38.

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Zulema accarezzò con cautela la mia spalla nuda e mi accoccolai al suo corpo magro, ma tanto forte.
"Ciao." dissi piano alzando la testa dalla sua spalla e risi leggermente per il suo trucco colato e le labbra gonfie a causa dei miei baci e morsi.
"Chi sei?" disse inarcando un sopracciglio confusa e le diedi uno schiaffo sul braccio facendola ridere.
Il suono della sua risata era la mia cosa preferita al mondo e si mise sopra al mio corpo facendomi sorridere.
Il suo seno combaciò con il mio e mi morsicai il labbro squadrando tutto il suo corpo, solo per me.
"Stanca?" disse provocandomi ma scossi la testa confusa dalla sua affermazione, avevamo fatto l'amore per ore ed erano quasi mezzogiorno.
"Buon per me." sogghignò divertita e incominciò a lasciare una scia di baci umidi e caldi lungo il mio petto.
Scese sempre più in basso e una scarica di brividi mi colpii in pieno, letteralmente.
Aprì le mie gambe e risalì sopra al mio corpo entrando dentro di me con due dita, i miei muscoli doloranti diventarono tesi un'altra volta e mi afferrò per la gola nel mentre che mi faceva sua, muovendosi dentro di me con forza.
"Guardami." sussurrò aggiungendo subito un'altro dito e gemetti ad alta voce inarcando la schiena ma le sue labbra finirono sul mio collo per marchiarmi con tutta la possessione del mondo.
"Ti amo." disse sottovoce contro la mia pelle e sgranai gli occhi non riuscendo più a trattenere i miei gemiti.
Mi baciò il viso e ad ogni spinta mi sussurrava delle parole dolci, dicendomi quanto mi amasse tantissimo.
"Ti amo, Macarena." mormorò contro le mie labbra e affondai le unghie nella sua schiena per poi morderle la spalla urlando sotto di lei e tremando come una foglia.
Rallentò leggermente i movimenti per darmi più piacere e portai gli occhi all'indietro spalancando la bocca.
Zulema morsicò la mia mascella e mi fece urlare con tutto il fiato in gola non appena diede una spinta con il suo bacino fortissimo.
Mugugnò dal dolore a causa delle mie unghie e le tracciai tutta la sua colonna vertebrale con una forza disumana.
Continuai a gemere ad alta voce nel mentre che aumentava di nuovo i suoi movimenti e mi veniva da piangere per tutte le sensazioni bellissime che mi stava facendo provare.
Dopo alcuni minuti percepii le gambe tremare e il mio scorpione non aveva staccato lo sguardo dal mio facendomi urlare come non mai prima d'ora.
Venni gemendo il suo nome dalle mie labbra e sorrise continuando a stare dentro di me per continuare la forza dell'orgasmo.
"Ti amo." sussurrò ancora lasciandomi un piccolo bacio sulla fronte e sussultai perché ogni volta erano cento pugnalate al cuore per me.
Mi avvicinai e la baciai dolcemente nel mentre che si metteva al mio fianco, ero stremata e appoggiai la testa sul suo petto per rilassarmi completamente.
"Stai bene?" disse accarezzandomi i capelli e abbassò il lenzuolo per fare dei piccoli cerchi immaginari nella mia schiena nuda, era a dir poco stupenda.
Mi alzai leggermene e le lasciai un bacio sulle labbra per tranquillizzarla, la sentii fare un sospiro di sollievo e il suo profumo era una delle cose più belle del mondo.
Lo inspirai rilassandomi e strinsi maggiormente la sua vita chiudendo gli occhi, nel mentre che lei continuava con i suoi movimenti stringendomi al suo corpo caldo.
"Finalmente sei tra le mie braccia senza scappare, secondo me è un sogno." disse ad un certo punto divertita e sorrisi sentendo il sonno invadermi.
"Sono qui, per davvero." sussurrai assonnata e mi strinse ancora con più forza lasciandomi un bacio tra i capelli e intrecciando le gambe con le mie.
"Non ti lascio più, Zulema." aggiunsi dopo alcuni secondi e mi addormentai cullata dal suo profumo e delle sue carezze delicate sulla mia pelle.

