38. Helen

485 9 0
                                    

Tre settimane.

Da tre settimane non ho notizie di Harry, nessuno le ha. Dov'è, che fine ha fatto, cosa è successo? Non si è presentato nemmeno alle lezioni, alle prove con la signorina Williams. Le abbiamo chiesto di lui e ogni volta lei se ne usciva con un "non lo so". L'abbiamo chiamato tutti, molte volte, ma partiva sempre la segreteria telefonica.

Cosa gli è successo?

Non lo vedo da quel lunedì a Vancouver, dopo quello che è successo a casa mia. Ha ragione, mio padre ha detto delle cose orribili, ma perché scappare così e non farsi più vedere? Mi ha lasciata completamente da sola, come se non gliene fregasse niente di me. Mi chiedo se gliene sia mai fregato qualcosa in realtà...

Mi sento uno schifo in questi giorni. Mi manca, e non sapere dove sia è una tortura, mi sento in colpa perché Jade è ancora all'oscuro di tutto, e credo che debba venirmi il ciclo, già.

Però ho deciso, Jade merita di sapere. Non vedo Harry da tantissimo, non mi ha cercata e né niente, credo che sia finita a questo punto, quindi credo che sia arrivato il momento di dirle tutto.

«Ehi, J.» Sono seduta sulla poltrona, il film che stavamo guardando è messo in pausa perché Jade era andata un attimo in bagno.

Torna e si rituffa sul divano. «Dimmi» mi dice tutta allegra e sorridente come sempre.

Mi alzo dalla poltrona e mi siedo accanto a lei. «C'è qualcosa che vorrei dirti, ma promettimi che non ti arrabbierai. È tutto finito ormai, okay?» Metto le mani avanti.

Mi guarda strano. «Ehm... va bene, parla.»

Prendo un respiro profondo prima di iniziare. «Dopo aver visto il video in cui Harry Davis ha ammesso di averti usata solo per scopare non riuscivo a dormire per quanto ero arrabbiata, quindi l'ho... chiamato per dirgliene quattro.» Mi fermo un attimo.

«Cosa?» esclama, sorpresa. «Oh mio dio, Helen...»

«Fammi continuare. Dopo la festa del venerdì della stessa settimana lui mi ha portata a casa sua e... abbiamo dormito nello stesso letto.»

«Mi avevi detto di essere con Daniel...» È delusa da me e non la biasimo, ma il peggio deve ancora arrivare.

«Lo so e mi dispiace, ma avresti dato di matto. Comunque...» inspiro «ci siamo baciati quella notte» dico espirando.

Jade non parla ma i suoi occhi si stanno riempendo di acqua.

«Ho cercato di evitarlo, perché non mi sembrava giusto, ma non ci sono riuscita. Mi dispiace, J, te lo giuro.» La mia voce è tremolante, sono una pessima amica.

Deglutisce, tira su col naso, le trema il labbro e quando batte le palpebre due pesanti lacrime le rigano il viso. «Vai avanti.»

«C'è stato molto, Jade, davvero molto,» scendono anche a me le lacrime «e mi dispiace non avertelo detto prima, ma—»

«Scommetto che avete scopato... dimmi che è così, dai» mi dice, ma con un tono di voce rassegnato.

Distolgo lo sguardo dai suoi occhi, ed in questo modo riesce a capire la risposta da sé.

«Sei stata la prima ad essergli andata contro e... e mi hai tradita così?» Scuote la testa. «Avevo qualche dubbio, l'ho sempre avuto, ma non ti credevo capace di una cosa del genere.» Si alza e va in cucina.

È un gran problema adesso, viviamo nella stessa casa e non parlarsi non è bello, ma dovevo dirglielo. Non avevo scelta. Non ha senso tenerle tutto questo ancora nascosto; Harry non si fa vivo da quasi un mese, che importa ormai?

Vado da Jade, che è seduta al bancone, la testa tra le mani. «J... mi dispiace davvero tantissimo» le dico, e mi avvicino per abbracciarla.

«Non toccarmi» sbotta. È arrabbiatissima... «Dov'è adesso?» dice a un tratto.

La guardo confusa. «Chi?»

«Il tuo caro, amato Harry.»

Sospiro. «Non lo so, nessuno lo sa in realtà.»

«Ti ha lasciata sola, non ti ha avvertita. Sai cosa vuol dire questo?»

Che non gliene frega nulla di me...

«Lo so...» la mia voce trema e la vista mi si appanna per le lacrime. «Ma non mi interessa, non abbiamo avuto mica una storia, è stato solo molto divertente.»

«Allora perché piangi?» mi fa notare.

«Piango perché...» inizio a dire. «Sono solo preoccupata» e faccio per andare in camera mia. Ma non è solo questo.

La verità è che mi manca, e mi fa rabbia ricordare il modo in cui mi ha lasciata, così di colpo. Sono stata malissimo in queste ultime settimane, non sono riuscita a concentrarmi su nulla — a malapena ce l'ho fatta con gli esami. Ho solo pensato, pensato e pensato. Ho pensato a lui. E nei momenti in cui mi sono ritrovata sola sono anche scoppiata in lacrime e singhiozzi. Ogni giorno ho provato a telefonarlo, ma scattava sempre la segreteria telefonica. "Ehi, Harry, sono io, Helen. Dove sei? Siamo preoccupati per te... Dacci notizie per favore" i miei messaggi nella sua segreteria telefonica erano tutti così.

Lo odio per quello che mi ha fatto. Avrebbe potuto resistere se avesse voluto. Mio padre, Jade, nessuno lo avrebbe potuto fermare... se solo avesse voluto. E invece cosa ha fatto? È scappato via, senza dire niente a nessuno, ma soprattutto a me, che forse sono quella con cui ha mai parlato di più in tutta la sua vita.

Perché lo odio? Perché mi importa. E perché mi importa? Perché... be', perché è lui. Ma so che c'è molto di più sotto, solo... non sono pronta ad ammetterlo.

UnexpectedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora