione a me.
"Altrimenti? Mi punisci?" dissi con un tono di voce sensuale e mi spinse contro al bancone divorando le mie labbra.
Le nostre lingue danzarono tra di loro e gemetti non appena strinse la mia vita possessivamente davanti a tutti.
"Ti vorrei fare mia qui, così tutti capiscono che sei solo ed esclusivamente di mia proprietà." disse accarezzandomi con cautela il viso e scesi baciandole il collo e leccandoglielo con passione, strappandole dei piccoli gemiti che con la musica non si sarebbero mai sentiti.
"Che novità, Zulema." dissi ridendo leggermente per la sua provocazione e ritornai in pista a ballare, mi abbassai leggermente la giacca e le sue mani si depositarono nella mia vita stretta.
Mossi i fianchi mordendomi il labbro e incominciò a baciarmi il collo nel mentre che afferravo un'altro drink.
"Sei solo mia, e basta." sussurrò mordendomi piano il lobo e strinse il mio fianco continuando a ballare a ritmo, era maledettamente brava e il calore del suo corpo si mischiava con il mio.
Feci l'occhiolino a Saray che ci guardava incantate insieme agli altri e alzai il bicchiere finendo di bere.
"Perché non andiamo a casa tua?" dissi provocandola e mi voltai con mossa veloce stringendola me, il suo seno combaciò alla perfezione con il mio e continuai a muovermi facendole venire letteralmente i brividi.
Insieme eravamo fuoco.
"E cosa vorresti fare, biondina?" disse abbassandomi un pochino di più la giacca per baciarmi la spalla nuda.
"Quello che stavamo facendo poco fa, te ne sei forse dimenticata? Dio Zule!" esclamai sarcastica e soffocai una risata non appena cercò per l'ennesima volta le mie labbra, nel mentre che la baciavo vidi un uomo fissarci insistentemente e rabbrividii stringendo la mia regina araba.
A causa delle luci non riuscivo a capire chi fosse e aveva un volto tanto famigliare, ma non volevo sbagliarmi.
"Che?" sussurrò baciandomi il collo e le afferrai delicatamente il viso fissandola dritta negli occhi, con l'adrenalina che aumentava all'interno del mio corpo.
"Quel tizio laggiù ci sta fissando." dissi lasciandole un'altro bacio veloce e il mio scorpione non si voltò facendo subito un cenno veloce a Saray che si alzò di scatto insieme agli altri.
"Lo so, infatti tra pochi minuti ce ne dobbiamo andare bionda per quello ti ho ripreso prima." disse mordendomi piano il labbro e guardai ancora una volta quell'uomo che non staccò gli occhi da noi letteralmente ipnotizzato dalla nostra bellezza, solo ora notai che portava una maschera al viso ma i suoi occhi li conoscevo ma non vedevo bene.
Avvicinai Zulema al mio viso e la baciai intrecciando la lingua con la sua nel mentre che la trascinavo fuori senza staccare le nostre labbra.
"Cazzo, mi fai uscire fuori di testa." disse mordendomi piano la mascella e ansimai piano non appena strinse la mia coscia ma improvvisamente si staccò guardandosi attorno seria.
"La porta che da sul retro è deserta." disse Ethan raggiungendoci e annuimmo salendo velocemente le scale, Zulema intrecciò le dita con le mie e avevo un bruttissimo presentimento.
"Non dirmi che hai paura." disse scherzando ma avevo la mascella terribilmente contratta e si accorse che c'era qualcosa che non andava.
"Più veloci." disse Berlino aprendo la porta e andammo dritti nei parcheggi, avevo le chiavi della macchina strette in mano ma improvvisamente tre macchine sbucarono dietro di noi accelerando tantissimo, come per bloccarci la strada.
"Bionda!" urlò Zulema afferrandomi velocemente per la vita e mi spinse da mezzo inchiodandomi contro al muro per proteggermi, avevo il fiatone e la strinsi a me senza più aria nei polmoni.
"Hey testa di cazzo! Che problemi hai? Potevi metterci sotto come niente!" urlò Saray incominciando a sbraitare contro di loro ma il mio scorpione aveva gli occhi fissi sui miei tranquillizzandomi.
"Tutto okay? Ci sono io qui." disse appoggiando la fronte contro la mia e annuii baciandola con forza, alcune lacrime mi rigarono il viso e Zulema accarezzò piano il mio braccio.
Me ne lasciò un'altro e mi spinse dietro di lei nel mentre che affiancava la gitana.
I fari delle macchine erano accesi impedendoci di vedere chi fossero questi sconosciuti e un'altra macchina frenò di colpo facendo un rumore assordante con le ruote sull'asfalto.
"Chi cazzo sono?" disse Will mettendosi al mio fianco con la pistola stretta tra le mani e feci spallucce sentendo una paura disumana invadermi completamente.
Afferrai la pistola che avevo nelle calze auto-reggenti e affiancai Zulema che aveva lo sguardo fisso su di loro.
La sua mascella era contratta da morire e improvvisamente le macchine si spensero lasciando vedere uno scenario da brivido.
"Cazzo." sussurrai notando Ryan avanzando verso di noi con una sigaretta tra le labbra e realizzai che era proprio lui quello che ci stava fissando in pista.
"Wow, sei diventata ancora più bella." disse guardandomi con quei suoi occhi azzurri come il ghiaccio e non appena allungò la mano Zulema gliela afferrò e gli contorse il braccio facendolo gemere.
"Non toccare quello che non è più tuo, la bionda appartiene a me ora idiota." sussurrò a denti stretti colma di gelosia e l'allontanai cercando poi di identificare chi fossero le altre 4 persone.
Ovviamente erano tutti sicari abbastanza famosi ma il mio sguardo era solo e unicamente su Ryan che era cambiato radicalmente, aveva il volto scavato dalle occhiaie e non era più un ragazzino.
Si vedeva palesemente che faceva uso di qualche sostanza stupefacente, sembrava che non fosse connesso con la realtà e camminava barcollando.
"Che diamine stai facendo?" sussurrai sconvolta e lui scoppiò a ridere incredulo.
Improvvisamente mi vibrò il telefono e lo afferrai dando le spalle a Zulema che incominciò a minacciarlo ad alta voce.
Sbloccai velocemente la schermata e granai gli occhi leggendo il contenuto del messaggio.