Dopo alcune ore mi svegliai e il mio scorpione aveva il braccio attorno alla mia vita abbracciandomi da dietro nel mentre che con l'altro mi copriva il seno.
Anche quando dormivo doveva essere possessiva e soffocai una risatina.
Ero letteralmente bloccata dalla sua stretta forte e non mi ero mai sentita così al sicuro, alzai di poco la testa per afferrare il telefono e decisi di farle una serie di foto che postai subito su Instagram taggandola.
Così gli altri avrebbero saputo che era solamente mia, infatti ricevetti subito tantissimi commenti e mi piace da persone a me sconosciute.
"Piccola." mugugnò la donna tra le mie braccia arricciando le labbra e mi baciò la schiena nuda stringendomi ancora.
Vidi il suo volto rilassato e mi accorsi che non aveva avuto nessun incubo, era molto più riposata e sorrisi voltandomi lentamente per poterla guardare con più attenzione.
Le lasciai una serie di baci sul viso, doveva essere amata ogni secondo da me perché ci eravamo fatte abbastanza male a vicenda, distruggendoci.
Ma stavamo mettendo i pezzi al loro posto piano piano, senza nessuna fretta.
"Che ore sono?" disse il mio scorpione afferrando la mia mano e mi baciò lentamente ciascuna nocca facendomi sorridere.
"Quasi le 4, vuoi alzarti?" dissi riappoggiando il telefono al mio fianco e annuì spingendomi sopra al suo corpo per guardarmi dal basso.
Le sorrisi e le lasciai un lungo bacio sulle labbra per poi afferrare delicatamente la sua gola per tenerla ferma e immobile.
Affondò piano le unghie nella mia schiena e mugugnai dal dolore non appena aprì le gambe in modo tale da infilarmi in mezzo.
Afferrai i suoi polsi e la inchiodai contro la testata del letto facendola sorridere compiaciuta per la mia forza.
"La novellina qui si è svegliata." disse mordendosi il labbro e notai un pizzico di orgoglio nel suo sguardo.
Era fiera di me, dopo tanti anni.
"Avevi dei dubbi?" sussurrai ridendo e le lasciai un'altro bacio per poi alzarmi completamente nuda.
"Copriti cazzo." disse Zulema lanciandomi un cuscino e scoppiai a ridere facendole il dito medio.
"Vieni?" dissi sorridendole e mi raggiunse in doccia facendo scorrere l'acqua calda nei nostri corpi.
Mi spinse contro la parete e la baciai con passione rilassandomi completamente tra le sue braccia forti.
"Ti amo." disse contro il mio collo baciandolo possessivamente e misi la testa di lato per lasciarle più spazio nel mentre che mettevo i suoi capelli all'indietro dato che erano bagnati.
Ci baciammo per un'infinità di tempo e la strinsi con forza per farle capire che avevo bisogno di lei più di ogni altra cosa al mondo.
Una volta uscite diedi alcuni miei vestiti a Zulema e sorrisi vedendola con una delle mie felpe oversize addosso.
Mi asciugai i capelli e lei fece la stessa cosa lasciandoli completamente lisci e come al solito erano perfetti.
"Te ne rendi conto di quanto cazzo sei bella? Io sono senza parole." dissi ad un certa e scoppiò a ridere aggiustandosi la frangia guardandosi allo specchio.
Era completamente struccata e i suoi lineamenti arabi risaltavano ancora di più.
"Lo so benissimo, bionda." disse facendo l'egocentrica e alzai gli occhi al cielo lasciando i miei capelli biondi ondulati leggermente sulle punte.
Scesi le scale sfregandomi le mani dal freddo e accessi il riscaldamento, fuori stava leggermente nevicando e sorrisi perché amavo questo clima.
"Cosa c'è qui?" dissi indicando le buste che Zulema mi aveva portato e il mio scorpione sorrise facendo un cenno.
Scoppiai a ridere divertita e tirai fuori degli ingredienti per fare dei biscotti e quasi mi venne da piangere perché mi aveva portato addirittura le formine.
"Facciamo i biscotti insieme?" mi propose sedendosi nel ripiano e annuii legandomi subito i capelli in una coda.
"Macarena potrebbero vederti, cazzo." disse cercando di coprirmi il viso e risi perché la sua gelosia era unica.
"Smettila idiota, sei la solita." dissi ridendo e la sentii borbottare nel mentre che afferrava del tabacco per girarsi una sigaretta.
La guardai incantata e lentamente leccò la cartina guardandomi dritta negli occhi con uno sguardo malizioso.
"A letto, subito." dissi indicando le scale ma Zulema rise divertita accendendosi la sigaretta e lentamente fece uscire il fumo dalle sue labbra perfette.
"Vieni, biondina." disse indicando le sue gambe nude e mi sedetti guardandola dritta negli e sorridendo per quanto fosse bella.
Si avvicinò ad un centimetro dalle mie labbra e lentamente fece uscire il fumo facendomi sorridere, le afferrai la sigaretta in silenzio e feci un paio di tiri.
Mi baciò teneramente il collo facendomi rilassare e la strinsi a me nel mentre che nel silenzio della stanza di sentivano i nostri respiri e i battiti del nostro cuore.
"Non ti ho ancora detto che mi sei mancata da morire, Zahir." sussurrai ripassandole la sigaretta e la vidi sorridere nel sentire il suono della mia voce.
"Me lo ha dimostrato prima." mormorò riferendosi a quando mi ero donata completamente a lei e arrossii.
Mi alzai dalle sue gambe lasciandole un ultimo bacio e sentii il suo sguardo addosso nel mentre che rovistavo tra i vari cassetti.
Imprecai non riuscendo a trovare una cosa e mi alzai in punta di piedi guardando sopra ad una mensola e nel farlo la mia felpa si alzò mostrando il mio intimo in pizzo.
Sentii Zulema tossire leggermente e forse non si era accorta che non portavo i pantaloncini ma semplicemente una felpa lunga.
In meno di mezzo secondo era dietro di me e mi afferrò per la vita facendomi gemere leggermente per i suoi modi possessivi.
"Vuoi davvero cucinare così?" disse baciandomi il collo e sogghignai divertita annuendo, mi voltai e le lasciai un bacio veloce sulle labbra indossando il grembiule per mettermi all'opera.
"O mio Dio." disse mettendosi le mani davanti alla bocca ridendo e incrociai le braccia al petto mettendo il broncio.
"Finito?" borbottai preparando i vari ingredienti e le diedi le spalle, mi abbracciò da dietro appoggiando la testa sulla mia spalla e sorrisi come un'idiota.
"Sei bellissima, tanto." disse dolcemente e continuai a preparare l'impasto con lei accoccolata nel mio corpo che mi toccava dolcemente.
Non mi creava nessun disturbo e ogni tanto assaggiava l'impasto dicendo quanto fossi brava a cucinare.
Non sapevo di preciso quanti biscotti avevamo fatto però ci divertimmo tantissimo a scherzare come due adolescenti.
Zulema afferrò il suo telefono e mi fece varie foto nel mentre che le lasciavo dei piccoli baci sulle labbra con tutto il viso sporco di impasto.
"Questa la carico." disse entrando velocemente su Instagram e la pubblicò sotto al mio sguardo felice.
Andai subito a metterle mi piace e le lasciai un commento con un cuore rosso.
Lessi la descrizione e mi vennero le lacrime agli occhi, letteralmente.

