10 Gennaio, 2021.
Sobbalzai di scatto non appena qualcuno bussò alla porta e mi alzai dal letto con solamente una felpa addosso.
Rabbrividii dal freddo e notai nelle mie gambe alcuni brividi evidenti.
Arrivai davanti alla porta e non appena l'aprii mi ritrovai davanti Zulema, sgranai gli occhi e le chiusi la porta in faccia.
"Bionda, sei da quasi una settimana che mi stai evitando apri!" urlò dando dei pugni contro il legno spesso e scivolai contro la porta prendendomi il viso tra le mani.
Mi legai i capelli scompigliati e piansi silenziosamente nel sentire la sua voce, mi era mancata da morire ma dovevo per forza mettermi le idee apposto.
"Piccola, apri." sussurrò appoggiando anche lei una mano sulla porta e scoppiai a piangere ancora più forte perché potevo percepirla eccome.
Starle lontana mi faceva stare male.
"Giuro che se non apri, butto giù questa cazzo di porta a calci e sai che sono capacissima di farlo!" urlò dopo alcuni secondi e mi alzai di scatto perché non scherzava e poteva farlo senza problemi.
Feci scattare la serratura e lentamente aprii la porta trovandomela davanti in carne ed ossa, bella da togliermi il fiato.
Mi squadrò dalla testa ai piedi e sospirò mordendosi il labbro lentamente.
"Posso entrare?" disse piano e notai che tra le mani aveva delle buste.
Annuii e mi misi di lato per farla passare, entrò in tutto il suo splendore con passo sicuro e forte e si guardò attorno nel mio immenso appartamento.
"Come stai?" chiese semplicemente appoggiando le buste nel mio tavolo della cucina e mi appoggiai nello stipite della porta facendo spallucce.
"Benissimo sai? Che meraviglia." dissi ironica e mi lanciò un'occhiataccia facendomi sobbalzare.
"La tua ironia del cazzo, con me non funziona quindi evita perché si vede lontano un miglio che stai male." disse seria e sbuffai dirigendomi in bagno per guardarmi allo specchio.
Avevo il volto scavato e delle occhiaie enormi, mi disfai i capelli leggermente umidi dalla doccia e li pettinai facendomi uno chignon alto con alcune ciocche fuori.
"Mi stai evitando perché ti ho detto che ti amo? Dev'essere stata una tortura sentirtelo dire da me." disse raggiungendomi e sbuffai facendo una risata amara per le sue parole.
"Ma che cazzo vuoi Zulema? Ti sei baciata quella davanti a me e queste sarebbero le tue dimostrazioni? Forse non sai cosa significa la parola amare, riprenditi cazzo." dissi serrando la mascella e la vidi sgranare gli occhi incredula.
Silenzio, gelo.
Mi afferrò per la vita e mi spinse contro al muro facendomi sbattere con forza la schiena, aveva le lacrime agli occhi e spalancai la bocca incredula perché stava cercando di trattenersi tantissimo.
"Non dovevi dirlo bionda, devi smetterla di farmi del male perché dopo tutto quello che ho fatto per te non me lo merito proprio!" urlò furiosa ad un centimetro dal mio viso e il suo sguardo bruciava addosso al mio facendomi subito tremare le gambe.
"A me di quella non me ne frega un cazzo, quante volte te lo devo dire? L'ho respinta subito non appena mi ha baciato ma ovviamente vuoi vedere quello che vuoi tu. Per tutti questi anni nel mentre che me la scopavo vedevo te al suo posto e non sai quanto è stato straziante per me vederla lì sul mio letto, nel mentre che percepivo la nausea invadermi." aggiunse staccandosi dal mio corpo e si sedette in una sedia a caso in cucina prendendosi la testa tra le mani.
"Fanculo a me che ogni cazzo di volta devo metterci il fottuto cuore." disse furiosa e mi ripresi un attimo non sapendo cosa fare, le sue parole mi balzavano nella mente ed ero stanca di stare in questo tunnel senza luce.
Avanzai verso di lei e delicatamente le tolsi le mani dal viso, mi sedetti a cavalcioni sopra alle sue gambe e appoggiai la fronte contro la sua.
"Scusami, sono una stronza." sibilai piano e le sue mani finirono sotto alla mia felpa per stringermi la vita forte.