MESSAGGIO DA: valbuena.
sandoval non è più il direttore del carcere a Cruz Del Norte, ti sta cercando e vuole fartela pagare alla grande. Stai attenta Maca.

Il cuore mi esplose dal petto e velocemente rimisi il telefono nella tasca voltandomi poi verso Zulema.
"Lasciala stare cazzo, noi ora ce ne andiamo e ognuno va per la propria strada chiaro? Non mi è mai importato un cazzo di te." dissi afferrando Ryan per il colletto e lo spinsi contro il parabrezza di una macchina puntandogli la pistola contro furiosa.
Zulema fece per intervenire ma improvvisamente uno dei suoi uomini tirò fuori una pistola bloccandola subito.
"Ma come? Volevo anche congratularmi con te per essere diventata capo, sei sempre stata così sveglia rispetto a me Macarena." disse il ragazzo davanti a me tossendo leggermente e serrai la mascella premendo l'arma contro la sua tempia.
"Stai zitto cazzo." sussurrai arrabbiata e scossi la testa cercando di capire quale fosse il suo scopo.
"I tuoi genitori sono tanto delusi dal tuo comportamento, sopratutto ora che sanno che stai insieme alla regina araba! Non ti smentisci mai." disse con un sorrisetto bastardo sul viso e Zulema appena sentì quelle parole mi staccò dal suo corpo con la sua solita forza.
"Lascialo stare, io l'ho sempre detto che è un emerito coglione." disse facendomi da scudo e si rivolse agli altri con il suo solito atteggiamento autoritario.
"Che cazzo volete?" disse poi alzando le braccia incredula e Saray l'affiancò sorridendo all'idea di ucciderli tutti.
Un uomo si avvicinò e istintivamente strinsi la pistola ancora con più forza, se le fosse capitato qualcosa sarei uscita fuori di testa come non mai.
Tra le mani aveva una lettera e Zulema l'afferrò tremando leggermente, ero sconvolta e sapevo che non avrei più continuato a mentirle su Fatima.
Fine dei giochi.

"Hanbal ti manda questo."

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