"Le seconde possibilità sono le mie cose preferite, e tu sei una di quelle."

Zulema rise guardando la mia faccia emozionata e sbuffai azionando il forno e mettendo i biscotti all'interno.
Feci partire il timer e riordinai tutta quanta la cucina nel mentre che si sdraiava nel divano giocherellando con il telefono.
Le sue gambe lunghe penzolavano fuori dal divano e sorrisi per quanto fosse bella, la sentivo mia, la sentivo casa mia.
E averla con me sotto al mio stesso tetto mi rendeva la persona più felice del mondo intero.
Mi amava, tanto.
Una volta finito mi tolsi il grembiule e mi sciolsi i capelli raggiungendola, mi sorrise e mi fece spazio mettendomi una coperta sopra ai nostri corpi.
"Ciao." sussurrai affondando il viso nell'incavo del suo collo e mi lasciò un bacio tra i capelli stringendomi a sé.
"A te." disse rilassandosi e subito cercai le sue labbra, facendola sorridere contro la mia bocca.
"So che magari sto correndo troppo ma vorrei farti una domanda." dissi mordendomi il labbro e il mio scorpione annuì con tutta la tranquillità del mondo.
"Vuoi rimanere qui con me stanotte?" dissi dolcemente e un sorriso a trentadue denti si fece spazio tra le sue labbra.
"Ci devo pensare, non mi stai tanto simpatica bionda." disse facendo spallucce e sgranai gli occhi incredula.
"Che?" urlai facendola ridere e mi girai dandole le spalle.
"Stavo scherzando, rilassati." disse abbracciandomi da dietro e mi baciò il collo addolcendomi in mezzo secondo.
"Quindi sei tutta per me?" dissi felice e la donna davanti a me annuì mantenendo sempre il suo atteggiamento autoritario con un pizzico di freddezza.
Feci per baciarla ma il timer scattò e mi alzai dal divano per spegnere il forno, misi i biscotti fuori in modo tale che si freddassero e sorrisi esultando perché erano usciti perfettamente.
"Dalle renne siamo passati agli orsi? Cazzo bionda sto per vomitare." disse Zulema con un tono melodrammatico e subito alzai un dito verso di lei senza parole.
"Abbiamo chiuso." dissi afferrando la glassa dal frigorifero e la sentii borbottare qualcosa alle mie spalle.
"Ti mancherei troppo, sopratutto in camera tua bionda." disse sensualmente e mi morsicai il labbro cercando di trattenermi.
"Levati, voglio mettere le decorazioni." dissi afferrando alcuni biscotti e incominciai a ricoprirli di glassa.
Zulema rise divertita guardandomi e accese la tv scorrendo tra il catalogo di Netflix imprecando sottovoce.
"Ciao, io sono l'uomo focaccina." disse imitando il film di Shrek e per poco non svenni per la sua vocina.
"Mi sto sentendo male." dissi senza fiato nel mentre che ridevo e mi seguì a ruota guardando i miei biscotti.
"Bionda, è uguale cazzo guardalo." disse afferrandone uno seria e risi aggrappandomi al ripiano della cucina perché mi faceva terribilmente male la pancia a causa delle mie risate.
Mi asciugai le lacrime dal viso lentamente e la vidi mettere alcune gocce di cioccolato borbottando qualcosa di incomprensibile seria in viso.
"Ne puoi mangiare solo uno." dissi prendendola in giro e mi guardò male addentandone due di seguito.
Le feci una foto e si mise in posa con i suoi modi egocentrici che tanto amavo ma che odiavo allo stesso tempo.
"Che buoni." disse prendendone un'altro e risi sedendomi nel divano.
Mi raggiunse dopo alcuni minuti e circondò la mia vita stretta possessivamente facendomi tremare.

"Bionda, basta farci del male."

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