"Non mi sorridi e non mi chiedi dove sono stata, non dici che ti sono mancata però mi fai capire che mi vuoi ad ogni costo nonostante tutto. Non sai quanto ti amo, Macarena." disse con la voce tremolante e subito le circondai il collo con le braccia stringendola a me, si nascose nell'incavo del mio collo e mi lasciò dei teneri baci.
"In tutti questi giorni sono rimasta qui da sola per riflettere, mi sono immaginata degli scenari dove tu non c'eri all'interno della mia vita. E sai cosa ho percepito? Un vuoto totale che mi ha lacerato l'anima in due, ho riguardato tutte le nostre vecchie foto ed è incredibile il cambiamento che entrambe abbiamo fatto, sai? Sono molto testarda come persona lo ammetto però vorrei riprovarci seriamente con te." dissi dolcemente e sgranò gli occhi sorpresa.
Si avvicinò per baciarmi e la lasciai fare nel mentre che sorrideva contro le mie labbra come se fosse una bambina che aveva ricevuto il suo primo regalo di Natale.
Intrecciò la lingua con la mia e mi scappò un piccolo gemito di piacere che solo lei era in grado di darmi.
"Mi manchi, da morire." sussurrò divorando le mie labbra e chiusi gli occhi accarezzandole i suoi lunghi capelli lisci.
"Anche tu." sibilai sottovoce e si staccò per lasciarmi dei piccoli baci sulle labbra ripetutamente.
"Ti voglio, cosa facciamo?" disse baciandomi lentamente il collo e inarcai la schiena sentendo l'eccitazione invadermi completamente.
Ansimai affondando le unghie sul suo braccio tonico e mossi involontariamente il bacino contro il suo facendola sussultare dalla sorpresa.
"Mi fai uscire fuori di testa quando fai così, te lo giuro su tutto." aggiunse stringendo la mia coscia nuda e mi abbassò leggermente gli slip.
Mi alzai dalle sue gambe ritrovando un briciolo di lucidità e mi guardò male ma scoppiai a ridere divertita.
Le tesi la mano e l'afferrò alzandosi in tutta la sua altezza, intrecciai la mano con la sua e la trascinai in camera mia piano.
Intanto la vidi guardarsi attorno incuriosita e averla con me mi faceva stare al sicuro tantissimo, erano delle piccole cose nuove che stavo imparando a riconoscere.
Non appena entrammo in camera chiusi la porta e le lucine illuminavano tutto quanto, rendendo un'atmosfera unica.
"Natale è già passato, bionda." disse Zulema cercando di rubarmi un bacio ma la spinsi sopra al mio letto enorme.
"Stai zitta, cazzo." borbottai infastidita e scoppiò a ridere appoggiandosi sui gomiti nel mentre che mi guardava intensamente.
"Facciamo un gioco." dissi divertita, stavo cercando di smorzare la tensione che avevamo accumulato per poterci fidare nuovamente.
Partendo dalle piccole cose.
"Ah ma quindi, non dobbiamo scopare? Me ne vado bionda, ciao." disse alzandosi ma imprecai facendola sdraiare nuovamente.
"Bacio?" le proposi seducendola e mi guardò maliziosamente afferrandomi per la gola e baciandomi con passione.
"Ok facciamo questo gioco bionda, girati e vedrai la tua sorpresa." disse sogghignando e le feci il dito medio.
"Idiota, io decido le regole non tu!" esclamai puntandole un dito contro e scoppiò a ridere ancora più forte.
Era una risata vera la sua e rimasi per alcuni secondi a guardarla incantata perché non l'avevo mai vista così.
"Vai parla, cazzo che male." disse tenendosi la pancia e mi inginocchiai davanti a lei.
"Hai tutta la mia attenzione." disse divertita e si portò i capelli all'indietro scoprendo tutto il suo collo magro e perfetto.
"Devi chiudere quella cazzo di bocca mentre sto parlando, intesi?" dissi con un tono omicida e la vidi mordersi il labbro davanti al mio atteggiamento.
"Continua, sei ancora più bella." disse guardandomi con desiderio e le diedi uno schiaffo sul braccio facendola ridere.
Fece per replicare ma le infilai prepotentemente la lingua in bocca e gemette stringendomi i capelli ma mi staccai prima che potessi finire sotto di lei.
"Allora, anni fa ti avevo preparato quei post it con tutte le cose che mi piacevano. Se indovinerai tutte le domande mi toglierò una cosa di dosso." dissi divertita e i suoi occhi si illuminarono.
Volevo metterla alla prova.
"Tanto le indovinerò tutte e sarai letteralmente nuda, in questo letto." disse guardandomi con uno sguardo di sfida e alzò la testa arricciando le labbra.
Per poco non svenni a tanta bellezza.
"Ok idiota, gelato preferito?" incominciai guardandola dritta negli occhi e ci pensò per mezzo secondo.
"Cioccolato però quando hai il ciclo ti piace metterci la nocciola sopra." disse sorridendomi e le feci il dito medio perché aveva azzeccato anche quel minimo particolare.
Tolsi gli anelli e la vidi borbottare contrariata per la mia scelta.
"Libro preferito." dissi seria e scoppiò a ridere incredula.
"Tutti quelli di Virginia Woolf ma il tuo preferito è Jane Austen." disse sorridendomi e indicò la mia felpa che tolsi furiosa, non potevo crederci che dopo tutti questi anni riuscisse a ricordarsi di queste frivolezze.
Continuai per una buona mezz'ora con altre domande e rimasi solamente con l'intimo addosso, infatti ne approfittai per distrarla ma non ne sbagliò manco una.
"Cane o gatto?" dissi mordendomi il labbro e sperai che la sbagliasse.
Sgranò gli occhi toccandosi il labbro nervosa e sogghignai divertita nel vederla in difficoltà, non ne aveva sbagliata una.
"Cane." disse incerta ma scossi la testa facendola infuriare subito.
"Stai mentendo, anni fa mi avevi detto che volevi adottarne tre al canile!" urlò cercando di afferrarmi per la vita ma urlai dallo spavento e scappai lontano.
Zulema mi afferrò caricandomi in spalla e mi riportò in camera spingendomi sopra al letto.
"Cazzo bionda, che bugiarda!" esclamò stringendomi i polsi e scoppiai a piangere dal ridere perché con l'altra mano mi faceva il solletico.
Dopo alcuni minuti mi baciò con passione e le tolsi la felpa affondando le unghie sulla sua schiena perfetta.
Era da troppo tempo che non lo facevo e dovevo marcare nuovamente il territorio.
Mi sganciò il reggiseno delicatamente e gemetti ad alta voce non appena torturò il mio seno baciandolo e stringendolo forte.
Si infilò in mezzo alle mie gambe e la sua cintura faceva pressione nel mio interno coscia facendomi gemere.
Ribaltai le posizioni e mi misi a cavalcioni sopra di lei, facendole sgranare gli occhi.
Le morsicai il labbro e la sua mano era subito serrata attorno al mio collo, ma non doveva vincere lei.
Le sganciai piano i pantaloni e glieli sfilai facendola sorridere divertita per il fatto che ora avevo il pieno controllo su di lei.
"Ah bionda ho modificato le regole del gioco poco fa, mentre eri impegnata a toglierti quell'obbrobrio di felpa con le renne e babbo natale-" disse inarcando la schiena in modo tale che potessi sfilarle il reggiseno ma la bloccai alzando una mano e chiudendo gli occhi.
"Ho sentito fin troppo, ciao Zulema è stato bello conoscerti." dissi facendo finta di essere offesa e mi voltai coprendomi, la vidi guardarmi sconvolta mezzo nuda sul mio letto e scossi la testa facendo finta di asciugarmi una lacrima.
"Vorrà dire che mi spoglierò da sola." disse sensualmente e mi bloccai di scatto dandole ancora le spalle.
Maledetta provocatrice.
"Ok fallo." dissi facendo spallucce ma non appena feci per aprire la porta mi sentii afferrare per i capelli e le labbra furono sul mio collo che morsicò facendomi quasi urlare.
"Torna a letto, non abbiamo finito." disse mettendosi sopra al mio corpo e tremai per la sua forza straordinaria.
Il suo sguardo era carico di amore e ricambiai guardandola innamorata come non mai prima d'ora.
Eravamo insieme, per davvero.
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revival
حركة (أكشن)➸ Sequel, Escape. (gxg) "Impara a giocare la carta dell'indifferenza. È la più scaltra delle vendette. Perché vi sono molti di cui non avremmo saputo nulla se qualche loro nemico noto non ne avesse parlato. Non vi è vendetta come l'oblio, che se...